Guarda il video e la galleria fotografica

Oltre 40 gradi, inferno di fuoco sotto il libeccio. Riaperte le strade, fumo e tralicci in fiamme fotogallery

Ancora emergenza fuoco per il caldo torrido che non concede tregua e che ha ridotto in cenere pali Enel e Telecom. Le fiamme divampano nella zona della ex Fornace, a Difesa Grande e a Campomarino, pericolosamente vicino a un distributore di carburante. Vigili del fuoco in azione con un canadair della Protezione Civile Abruzzo e l’elicottero del 115 Bari. Decine di persone fuori casa per sfuggire al fumo, mentre in Comune è stato convocato un Centro operativo Straordinario per il coordinamento delle operazioni. Le temperature elevatissime e le raffiche di libeccio favoriscono i roghi. Chiuse nel pomeriggio la Ss 16 e la Ss 483, che collega Termoli, nel quartiere San Pietro, fino a San Giacomo e a Petacciato attraverso il Sinarca, poi riaperte intorno alle 21. In fiamme anche i pali della luce, alcuni sono caduti sui terreni mentre uno è finito sulla strada, nella curva della chiesa della Madonna a Lungo. Fiamme anche in via degli Oleandri, a Difesa Grande e poi a Colle della Torre. Intervento dei vigili anche nel tratto a sud della A14. In serata circolazione regolare sull’Adriatica.

Emergenza incendi in Basso Molise per gli incendi provocati dal garbino e dal caldo record. Chiuse nel pomeriggio la Statale 483 fra San Giacomo e Termoli, poi riaperte intorno alle 21 e la Statale 16 dal confine con la Puglia alla fine di Campomarino lido, quest’ultima riaperta all’ora di cena.

I terreni al di sotto della Fornace
, all’uscita di Termoli verso San Giacomo, hanno preso fuoco nel pomeriggio di oggi, lunedì 10 luglio. Il rogo si è facilmente e in pochissimo tempo esteso su gran parte dei territori vicini anche a causa del forte vento di libeccio che ha complicando l’intervento dei vigili del fuoco giunti sul posto. Il fumo ha raggiunto anche la strada statale 483 – dalla rotonda di San Pietro in direzione San Giacomo – e la provinciale 51 in direzione Petacciato, passando per il Sinarca: entrambe sono state chiuse al traffico dai vigili urbani e dalla Polizia a partire dalla rotonda di San Pietro, ma sono state poi riaperte in serata. Sul posto anche l’assessore Pino Gallo e la vicesindaco Maria Chimisso per controllare la situazione. Dopo le 21 sono intervenuti anche gli uomini con i mezzi agricoli per tagliare l’erba, scavare nella terra e pulire il terreno. A controllare i lavori i vigili urbani entrati in servizio in orario serale per l’emergenza.

Le fiamme sono arrivate anche sui pali di legno del telefono caduti sui terreni, mentre uno è finito sulla strada, nella curva della chiesa della Madonna a Lungo. I cavi sono stati rimossi dopo le 20.30 dal personale della Telecom giunto sul posto permettendo quindi di riaprire la strada; nelle prossime ore potrebbero esserci disagi alle linee telefoniche nella zona di San Giacomo. Le abitazioni vicine non sono state interessate dalle fiamme, tuttavia il fumo è arrivato nelle case e molti si sono barricati all’interno. Al momento la situazione è sotto controllo, ma i soccorritori consigliano ai residenti di chiudere le finestre di case per non respirare il fumo. Qualcuno ha dovuto abbandonare temporaneamente la propria abitazione per colpa del fumo.

Ma la situazione è complicata in diversi punti, compresa Difesa Grande, con precisione via degli Oleandri. In azione anche un canadair e un elicottero per cercare di arginare le fiamme e dare manforte a vigili del fuoco da Termoli, Santa Croce di Magliano e Campobasso, oltre a una squadra boschiva entrata in funzione oggi con cinque uomini. Non mancano le squadre di Protezione Civile di diversi paesi del Basso Molise. In serata i vigili sono intervenuti anche in via Giappone per rimuovere un albero caduto a causa del vento e poi a Colle della Torre per un incendio. Anche nel tratto a sud dell’A14 i vigili del fuoco sono intervenuti per i roghi ma non è stata chiusa la strada.

La statale 16 è stata chiusa attorno alle 16 dall’ingresso in Molise, arrivando dalla Puglia, fino all’ultimo tratto di Campomarino lido, quasi in coincidenza con la nuova rotonda al confine con Termoli. Un incendio lungo la strada, dalle parti del locale “Le fantine” di Campomarino lido, ha costretto i Carabinieri a sbarrare l’ingresso a chi arriva da sud. Automobilisti costretti a prendere la strada interna verso contrada Ramitelli. Un lungo e tortuoso percorso nelle campagne con rallentamenti e difficoltà soprattutto per i mezzi pesanti. All’opera per lo spegnimento delle fiamme i vigili del fuoco e i volontari della Protezione Civile Cvp di Campomarino. Alle 19,30 le autorità hanno riaperto al traffico la circolazione.

Le operazioni di spegnimento stanno richiedendo un grande impegno da parte degli uomini del 115 impegnati sin da questa mattina con numerosi incendi. Prima a Campomarino lido, dove le fiamme hanno interessato i territori accanto all’autostrada nel tratto verso Poggio Imperiale in direzione sud provocando anche dei rallentamenti al traffico.

Interrotta per circa un’ora e mezza, dalle 16 alle 17,35, la circolazione ferroviaria sulla linea Adriatica, in special modo sul tratto Termoli – Foggia, per un incendio divampato vicino ai binari fra Chieuti e Campomarino. Sono intervenuti i vigili del Fuoco e i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, mentre i treni hanno subito ritardi fino a un massimo di 100 minuti.

Gran parte della responsabilità di questo inferno di fuoco è del caldo record in città oggi: a Termoli alle 13 la colonnina di mercurio ha registrato prima 41 gradi, mentre nel pomeriggio è arrivata a salire di un grado. Il garbino o libeccio che dir si voglia ha fatto aumentare progressivamente le temperature e secondo le previsioni martedì 11 non andrà meglio.

Intanto nel pomeriggio in Comune è stato convocato il Centro operativo comunale per coordinare e integrare le azioni di intervento sul territorio in base al modello di intervento del Piano comunale di emergenza. Il tavolo di coordinamento composto dai dirigenti comunali Gianfranco Bove, Livio Mandrile, Marcello Vecchiarelli e gli assessori Giuseppe Gallo e Maria Chimisso, in base ai contenuti delle schede operative ha stabilito tutti i contatti necessari con le forze dell’ordine, la Provincia, gli enti gestori dei servizi per garantire ai cittadini un presidio costante.

«Al momento tutti i focolai risultano sotto controllo – fa sapere il Comune in serata -. L’emergenza è gestita dai vigili del fuoco, gli uomini della Polizia Municipale, i tecnici del settore Lavori Pubblici, i volontari del Sae 112, gli operatori del 118. Sono state contattate la Telecom e l’Enel per danni che le fiamme hanno provocato agli impianti. Alle 19,15 circa è intervenuto il canadair proveniente dalla Protezione civile Regione Abruzzo e l’elicottero dei vigili del fuoco di Bari. Il Coc rimane operativo in Comune fino alla cessazione dell’emergenza». Il Coc si aggiornerà nella giornata di domani, martedì 11 luglio, mentre nel corso della notte continueranno a monitorare la situazione.

Più informazioni
commenta