Cronache

Appartamenti del Comune con fitto agevolato, ora se ne potranno “riscattare” quasi trecento

Approvato in Consiglio il Piano delle Alienazioni: prevede la possibilità che inquilini meno abbienti, che attualmente si trovano in affitto nelle case del Comune, possano acquistarli con agevolazioni, trasformando l’affitto in una rata del mutuo. Serve però un provvedimento che salvaguardi anche chi non vuole o non può comprare casa. 14 voti a favore, stenuti i 5 Stelle. "Avevamo chiesto di reperire risorse per una manutenzione necessaria degli alloggi più vecchi e malmessi".

Anni e anni di attesa, ma ora il Piano di Alienazione degli alloggi comunali diventa realtà.
In base al nuovo provvedimento approvato dal Consiglio Comunale di Campobasso lunedì mattina, dopo l’accesa discussione sull’adesione all’Egam, ben 293 alloggi nella disponibilità del Comune – che attualmente sono riservati ai nuclei familiari meno abbienti, i quali pagano un affitto agevolato – potranno essere “riscattati”.
Per esempio – è una delle ipotesi in campo – trasformando il fitto in una rata del mutuo, in maniera tale da consentire agli inquilini di acquistare, con il tempo, le abitazioni in cui vivono.

Abitazioni che si trovano in diverse zone di Campobasso: da via Liguria a via San Giovanni, via Sardegna, via Venezia, via Sicilia e via Quircio. Per l’assessore Sabusco si tratta di «un buon provvedimento che consentirà agli inquilini di comprare casa a prezzi contenuti». Tuttavia non basta la messa in vendita degli alloggi, perché servono provvedimenti specifici (e nero su bianco) di agevolazioni all’acquisto.

Il Piano di Alienazione per il sindaco «va a favore dei cittadini, senza dubbio», anche se lo stesso Battista ha ammesso che «ora bisognerà mettere in campo azioni nei confronti di chi non può o non vuole acquistare».
Non si può infatti obbligare ogni inquilino a comprare la casa nella quale si trova in affitto e per la quale paga mensilmente una quota agevolata, stabilità anche sulla base del reddito.

14 voti favorevoli, dunque un sì incassato anche con una parte della minoranza, che ha trovato il piano una iniziativa utile, che al momento salvaguardia le persone che vogliono continuare ad abitare nei 293 alloggi senza acquistarli. Si sono invece astenuti i grillini. E a spiegare perché è stato Roberto Gravina:
«Inizialmente eravamo favorevoli, ma abbiamo chiesto di ristrutturare alcuni immobili particolarmente fatiscenti e bisognosi di una seria manutenzione. Il Comune avrebbe così ottimizzato le vendite anche perché sono spese che prima o poi dovranno essere sostenute». Non è stato inserito il reperimento delle risorse per gli interventi di urgenza e il piano è stato approvato senza il consenso dei 5 Stelle.

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