Se da una parte l’immensa distesa di pavimentazione rimessa a nuovo con annessa pista ciclabile racconta un lungomare nord impeccabile, dall’altra parte della città le cose sono diverse. Molto diverse, visto che arrivando nel parcheggio di Rio Vivo, quello a pochi metri dalla rotonda di accesso e dai lidi balneari si apre una distesa di erba e vegetazione alta anche diversi metri, quasi ad immergersi in un bosco.
Un lungomare bistrattato, almeno secondo i villeggianti nuovi e i clienti storici che scendono da una vita alla spiaggia libera. «Parcheggiamo di fronte alle scale, scendiamo e raggiungiamo la riva, ma dobbiamo passare in mezzo all’erba e non siamo particolarmente tranquilli – racconta una coppia mentre lascia il mare per la pausa pranzo in tarda mattinata – non nego di avere paura di trovare i serpenti. Un po’ di attenzione e una manutenzione maggiore darebbero un’immagine migliore».
Ma oltre alla vegetazione incolta che cresce a dismisura e ai lavori sul torrente che sfocia nell’Adriatico, si raggiunge il mare tra due ali di rifiuti abbandonati: tronchi di ogni dimensione accatastati su un lato dell’accesso in spiaggia e dalla parte opposta cartoni, bottiglie gettate alla rinfusa come in una vera discarica a cielo aperto. Peccato però che quello spazio di discarica non abbia nulla e si tratti invece del primo impatto con la spiaggia.
L’attenzione riservata ai villeggianti del litorale nord non scoraggia i balneatori della zona opposta della città: lungo la passeggiata i lidi pullulano di attività, palestre all’aperto con attrezzi sulla sabbia, piscine aperte per corsi di nuoto e iniziative in vasca per grandi e piccini, corsi di danza anche serali e parchi gioco per i bambini. Senza dimenticare una distesa di sabbia, dove sono sistemati gli ombrelloni. Proprio per questo, per ottenere la stessa condizione di ordine e pulizia riservata al lungomare Colombo, dove le palme sistemate insieme ai cestini sul lungo tratto che costeggia gli stabilimenti danno l’idea di una città romagnola, i proprietari dei lidi sul litorale sud hanno inviato un rappresentante in Comune.
Nicola Giorgione nella mattinata di mercoledì 14 giugno ha incontrato alcuni consiglieri di maggioranza e il funzionario collaboratore dell’assessore all’Ambiente Filomena Florio. «La nostra richiesta – afferma dopo l’incontro all’uscita dal Municipio – è di far intervenire gli operai per tagliare l’erba e ripulire tutta l’area così da avere un ingresso in spiaggia pulito e poi spostare i lavori di risistemazione del torrente dalle 5 alle 9 del mattino o interromperli del tutto. Non siamo secondi a nessuno e abbiamo bisogno dell’aiuto dell’Amministrazione». Gli interventi sono quelli partiti in primavera per ripulire il letto del fiume e costruire una barriera artificiale nel punto di ingresso al mare con i 68mila euro dei fondi della Regione Molise.
Qualche mese fa proprio Rio Vivo era stato al centro di una piccola rivolta dei balneatori arrivati a palazzo Sant’Antonio per capire il perché della mancata Bandiera Blu anche a quel tratto di costa che di fatto non compare nell’elenco della Fee del 2017. «Quello è un altro discorso – continua – per adesso vogliamo degli interventi concreti e immediati visto che la stagione è iniziata e i clienti ci sono, qualcuno ha pensato che lasciamo lì i rifiuti e non interveniamo per portare le persone nei nostri stabilimenti, ma non è assolutamente così: tutti sono liberi di scegliere la spiaggia che vogliono e noi di avere un lungomare bello e pulito, paghiamo le tasse e facciamo parte di Termoli come gli altri e da loro abbiamo avuto risposte positive».
(elb)
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