La festa della repubblica

Tre molisani morti per il Paese, 71 anni dopo gli eredi ricevono le medaglie d’onore fotogallery

Emozioni e qualche lacrima nella cerimonia in Prefettura dove sono state consegnate le medaglie d’onore e le onorificenze dell’ordine ’Al Merito della Repubblica Italiana’ conferite dal capo dello Stato Sergio Mattarella. Riconoscimenti agli eredi di tre soldati morti in guerra e per esponenti di spicco delle istituzioni: fra questi il questore di Campobasso Raffaele Pagano, il vice prefetto vicario Pierpaolo Pigliacelli e il sindaco del capoluogo Antonio Battista.

Gli immancabili selfie, la ‘batteria’ dei fotografi con i flash, le telecamere delle tv locali. E soprattutto un’ondata di ricordi ed emozioni per chi riceve le medaglie d’onore conferite dal capo dello Stato Sergio Mattarella. Un riconoscimento speciale per chi si sacrifica per il Paese. Il pomeriggio del 2 giugno la cerimonia in Prefettura a Campobasso.

Ha gli occhi lucidi la signora Adelina Sciarretta. Ritira dalle mani del prefetto Maria Guia Federico la medaglia su cui è inciso il nome del padre Costanzo Sciarretta: era un soldato e fu deportato nel lager di Dachau durante la Seconda guerra mondiale. Lì morì. Da allora Lina (come chiamano a Petacciato la signora Adelina) e il fratello non videro più il padre. 71 anni dopo per la bionda signora vive una giornata indimenticabile.
«E’ stata una bella sorpresa ricevere la notizia (del conferimento della medaglia, ndr) anche perché – racconta – io e mio fratello abbiamo perso nostro padre tanti anni fa: lui aveva 46 anni. E’ stato un momento emozionante e mi ha fatto ricordare mio padre. Lui era una persona meravigliosa, quando è morto è venuto a mancare un bene preziosissimo, ma nella mia vita è stata una guida silenziosa».


Giuseppe Petrella, invece, ha deciso di seguire le orme dei suoi nonni, Domenico Leccese e Giuseppe Petrella, ex militari nel Regio Esercito. In Prefettura, per la cerimonia di consegna delle medaglie d’onore, è in divisa: è impegnato come comandante di batteria nel Quarto Reggimento Artiglieria contraerei di Peschiera (Mantova).
«Per me – osserva dopo la cerimonia – è stato un onore ritirare queste medaglie che vengono conferite postume dalla Repubblica italiana. I miei nonni hanno combattuto sotto l’egida monarchica. Questo vuol dire che la tradizione e gli ideali che queste persone incarnano sono eccellenti a prescindere dalla forma di Governo. E’ stato un piacere e un onore ricevere le medaglie che terrò con grande cura e ringrazio il prefetto per questa opportunità».

Oltre alla consegna delle medaglie d’onore, in Prefettura vengono assegnate quindici onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Persone che si sono distinte sul lavoro per impegno e dedizione. Ci sono cittadini comuni e personaggi di spicco dal punto di vista istituzionale. Tra questi ultimi il questore di Campobasso Raffaele Pagano e il vice prefetto vicario della Prefettura del capoluogo Pierpaolo Pigliacelli: al primo viene conferito il titolo di ‘grande ufficiale’, al secondo di ufficiale.

Riconoscimento di ‘cavaliere’ invece per il sindaco di Campobasso Antonio Battista, alla sovrintendente capo della Polizia di Stato Giuseppina Cornacchione, all’appuntato scelto dell’Arma dei Carabinieri Franco D’Amario, al funzionario della Polizia di Stato in quiescenza Berardino D’Angelo, al dipendente del Comune di Campobasso Angelo Discenza, al collaboratore tecnico della Polizia di Stato Massimo Fazio, al comandante della stazione Carabinieri Forestale di Sant’Elia a Pianisi Nicola Ferro, al maresciallo capo dell’Arma dei Carabinieri Vincenzo Gammieri.
Il titolo di ‘cavaliere’ viene assegnato anche a due dipendenti della Fiat di Termoli Graziano Giannettore e Sabato Rocco, all’ispettore superiore sostituto ufficiale di pubblica sicurezza della Polizia Vincenzo Ruscica, al dipendente della Momentive Domenico Santomiero e infine a Giuseppe Santoro, funzionario dell’Agenzia del Demanio.

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