Cultura & Spettacolo

Alex Britti non è… speciale: il suo concerto non esalta e l’artista snobba la stampa

Dura appena un’ora e mezza il concerto di Alex Britti ’aperto’ per motivi di sicurezza solo alle prime 3mila persone arrivate in piazza della Repubblica. In tanti non riescono ad entrare e ascoltano il concerto dall’uscita di piazza della Vittoria. Semi deserta invece piazza Prefettura dove era stato allestito il maxischermo. Il cantautore romano non si concede alle interviste con la stampa nè si lascia andare a commenti sulla città che lo ha ospitato. Infine, snobba pure il regalo di un fan. Un finale deludente per una festa esaltata soprattutto dal ’tripudio’ dei Misteri.

Tutto fila liscio dal punto di vista della sicurezza. Le note stonate (parecchie a dire la verità) le riserva il concerto di Alex Britti, l’evento che chiude l’ennesima edizione da record del Corpus Domini di Campobasso. Il ‘concertone’ però non è all’altezza della più importante manifestazione campobassana.

Sono le 22.10 quando si accendono le luci sul palco davanti a soli 3mila fortunati. In base al piano predisposto da Prefettura e Questura, nell’area antistante la scuola ‘Francesco D’Ovidio’ non ne possono accedere di più. I fan dell’artista romano si avviano per tempo per non restare fuori. Parecchi arrivano dai paesi vicini, alcuni anche dalla Puglia. C’è persino un gruppo di ragazze di San Paolo Civitate, in provincia di Foggia. Ancora più fortunati gli abitanti dei palazzi vicini che possono seguire l’evento comodamente seduti sul balcone di casa.

Molti restano fuori e si accontentano di ascoltare l’evento da piazza della Vittoria, l’uscita dell’area spettacoli. Pochissimi, invece, seguono il concerto da piazza Prefettura, dove è stato allestito un maxischermo.
Davanti all’ex Gil la postazione della Polizia per le operazioni di filtraggio: metal detector e perquisizioni di borse e zaini. Bottiglie di vetro sequestrate.

L’aria è insolitamente fresca per essere giugno. Ci si aspetta che il cantautore romano riscaldi e faccia ballare la piazza. Nel parterre mancano sia il sindaco Antonio Battista che l’assessore alla Cultura Emma de Capoa: non è un’assenza casuale. Poco prima del concerto Alex Britti rifiuta una chitarra donata da un fan («Non so che farmene», avrebbe detto) e poi di concedere un’intervista ad alcuni organi di informazione locali provocando la reazione infuriata del primo cittadino.
L’artista tira dritto e poco dopo le dieci di sera apre ufficialmente da Campobasso il suo tour ‘In nome dell’amore 2’ che viene trasmesso in diretta su Rtl. Prima parte del concerto dedicato alle canzoni più recenti, poi i successi del passato: da ‘Gelido’ a ‘Immaturi’, da ‘Piove’ a ‘Se non ci sei’.

L’atmosfera si inizia a scaldare con ‘Una su 1.000.000’ e ‘Speciale’. Ma quasi tutti gli smartphone di piazza della Repubblica si accendono quando Britti canta ‘Oggi sono io’, ‘Settemila caffè’, ‘La vasca’ e ‘Solo una volta’, la canzone che lo ha reso famoso nel 1998. L’ultimo brano è la hit ‘Baciami e portami a ballare’.
Le canzoni scorrono in fretta mescolate ad assoli di chitarra di cui Britti è un maestro. Ma il cantautore romano non dialoga con il pubblico (che gli dedica pure uno striscione ’Sem bell ma stem Britti’) né rivolge messaggi ad una regione che solo alcuni giorni fa, nell’intervista a Enzo Luongo, diceva di amare così tanto da sceglierla come meta per le sue vacanze. Infine, non concede nemmeno il bis deludendo i fan che si aspettavano di rivederlo sul palco per il saluto finale.
Forse un concerto non all’altezza delle aspettative, partito probabilmente già con il ‘piede sbagliato’ (alcuni esponenti dell’amministrazione avrebbero preferito Antonello Venditti) e inserito tra gli eventi blindati di questa estate. Il finale del Corpus Domini dunque non è all’altezza dell’ennesimo record che invece ha fatto registrare la sfilata dei Misteri.

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