Cronache

Porta a porta Unione dei Comuni, altra proroga: ma dopo due anni ecco il nuovo bando

Ci sono novità sul servizio di raccolta differenziata porta a porta dell’Unione dei Comuni del Basso Biferno: il nuovo bando di gara è pronto ed è stato pubblicato mentre il servizio di recupero è stato prorogato ulteriormente: nuova scadenza 30 settembre. Confermati, quindi, i timori del Presidente dell’Ente intercomunale, Leo Antonacci, che a primonumero.it aveva dato come tempi i primi di aprile. Il nuovo accordo avrà una durata di sette anni.

Sembra essere arrivata davvero alla fine l’odissea burocratica per l’avvio del nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta dell’Unione dei Comuni del “Basso Biferno”: finalmente, con un ritardo di quasi di due anni, il nuovo bando non solo è pronto ma è stato pubblicato. Questo, ovviamente, non comporta l’avvio del nuovo servizio, ma bisognerà attendere i tempi tecnici per lo svolgimento e l’aggiudicazione della gara. Tempi tecnici che dovranno essere esplicati entro il prossimo 30 settembre, data di scadenza dell’ultima proroga deliberata lo scorso 23 marzo dalla Giunta intercomunale. Se questa scadenza verrà rispettata, l’avvio del nuovo appalto per il servizio di raccolta differenziata partirà esattamente con due anni di ritardo. Il servizio, infatti, è in fase di proroga dal primo ottobre del 2015.

Il nuovo bando è stato approvato il 7 giugno e reso pubblico il 14 giugno, sul sito dell’Unione dei Comuni e su tutti i siti dei nove comuni che hanno deciso di aderire in forma associata al servizio di raccolta (Campomarino, Larino, Ururi, Portocannone, Petacciato, Montenero di Bisaccia, Guglionesi, Montecilfone, San Giacomo degli Schiavoni) è della durata di 84 mesi, cioè sette anni (1 ottobre 2017 – 30 settembre 2024), il nuovo appalto non è rinnovabile e ha un valore stimato, di base d’asta Iva esclusa, pari a 23.350.916, 30 euro. La prima novità, rispetto all’appalto che ancora oggi gestisce il servizio, è la durata: si passa da cinque a sette anni.

La seconda, molto probabilmente, sarà la non partecipazione dell’attuale ditta appaltatrice del servizio, la Tekneko s.r.l. di Avezzano. Più volte il suo Presidente, il dottor Umberto Di Carlo, ha esternato le sue perplessità in merito alla gestione del servizio da parte dei primi cittadini in questi anni, «ci trattano come fossimo una piccola cooperativa creata nel dopo votazioni». Il dottor Di Carlo ha sempre reclamato un cambio di passo nella gestione del servizio: più libertà d’azione a chi si aggiudica l’appalto, il tutto associato a un aumento delle condizioni economiche.

Il servizio riguarderà la raccolta differenziata della frazione organica, della carta, del cartone, del vetro, della plastica e dei metalli, della frazione secca residua indifferenziata mediante sistema domiciliare, compreso trasporto in idonei impianti, nonché altri servizi complementari, nei territori dei Comuni facente parte dell’Unione. Possono partecipare alla gara tutte le ditte che sono iscritte alla Camera di commercio per attività richieste del bando di gara o in un registro professionale o commerciale dello Stato di residenza; iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, almeno per le seguenti categorie e classi minimali: raccolta e trasporto di rifiuti urbani e assimilati per popolazione inferiore a 50mila abitanti e superiore o uguale a 20mila abitanti o classe superiore, con abilitazione ai seguenti specifici servizi: attività di spazzamento meccanizzato; gestione dei centri di raccolta rifiuti urbani. E ancora, raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi; quantità annua complessivamente trattata inferiore a 3mila tonnellate o classe superiore.

Le domande, contenente tutta la documentazione necessaria, dovranno essere presentate entro le 12 dell’8 agosto nella sede della Centrale Unica di Committenza in Piazza Duomo a Larino. L’apertura dei plichi avverrà il 9 settembre a partire dalle ore 9.30 sempre presso la sede dell’Unione a Larino. Curiosità del bando è quella relativa all’utilizzo delle lingue utilizzabili per la presentazione delle offerte o delle domande di partecipazione, il lituano. (Tutte le informazioni relative al bando sono sul sito dell’Unione dei Comuni)

Ulteriori piccoli ritardi che vanno a confermare i timori che Presidente Antonacci esternò a Primonumero.it lo scorso 7 marzo: «E’ tutto pronto ormai: nei giorni scorsi si è svolta la riunione di Giunta dell’Ente unionale, mentre tra martedì 21 e mercoledì 22 (marzo) verrà convocato il Comitato dei Sindaci. Se non ci saranno intoppi tecnici, come credo, – continuò Antonacci – nella prima decade di aprile il nuovo servizio sarà attivo». Infatti, due settimane più tardi, il 23 marzo, la Giunta dell’ente decide di prorogare ancora il vecchio servizio sino al prossimo 30 settembre.

Uno dei motivi del ritardo è stato dovuto alle «osservazioni tecniche del Comune di Campomarino in merito al Lido. Non vogliamo ripetere gli errori commessi la scorsa volta ma offrire un servizio migliore che possa agevolare in tutti i modi la differenziazione del rifiuto e la salvaguardia dell’ambiente». Ma, a leggere le date delle delibere con le quali i nove Comuni hanno aderito al progetto associato del nuovo servizio di raccolta differenziato porta a porta, l’ultimo ente a deliberare è stato Larino, il 14 marzo. Mentre Campomarino il 9 marzo.

L’attuale appalto, stipulato tra l’Unione dei Comuni e la Tekneko s.r.l., ditta che si è aggiudicata la gara, è andato in scadenza il 30 settembre del 2015. Dal primo ottobre dello stesso anno, quindi, il servizio è in proroga. Un servizio che, in questi sette anni (5 ufficiali più due di proroga) ha visto dapprima allargarsi la platea degli utenti e poi rimpicciolirsi. Nel 2010, data della stipula del primo contratto, ad esempio Montenero di Bisaccia e Montecilfone non facevano parte del lotto dei Comuni dell’Unione aderenti al servizio per la raccolta differenziata. Il loro ingresso avvenne solo il primo dicembre del 2013 con un contratto, stipulato sempre con la ditta Tekneko s.r.l., della durata di 27 mesi ossia sino al 29 febbraio del 2016.

Nell’agosto del 2016, invece, San Martino in Pensilis decide di abbandonare la compagnia e di iniziare un percorso di totale autonomia in materia di raccolta e smaltimento di rifiuti perchè, secondo quanto dichiarato dal sindaco della cittadina Massimo Caravatta: «le condizioni sono cambiate: lo stesso servizio si è evoluto e i parametri rispetto al 2010, quando è partita le gestione associata del servizio, sono variati: i costi sono aumentati, le discariche vanno aggiornate e ammodernate, la burocrazia è cambiata. Gestire un servizio come questo, con dieci Comuni con caratteristiche diverse, è davvero molto difficile: noi crediamo che la scelta fatta ci porterà dei benefici».

Il nuovo bando sarebbe stato scritto per andare incontro alle caratteristiche del territorio bassomolisano e in particolare dei comuni aderenti alla gestione associata del servizio, «sono stati eliminati gli errori fatti nello scorso bando che rendevano difficile la raccolta in comuni come Campomarino, Larino o Petacciato» è quanto ha affermato il Presidente Antonacci.

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