Cronache

Puzza dal depuratore, ordinanza del sindaco: “Eliminatela”. Crea: “Lo stiamo facendo”

Il primo cittadino di Termoli Angelo Sbrocca rompe gli indugi sulla vicenda della puzza insopportabile proveniente dal depuratore del porto che invade il Borgo antico, la spiaggia di Sant’Antonio e parte del centro. Per questo ha firmato un’ordinanza nella quale intima alla ditta Crea, che gestisce il servizio idrico e fognario della città, di avvalersi del «funzionamento a pieno regime dell’impianto dedicato al trattamento degli odori e di utilizzare tutte le migliorie tecniche per eliminarli». Ma l’azienda ribatte: «stiamo facendo dei lavori per far lavorare meglio il depuratore».

Il tempo della diplomazia è finito. Adesso il sindaco Angelo Sbrocca non chiede più, stavolta ordina. E a prendere ordini stavolta è la Crea srl, il gestore del servizio idrico e fognario di Termoli. Il tema è quello della puzza nauseante che arriva dal depuratore e che sta rovinando il giugno climaticamente perfetto per il turismo termolese. «Quella puzza va eliminata» dice, sintetizzando al massimo, l’ordinanza numero 155 firmata stamattina dal primo cittadino.

Si rivolge alla ditta, la responsabile del servizio idrico integrato di Termoli, cui Sbrocca intima di «rispettare nell’immediato le prescrizioni della Autorizzazione Unica Ambientale in relazione alla linea di trattamento dei fanghi del depuratore e alle relative emissioni in atmosfera». Nella stessa ordinanza, il primo cittadino termolese ordina alla Crea di avvalersi «del funzionamento a pieno regime dell’esistente impianto dedicato al trattamento degli odori, che dovrà essere ripristinato e mantenuto in pieno esercizio sino alla definitiva eliminazione del disagio olfattivo prodotto dal presidio depurativo» oltre che «di tutte le migliorie tecniche disponibili per condurre il processo evitando la proliferazione di odori».

Terminologia burocratica per dire due cose: utilizzare al cento per cento l’impianto di trattamento degli odori e utilizzare tutte le soluzioni possibili per eliminare definitivamente quella puzza. Un olezzo che c’entra fino a un certo punto col funzionamento del depuratore, dato che non ci sono gli sversamenti di liquami in mare avvistati in passato, bensì un odore insopportabile praticamente tutti i giorni in questo mese di giugno.

Ma la Crea, sollecitata da primonumero.it, replica affermando di essere già al lavoro per risolvere il problema. «L’impianto di trattamento degli odori – dice Paolo Santini, responsabile tecnico della crea – ha sempre funzionato. Adesso stiamo lavorando a una centrifuga esterna all’impianto che è provvisoria, viene messa e tolta tutte le volte. Serve a dare un aiuto al depuratore che non ce la fa. Il punto è: o puliamo il depuratore come stiamo facendo o ce lo teniamo così com’è. Il lavoro di adesso non porta benefici a breve termine, a causa della puzza, ma nel lungo periodo sì».

Secondo Santini, l’intervento in atto «dovrebbe essere concluso entro fine mese. Stiamo lavorando fra il lunedì e il giovedì per evitare disagi nel fine settimana, ma è chiaro che non parliamo di sapore. Più vengono trattati i fanghi e più si sente l’odore». Il responsabile tecnico ribadisce che l’intento è lo stesso richiesto dal Comune. «Stiamo lavorando adesso per far sì che il depuratore sia più ricettivo fra luglio e agosto, quando arriva più gente. Certo, non ci aspettavamo un giugno con temperature da agosto e tutta questa gente che comporta una maggiore sollecitazione del depuratore. Tuttavia con questi lavori speriamo di togliere il problema nei mesi con maggiore presenza di persone e quindi quando il depuratore è più utilizzato».

Santini rimanda al mittente le illazioni secondo cui la Crea non faccia il suo dovere fino in fondo. «Stiamo facendo di tutto, forse anche più di quello che ci spetta ma va bene così. Non abbiamo presentato dei progetti, ma attendiamo che gli enti ci diano risposte». Il riferimento va anche al depuratore del Sinarca per il quale l’avviamento non pare vicino.

E le modifiche di cui parla Sbrocca. «Le modifiche vanno concertate con gli enti competenti, se poi il sindaco le ordina se ne prende le responsabilità. Migliorie per eliminare gli odori? In quel caso parliamo di fogne, qui invece il problema sono i fanghi. Che sono cosa ben diversa. Non è che a noi faccia piacere l’odore, il problema vogliamo risolverlo. Pure io vado al mare a Termoli».

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