Pugno duro per commercianti e cittadini

Giro di vite sugli alcolici: Campobasso scopre il proibizionismo. Anche nella via dei pub

Da giovedì 15 a lunedì 19 giugno il capoluogo sarà de-alcolizzato: il sindaco Antonio Battista ha ufficializzato firmato l’ordinanza sulla vendita di alcol in vetro. Il divieto non riguarda solo l’area fieristica del vecchio Romagnoli e alcune strade del centro murattiano, ma anche la via dei pub e contrada Selvapiana che sta ospitando alcune giostre. Ai trasgressori multe salate: fino a 500 euro.

Cosa c’è di meglio di una bella ’birretta’ fresca quando si è accaldati dopo il giro tra le bancarelle o dopo aver seguito la sfilata dei Misteri? Quest’anno della ‘bionda’ bisognerà fare a meno e per dissetarsi ci si dovrà accontentare dell’acqua, da portare rigorosamente in una bottiglietta di plastica. Magari ne sarà penalizzato il gusto, ma almeno ci guadagna la linea e soprattutto la sicurezza dei cittadini.

E’ l’obiettivo a cui mira l’ordinanza del sindaco di Campobasso Antonio Battista, costretto ad adeguarsi alle disposizioni del Viminale: da giovedì 15 fino alla mattina di lunedì 19 giugno sarà vietata la vendita delle bevande nelle bottiglie in vetro in gran parte della città. Dovranno adeguarsi parecchi esercenti del capoluogo, non solo quelli più direttamente interessati dalla fiera ma anche quelli che ricadono nel cosiddetto ‘perimetro murattiano’. L’elenco della zona alcol free è lungo: via Trivisonno, via Monsignor Bologna, via Herculanea, via Cavour, piazza Cuoco, via Garibaldi (fino all’incrocio con via Mazzini), via Mazzini (dall’incrocio di via Garibaldi fino all’incrocio di piazza Pepe), corso Vittorio Emanuele, via Pietrunto, via Roma, via Monforte, via Milano, piazza della Repubblica, via Petrella, via Duca d’Aosta.

Non è finita qui. Non potranno ‘girare’ bottiglie e bicchieri di vetro nemmeno nella zona dei pub: restrizioni sono previste anche in via Ferrari e in piazzetta Palombo. Tolleranza zero anche in contrada Selvapiana che in questi giorni sta ospitando le giostre che come ogni anno arrivano in città per la festività del Corpus Domini.

L’ordinanza definisce per filo e per segno coloro che ne sono tenuti al rispetto: gli ambulanti dell’area fieristica del vecchio Romagnoli, «esercenti dei pubblici esercizi, esercenti degli esercizi di vicinato, medie strutture di vendita, esercenti di vendita al dettaglio su area pubblica o privata, laboratori artigianali con annessa attività di somministrazione di bevande, operatori professionali e non professionali che esercitano attività di vendita e somministrazione su aree pubbliche anche a carattere temporaneo». Bar, pub e piccoli market di quartiere in quei giorni dovranno mettere al bando birra, vino e succhi di frutta venduti in bottiglie di vetro. Saranno ammessi solo bicchieri di plastica o contenitori di cartone.

Regole che valgono per tutti, cittadini inclusi. Tolleranza zero per i ‘furbetti’ che pensano di poter aggirare le disposizioni portandosi dietro la birra nascosta, ad esempio, in uno zaino o in borsa. Chi sbaglia, paga: sono previste multe che vanno da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro.

«Si tratta di un modo per tutelare la pubblica incolumità», commentano da palazzo San Giorgio che ha già registrato le reazioni dei cittadini. Il Comune, del resto, è stato costretto a recepire le disposizioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica inasprite dopo i fatti di Torino. A piazza San Carlo si è capito quanto potessero essere pericolose le bottiglie di vetro sparse per strada, un’arma da taglio dannosa.

Dunque, difficilmente si assisterà a scene come quelle degli scorsi anni quando, dopo aver faticato il trasporto a spalla dei Misteri, i portatori si concedono una birra fresca (vedi la foto in home). Si cambia registro: durante la festa più attesa dell’anno Campobasso scopre il proibizionismo che finora si conosceva solo attraverso i libri di storia.

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