Festival del sarà

Assoporto, i mille volti del mare: “Scommettiamo su questa città, e sul turismo che verrà”

L’associazione nata quindici mesi fa sta portando avanti una serie di iniziative per la valorizzazione del porto in vista dei lavori di dragaggio dei fondali e del nuovo piano regolatore che potrebbe donare un nuovo aspetto e anche un nuovo assetto alla zona marittima, portando così nuove attività. Intanto, nei prossimi giorni, l’associazione presieduta da Domenico Guidotti e dal vice Angelo Marinucci, parteciperà al Festival del Sarà «perchè si dialoga del futuro e anche di quello del porto, che rappresenta una ricchezza, qui c’è spazio per tutti. Abbiamo invitato il Rettore Palmieri dell’Unimol perchè ha investito sulla città costiera».

Quindici mesi di vita, venti soci e una serie di iniziative realizzate e molte altre in cantiere. È la realtà di Assoporto. Non semplicemente una associazione di quelle scritte su carta e riconosciute legalmente, ma soprattutto una grande famiglia con una forte passione a muovere la loro vita, non solo quella lavorativa visto che molti di loro – la maggior parte – nel mare ci sono nati e con il mare continuano a viverci. Sono soprattutto una grande famiglia, che mese dopo mese si è allargata sempre più ed è pronta ad accogliere nuovi soci.

È nata nel 2015, ma solo nell’aprile del 2016 si è ufficializzata grazie ai tre soci fondatori: Marinucci Yachting Club Srl, Italian Vessels Srl e Guidotti Ships. Tre realtà diverse per le attività lavorative che svolgono nell’area portuale, ma con lo stesso interesse della zona. Nel tempo l’associazione è cresciuta, ha accolto nuovi partner e ha realizzato iniziative di diverso genere. E infatti, nel corso del loro primo anno di vita, hanno saputo lavorare su più fronti: allargare l’orizzonte dei soci con l’arrivo di numerose altre realtà, mandare avanti un dialogo con le varie istituzioni – Regione, Comune e Capitaneria di Porto – e infine realizzare attività per valorizzare il porto e il suo ruolo.

Sono pescatori, operatori del mare con società di cantieristica, servizi marittimi, ristorazione, produttori, armatori e poi anche gli sportivi che nel porto si allenano per la voga. Rappresentano le mille sfaccettature del porto, dove la vita scorre non solo con i pescherecci, ma anche con le attività sportive e con le novità a cui giorno dopo giorno l’area portuale si sta aprendo, come l’arrivo delle mini navi da crociera con cui Termoli ha dato il via all’attracco di numerosi turisti tutto l’anno «per cui abbiamo dovuto anche predisporre delle nuove regole, come la creazione di uno spazio adatto per l’arrivo dei passeggeri e abbiamo nominato Domenico Guidotto come agente di sicurezza dell’impianto portuale», aggiunge Digati. Novità importanti per il porto che ampliano, e non di poco, i suoi orizzonti e con esso anche quelli della città e del territorio in generale.

«Anche il porto è fonte di promozione del territorio, costiero e dell’hinterland – afferma Antonio Digati, segretario dell’Assoporto – per questo siamo entusiasti di partecipare al Festival del Sarà e siamo promotori dell’iniziativa anche perché una delle nostre finalità è anche quella di contribuire con le iniziative culturali».

Anche loro saranno protagonisti della tre giorni che vedrà la partecipazione di personalità di spicco per una riflessione sull’economia, la globalizzazione, l’Europa, l’energia, il cibo, il turismo, l’ambiente e anche il porto visto che si tratta di un polmone importante della città dove le attività non mancano e da cui arriva un importante contributo per Termoli.

«Per questo – afferma Antonio Digati, segretario dell’associazione – abbiamo invitato il Rettore dell’Unimol Gianmaria Palmieri alla seconda serata. Lui, a nome dell’Ateneo, ha puntato su Termoli e sulle sue risorse, anche quelle legate al mare e al porto, visto che ha stabilito una sede in città e anche un corso di laurea molto apprezzato e che ha riscosso grande successo di iscrizioni da parte di numerosi studenti anche da fuori regione».

Proprio gli studenti, quelli dell’istituto Nautico “Ugo Tiberio” di Termoli sono stati protagonisti di una giornata di alternanza scuola lavoro nelle varie imprese portuali e in Capitaneria. La stessa Capitaneria guidata dal comandante Sirio Faé con cui è nato un dialogo e con cui, al tavolo nei mesi scorsi, è stato affrontato anche uno studio organico del regolamento del porto di Termoli in vista dell’aggiornamento previsto entro il 2017. Un testo che nasce anche dall’interno, ovvero da chi il porto lo vive ogni giorno, per cercare di andare incontro alle esigenze degli operatori senza intaccare le norme giuridiche che regolamentano gli spazi. In attesa del dragaggio, che può migliorare la situazione dei fondali, e del nuovo piano che potrebbe rivoluzionare l’assetto portuale con la creazione di nuove banchine e perciò moltiplicare anche le attività.

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