Cronache

Presto 4 nuovi lidi e aree spiaggia attrezzate: oltre 100 i giovani interessati ai bandi

Il 28 giugno scadono i termini per le osservazioni al Piano Spiaggia, approvato dal Consiglio comunale, che prevede 4 stabilimenti nuovi a nord, fra il residence Pollice e l’Aloha, 9 aree libere servite da sdraio e lettini, docce e bagno, 12 aree semplici, con prefabbricati o gazebo di legno removibili. Intanto sono un centinaio gli interessati alla possibilità di prendere in concessione tratti di litorale, che si sono già rivolti agli sportelli municipali per avere chiarimenti e integrazioni. “Sono quasi tutti giovani, molti sono termolesi che vivono fuori e vorrebbero tornare” commenta l’assessore al demanio Ferrazzano.

L’era della spiaggia “intoccabile” sta per finire. A breve, entro il 2018, l’arenile di Termoli avrà nuovi stabilimenti balneari in zone lontane dal cuore dalla calca estiva, e soprattutto zone di spiaggia libera ma attrezzata. Significa che il bagnante che non intende pagare affitto di ombrellone e lettino può frequentare la “solita” spiaggia libera, che però si arricchisce di servizi a richiesta: sdraio, doccia, un bagno, eventualmente una postazione di primo soccorso, la vigilanza fra gli ombrelloni.

Il Piano approvato a maggio scorso dal Comune di Termoli non potrà trovare attuazione però a breve termine, per i tempi tecnici richiesti dall’iter a garanzia della più ampia condivisione possibile. I termini per presentare osservazioni – che possono fare tutti, dal singolo cittadino al movimento civico o politico alle associazioni di categoria e non – scadono il 28 giugno prossimo. Entro quella data chiunque voglia integrare, criticare, modificare il Piano redatto da una equipe di tecnici (l’ingegner Ernesto Storto, l’architetto Antonella Storto, l’ingegner Tiziano Mucchietti, il geometra Fernando Biondi e il geometra Libero Palladino) potrà farlo direttamente nel Municipio di Termoli, dove il progetto per il litorale è in attesa dei passi successivi.

Terminata la fase delle osservazioni, il Piano tornerà in consiglio comunale per l’approvazione con le eventuali modifiche, quindi approderà in Regione che entro 45 giorni dovrà liquidarlo. «Solo a quel punto – osserva l’assessore al Demanio Enzo Ferrazzano – il Comune potrà partire con i bandi, cioè aprire ai privati che intendono prendere le aree in concessione».

E se la cattiva notizia, peraltro inevitabile visto il ritardo con il quale si è arrivati all’approvazione del Piano, è che prima del prossimo autunno non potrà accadere nulla – e che di conseguenza le novità scatteranno dalla prossima stagione estiva – la buona notizia è che c’è un grande interesse attorno alla possibilità di aprire nuovi stabilimenti balneari sulla costa termolese, particolarmente gettonata. Come pure di prendere in concessione aree per trasformarle, limitatamente ai mesi tra giugno e settembre, in zone di mare servite, secondo quanto accade da decenni in gran parte d’Europa, dove i lidi propriamente detti non esistono ma esiste l’opzione di strutture removibili, che non modificano il demanio, con ombrelloni e lettini in affitto giornaliero, eventuali chioschi e docce.

L’altra buona notizia, accolta con un grande sospiro di sollievo in Municipio dove in occasione del confronto in aula ci sono state accuse e polemiche (anche se Di Brino e Rinaldi hanno poi votato con la maggioranza), è l’interesse che si muove dietro al nuovo Piano Spiaggia. In meno di un mese, dopo la notizia della sua approvazione, sono state un centinaio le richieste di spiegazioni, integrazioni e chiarimenti supplementari arrivate negli uffici della struttura di piazza Sant’Antonio. «E la maggior parte – confida l’assessore Ferrazzano, soddisfatto per la piega che ha preso il progetto – arriva da giovani. Sono proprio i giovani, disoccupati ma non necessariamente, spesso residenti altrove pur se originari di Termoli e del Molise e desiderosi di riavvicinarsi a casa, quelli che sembrano più interessati a cogliere questa possibilità».

I bandi che verranno non possono privilegiare nessuno, «ci mancherebbe, non posiamo inserire requisiti per favorire i giovani o le cooperative, sarebbe una violazione del libero mercato visto che deve esistere per attività di natura economica», ma la speranza è che agli stessi rispondano cittadini «che amano il territorio e sono in cerca di una concreta possibilità occupazionale». Perché, aggiunge l’assessore, «il Piano Spiaggia è anche questo: lavoro».

Per il momento, e nell’attesa delle osservazioni finali, prevede quattro nuovi stabilimenti balneari in concessione ordinaria con cabine spogliatoio, docce, servizi igienici, aree per la preparazione e l’allestimento di cibi e bevande, ristorazione, nonché attrezzature stabili da spiaggia. «Sorgeranno nelle aree classificate come c1», tutti a nord, con un fronte mare tra 70 e 100 metri. Queste le posizioni individuate: uno all’altezza del residence Pollice, due nell’area fra il lido Le Dune e l’Aloha, dove di recente è stata realizzata la passerella di legno per disabili che ha incontrato un grande favore fra residenti e turisti, davanti al nuovo parcheggio da mille posti auto, l’ultimo a ridosso dello stabilimento Torretta.

Nove le aree adibite a «sola posa ombrelloni su postazioni fisse, sedie, sdraio, semplici attrezzature di spiaggia, docce, oltreché i bagni e locali pronto soccorso». In pratica lidi senza stabilimenti dove mangiare o sedersi a bere qualcosa, pensati in particolare per hotel e residence adiacenti. Anche questi si trovano tutti sul versante nord: tre fra il lido Alcione e la Torretta, alla foce del Sinarca, e ben cinque in direzione Petacciato, in corrispondenza di strutture ricettive vicino il villaggio Airone. Uno, infine, a Rio Vivo, dalle parti del ponte Sei Voci.

Dodici invece le aree libere semplici, non servite da stabilimenti balneari, dove possono essere consentite «solo strutture in legno o prefabbricato, fino ad una superficie massima di 30 metri quadrati, utilizzate per servizi igienici gratuiti, servizi di vigilanza e di primo soccorso». Una è progettata a Rio vivo, cinque a nord al confine con Petacciato, le altre fra la Torretta e il Sirena Beach.

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