Caos durante il consiglio regionale

Soldi a giornali e tv, la proposta non passa e scoppia la lite. Arriva la Digos in Consiglio

Caos a Palazzo D’Aimmo dove si è svolta oggi una seduta del Consiglio regionale che avrebbe dovuto discutere, fra le altre cose, degli emendamenti alla controversa legge sulla editoria. Il consigliere Francesco Totaro ha abbandonato la commissione, facendo cadere il numero legale, e a quel punto è nato un diverbio particolarmente acceso con l’editore Federico Mandato, che si è lasciato andare a parole grosse e urla sentendosi danneggiato dalla mancata iscrizione all’ordine del giorno della proposta di legge. La guardia giurata ha ritenuto necessario allertare la Digos. Quando sono entrati gli uomini della Polizia la situazione stava rientrando alla normalità. Ma l’episodio aggiunge un’altra brutta pagina alla cronaca delle "risse" del Consiglio regionale del Molise.

Si è rischiata un’altra “rissa” nel Consiglio Regionale del Molise. Un diverbio particolarmente acceso tra un consigliere e l’editore di Molise Tv ha richiesto, nel tardo pomeriggio di oggi 27 giugno, l’intervento della Digos, allertata dalla guardia giurata che presenziava ai lavori in Aula. Aula nella quale si sarebbero dovute approvare le modifiche alla legge sull’editoria, quella che assegna fondi a giornali e televisioni.
E proprio un esponente dei media, Federico Mandato, sarebbe andato in escandescenza quando il consigliere Totaro ha abbandonato la commissione, propedeutica a iscrivere la legge all’ordine del giorno e di conseguenza a votarla, sbloccando la liquidazione ai soggetti beneficiari dei fondi pubblici tra cui appunto Mandato. Parole grosse, urla, insulti: intorno alle 17 è il caos, come confermano diversi rappresentanti dell’assise che però non vogliono esporsi riferendo particolari sull’accaduto. Lo stesso Francesco Totaro minimizza: «Non è successo niente».

Il presidente del Consiglio, Vincenzo Cotugno, ammette che «c’è stata maretta, ma non conosco i dettagli perché ero al mio posto a presenziare ai lavori».
La lite infatti è scoppiata fuori dall’aula, subito dopo la riunione della IV commissione presieduta da Nunzia Lattanzio, che dopo aver depositato in aula emendamenti integrativi alla legge 193/2017, ha proceduto alla convocazione ad horas della stessa commissione.
«Alla seduta – spiega il consigliere Nico Ioffredi – necessaria per iscrivere la legge all’ordine del giorno, hanno partecipato insieme al Presidente Lattanzio i consiglieri Ioffredi, Parpiglia e Totaro. Quest’ultimo, dopo aver firmato la presenza, ha deciso di abbandonare la seduta facendo cadere il numero legale, data l’assenza degli altri due componenti Fusco Perrella e Manzo. Conseguentemente, purtroppo, non è stato possibile iscrivere la legge alla seduta odierna del Consiglio Regionale rinviando così la liquidazione agli editori beneficiari».

Gli editori presenti in Consiglio hanno visto allontanarsi a data indefinita il momento della erogazione di denaro a giornali e television, fra cui quella di Mandato che beneficerebbe di una somma considerevole se le modifiche alla legge passassero così come sono scritte nella proposta, cioè con un’apertura retroattiva ai pagamenti in contanti e alle compensazioni. Nel giorno in cui la Regione Molise decide per l’ennesima volta di rimettere mano a una legge controversa e piena di “buchi, arriva dunque un altro episodio poco edificante a creare un clima da barzelletta in una seduta istituzionale. La Digos conferma l’intervento su richiesta esplicita della guardia giurata, preoccupata che il diverbio potesse degenerare in qualcosa di peggio.

D’altronde è già accaduto. Proprio Federico Mandato, nel maggio del 2013, era stato protagonista con l’assessore Vittorino Facciolla di una lite con tanto di schiaffo. Mandato aveva denunciato la presunta aggressione dell’assessore Facciolla con una nota pubblica, mentre l’assessore aveva smentito drasticamente di aver preso iniziative in tal senso. Una vicenda, quella, che non è stata ancora chiarita.

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