Il bilancio sul corpus domini

La festa-evento divide, ammesse defaillance. “L’anno prossimo non saremo impreparati”

Il giorno dopo la conclusione della festa più importante del Molise il sindaco stila il bilancio assieme agli esponenti della sua giunta: «Alex Britti? Sono andato via, ha tirato troppo la corda. Tanto l’anno prossimo sceglieremo un altro artista per il concertone». Ma l’assessore Stefano Ramundo non è d’accordo: «E’ mancata la sensibilità artistica nei confronti della città di Campobasso».

Inutile girarci intorno: delle tre edizioni del Corpus Domini quella del 2017 non è stata la migliore nonostante i 260mila euro spesi per il cartellone, 35mila in più rispetto allo scorso anno. Pure il sindaco Antonio Battista ammette qualche pecca, ma lascia bianca la casella con il voto finale da assegnare alla manifestazione. «Io raramente prendevo 10 a scuola, è un voto che non consente di crescere. Ma credo che si possa sempre migliorare e soprattutto bisogna farlo tutti insieme senza lasciare nessuno per strada», dice nella conferenza stampa per tracciare il bilancio della festa. «Io darei un sei e mezzo-sette», confida l’assessore Stefano Ramundo. Lui è uno dei più critici per la gelida perfomance di Alex Britti: «E’ mancata la sensibilità di chi ha avuto la fortuna di calcare il palco della città di Campobasso e di avere il giusto rispetto per un capoluogo di regione. E’ l’unico neo», il suo giudizio.

Anche Battista spiega quello che è successo ‘dietro le quinte’ poco prima dello spettacolo: «Sono andato via dopo un’ora e un quarto di attesa. Da qualche anno ci piace il contatto diretto tra gli esponenti della comunicazione locale e gli artisti. Aver tirato troppo la corda non è stato di mio gradimento». E quando gli si chiede se rifarebbe questa scelta, lui glissa: «Se volessimo riportare Alex Britti, saremmo sadici ma solo per la dimensione di piazza della Repubblica». E poi: «Per fortuna l’anno prossimo non potrà rivenire Alex Britti visto che c’è stato quest’anno, non possiamo far venire per due anni consecutivi lo stesso artista».

Al di là del ‘concertone’, Corpus Domini, si sa, è sempre un test importante per qualsiasi amministrazione. Quest’anno lo è stato ancora di più perché la squadra di palazzo San Giorgio ha dovuto rivedere e programmare le varie iniziative in chiave sicurezza: c’erano le nuove disposizioni da rispettare.

«Sono stati quattro giorni fantastici, con un’offerta di assoluta qualità», dice subito il primo cittadino riferendosi agli eventi in programma. Poi sulla sicurezza osserva: «Ci siamo ritrovati a dover rispettare le circolari del Ministero degli Interni e della Protezione civile che ci hanno costretto a rivedere, dopo i fatti internazionali, il rapporto con queste manifestazioni e condizioni delicatissime. Credo che ce la siamo cavata egregiamente, il riscontro è stato positivo». Ringrazia poi i campobassani (che hanno sopportato le più rigide misure di sicurezza), le forze dell’ordine, i volontari e il personale del 118, a cui si aggiunge il ringraziamento di Ramundo per gli operatori della Sea.

Nella prossima edizione sarà utilizzato il ‘Parco 5 luglio’, ossia l’area dell’ex Romagnoli che ha ospitato la visita di Papa Francesco: «E’ al centro della città e sarà uno spazio da valorizzare. Dobbiamo rimetterci a lavorare subito per riorganizzare le bancarelle e l’intera organizzazione alla luce di questa esperienza e delle nuove disposizioni. Speriamo di essere l’anno prossimo all’altezza della situazione e del compito che i cittadini ci hanno affidato». Una novità considerata necessaria.
«L’edizione di quest’anno mi ha soddisfatto al 100% – insiste il sindaco – ma dobbiamo lavorare sulla location. Quest’anno tutti in Italia siamo stati presi in contropiede dalle misure di sicurezza. Piazza della Repubblica non ha le dimensioni tali da contenere artisti come Renzo Arbore. Se fosse venuto lui o Antonello Venditti che pure avevamo contattato, non avremmo potuto dare risposte».

Ma non per tutti il cambio di location è stato un male. Ne è convinto l’assessore alla Mobilità Francesco De Bernardo: «Senza il palco in piazza Prefettura a fare da ostacolo, molta più gente si è riversata e ha potuto conoscere il nostro centro storico». Per il titolare della Polizia Municipale c’è da mettere mano al ‘dossier’ vigili urbani che nel bel mezzo della manifestazione hanno minacciato lo sciopero per via dell’organico carente. «Li ringrazio per il loro servizio. In autunno risolveremo la questione, ma gli agenti possono stare tranquilli sulla corresponsione degli straordinari».

E’ presente alla conferenza stampa l’assessore Salvatore Colagiovanni, assente invece alla presentazione degli eventi. Ma il suo volto non lascia trapelare buonumore. Ad ogni modo, rivendica il successo della ‘Città dei Misteri tra borghi e tradizione’ e della fiera al vecchio Romagnoli, l’unica fonte di guadagno per il Comune: sui 25mila euro spesi palazzo San Giorgio ne ha guadagnati quasi 100mila. «Forse questo Corpus Domini poteva sembrare flemmatico, in realtà tutti gli eventi sono stati partecipati. Penso che questa edizione ha avuto un successo che non mi sarei aspettato».

Obiettivi raggiunti dal punto di vista della promozione del territorio per la titolare della Cultura Emma de Capoa. Annuncia che il regista Gianfranco Pannone «è rimasto affascinato dalla città e dai Misteri. Ci saranno sviluppi futuri utili nel percorso di riconoscimento degli Ingegni come patrimonio Unesco». Una ciliegina sulla torta che ancora manca e su cui rilancia l’impegno l’assessore al ramo Maripina Rubino. Con la speranza che nei prossimi dodici mesi si compiano dei passi concreti per raggiungere un traguardo ambizioso, ma alla portata di Campobasso. SP

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