Cronache

Migranti, in Molise nessuna “invasione” in vista: “In tutto non arriveranno a 4mila”

La Prefettura chiarisce i numeri relativi ai migranti ospiti nei centri di accoglienza della regione: in provincia di Campobasso 2250 è il tetto massimo, a Isernia 1200. Quindi il nuovo bando pubblicato poche settimane fa serve semplicemente a “sostituire” quei migranti che sono andati via o hanno ottenuto la protezione internazionale. Esclusi dal calcolo i 500 che dovrebbero arrivare nei prossimi mesi a San Giuliano di Puglia in quello che però non viene considerato un Cas come tanti altri.

Nessuna “invasione”, come l’ha definita qualcuno. Il numero di migranti che potranno essere ospitati nei centri di accoglienza del Molise non varierà di molto rispetto a quello attuale: 3300 circa sono attualmente, pochi di più saranno nei prossimi mesi, quando verrà completata la gara per l’accoglienza dei nuovi immigrati sbarcati sulle coste italiane.

Lo chiarisce la Prefettura di Campobasso dopo i timori che si erano diffusi nelle scorse settimane, a causa della pubblicazione del bando per reperire cooperative con delle strutture a disposizione, così da poter accogliere migranti in numero variabile, mediamente da 20 a 50, fino a un massimo di cento. Ma i numeri totali non si discosteranno molto. Attualmente la Provincia di Campobasso ne ospita circa 2200, quella di Isernia 1100 più o meno. Quando le procedure del bando saranno completate, i numeri saranno 2250 per Campobasso, 1200 per Isernia. In totale 3450.

Questo il totale, visto che il bando servirà semplicemente per “riempire” i vuoti provocati dal fatto che alcuni dei migranti che già erano nei Cas molisani sono semplicemente andati via per cercare fortuna altrove. Altri invece hanno ottenuto lo status di rifugiato venendo smistati negli Sprar. In qualche caso ci potrebbe essere stata anche una procedura di espulsione. Gli Spar, quelli sì, subiranno un aumento di persone del 10 per cento, ma si tratta di cifre irrisorie. Nessun raddoppio delle presenze di immigrati quindi, nonostante sulle coste italiane gli sbarchi siano sempre più frequenti e numerosi.

Da questo conteggio vanno esclusi i 500 stranieri che arriveranno, a procedure completate, al villaggio post sisma di San Giuliano di Puglia. Questo perchè il villaggio non sarà un Cas, un centro di accoglienza, ma un Hub, struttura pensata diversamente che in teoria dovrebbe essere il passo intermedio fra la prima accoglienza post-sbarco e quella più lunga nei Cas.

Restano invece valide le cifre economiche precedentemente fornite: il bando, che altro non è che una proroga di quello esistente, mette a disposizione qualcosa come 58 milioni di euro complessivi così ripartiti: per il 2017 ci sono 10 milioni e 705 mila euro. Quindi per probabile proseguimento dei contratti nel 2018, la somma preventivata è di 32 milioni e 28mila euro. Un’eventuale proroga anche per il primo semestre del 2019 porterà altri 15 milioni e 882mila euro, chiaramente tutti fondi di provenienza europea.

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