Cronache

Alta tensione per la Carrese. Primi al traguardo i Giovanotti, ma gli altri 2 carri si ribaltano

I Giovani cadono dopo un sorpasso tentato e un sorpasso riuscito, mentre il carro dei Xhuventjelvet si ribalta all’altezza del campo sportivo: i giallorossi primi al traguardo tra festeggiamenti interrotti dalle sirene delle ambulanze. La Corsa dei carri trainati dai buoi di oggi lunedì 5 giugno segnata dal caos e dagli imprevisti. Diversi i soccorsi medici sia ai buoi che ai carristi e ai cavalieri. L’ordine di partenza era stato deciso in mattinata: primi i Xhuventjelvet, secondi i Giovanotti e terzi i Giovani. Alle 15 e 30 la benedizione davanti alla chiesa, poi uomini e animali hanno raggiunto contrada Vallone per la partenza.

Una Carrese ad altissima tensione quella che si è disputata nel pomeriggio di oggi, lunedì 5 giugno, a Portocannone. A vincere è stata la squadra dei Giovanotti, contraddistinta dai colori giallorosso. Ma prima dell’arrivo in largo Costantinopoli, nel cuore del paese, è accaduto di tutto.
Ben due carri su tre – quello dei Giovani prima e quello dei Xhuventjelvet poi, sono caduti. Gli animali sono scivolati e sono stati soccorsi – al termine di una gara mai tanto concitata – dalle ambulanze veterinarie presenti sul posto nell’ambito delle misure di sicurezza stabilite dal regolamento.

Tre km di percorso, da contrada Vallone al centro urbano, che hanno registrato ben due cadute. I Giovani si sono dimostrati da subito combattivi e determinati e hanno inizialmente tentato un sorpasso, senza riuscirci. A metà percorso, dopo il capannone cosiddetto di Fiorentino, si sono spostati sulla seconda strada, mentre su quella principale procedevano Giovanotti e Xhuventjelvet praticamente affiancati.

Qui il carro biancoceleste si è affiancato a quello dei Giovanotti, ma a un certo punto si è rovesciato: uno dei due buoi ha fatto una sorta di capriola, slittando e cadendo a terra. Gli altri due carri hanno proseguito ma all’altezza del campo sportivo comunale, vicino al paese, sono caduti anche i Xhuventjelvet.

La gara è proseguita, portata avanti fino al centro solo dai Giovani, sopravvissuti agli infortuni. Sirene di ambulanze e di auto delle forze dell’ordine hanno interrotto il trionfo dei festeggiamenti.
Diversi i soccorsi prestati agli animali e anche agli uomini. Per fortuna, secondo le prime informazioni, nessun carrista o cavaliere è grave, sebbene diversi siano stati i feriti medicati sul posto. Più seria la situazione degli, per i quali sono stati prestati soccorsi veterinari.
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La mattinata Lunedì 5 giugno, giorno dopo la Pentecoste, è arrivato. Una data in rosso sul calendario del Basso Molise e in particolare di Portocannone, che oggi festeggia la protettrice, la Beata Vergine Maria di Costantinopoli. La festa è già entrata nel vivo ma il momento clou sarà oggi pomeriggio, quando i tre carri trainati dai buoi si contenderanno, come da secolare tradizione, lo scettro della vittoria per portare in processone il quadro della Patrona.
A Portocanone, a differenza di San Martino in Pensilis e Ururi, l’ordine di partenza è deciso con un sorteggio. Sorteggio che si è svolto in piazza questa mattina dopo le 12 e ha stabilito che i primi a muoversi saranno i Xhuventjelvet, seguiti dai Giovanotti e infine dai Giovani.

Tre chilometri il percorso sul quale carri e cavalieri si sfideranno per l’ultima Carrese della stagione, improntata come lo scorso anno a un nuovo regolamento che intensifica il rispetto per gli animali da un lato e le misure di sicurezza dall’altro. Misure imponenti, concordate con la Prefettura, che prevedono una serie di ordinanze da rispettare er evitare calca e incidenti, il divieto assoluto di ingombrare il percorso con scooter o a piedi, la distanza di sicurezza. Decine di militari dell’arma di agenti di polizia e di volontari di Protezione Civile saranno impegnati nei momenti cruciali della manifestazione, in programma dopo la benedizione che si svogerà alle 15 e 30.

I tre carri si daranno battaglia lungo un percorso di tre chilometri e poco più rinnovando la storia della Portocannone arbëreshë nata sulle ceneri di quella latina dopo il terremoto del 1456. Correva l’anno 1461 quando, dopo la morte dell’eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Skanderbeg e la conseguente invasione ottomana nella terre delle due aquile, tanti albanesi attraversarono l’Adriatico e andarono a ripopolare i paesi distrutti dal terremoto, tra questi Portocannone. Al luogo, che si trovava a poca distanza dal vecchio centro abitato dai Latini, nei pressi dell’attuale cimitero, fu dato lo stesso nome del paese raso al suolo dal sisma, Portocannone, e vi fu subito costruita la nuova chiesa in onore della Madonna di Costantinopoli.

La leggenda vuole che gli albanesi sbarcati sulle coste molisane, trovatisi al cospetto del bosco di Ramitelli, non sapendo dove andare aggiogarono due buoi ad un carro e vi posero sopra il quadro raffigurante la Madonna di Costantinopoli. Il carro si fermò dove oggi sorge la chiesa madre di Portocannone e il suo centro storico. In memoria di questo evento ogni anno, il lunedì successivo al giorno della Pentecoste, si svolge la corsa dei carri trainata dai buoi. In palio l’ambito premio del diritto di portare in processione il quadro raffigurante il Santo protettore, la Beata Vergine Maria di Costantinopoli protettrice del paese.

La carrese, uno spettacolo senza pari di colori, passione e natura. Particolarità della corsa dei carri di Portocannone è il sorteggio per determinare l’ordine di partenza. A differenza di Ururi e San Martino in Pensilis dove si tiene conto dell’ordine di arrivo dell’anno precedente, a Portocannone l’ordine di partenza dei tre carri viene messo in mano alla dea bendata nella mattinata del giorno stesso della competizione.

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