Cronache

13 ore di travaglio e nessun farmaco: benvenuta Eva, bimba nata in casa: “Scelta voluta”

Alle 12,52 di giovedì 25 maggio un evento eccezionale per Petacciato e più in generale per la comunità bassomolisana: la nascita in casa di Eva, figlia dei giovani Danilo e Serena. «Mia moglie è contraria alle medicine e ha paura degli ospedali. Si è informata e ha scelto il parto in casa» racconta il papà della piccola. La bimba è venuta al mondo in acqua, in una piccola piscina sistemata dalle ostetriche che hanno seguito il travaglio durato 13 ore. Adesso sta benissimo e pesa 3 chili e 70 grammi.

Eva è già una bambina speciale. È la prima, dopo decenni, a essere nata in casa a Petacciato. Per il piccolo centro costiero quello di giovedì 25 maggio è in un certo senso un giorno storico. «L’abbiamo scelto noi – racconta il papà Danilo della piccola poche ore dopo il parto -. Mia moglie è contraria ai farmaci e così abbiamo deciso di farla venire al mondo in casa».

È accaduto alle 12,52, dopo quasi tredici ore di travaglio. «Le prime avvisaglie a mezzanotte e venti. Mia moglie Serena ha avuto i primi dolori, così ho chiamato le ostetriche». Danilo e Serena avevano già un accordo con due professioniste del settore, Stefania e Marianna. «Fanno questo per lavoro, una a Perugia e l’altra da Lanciano. Ci hanno raggiunto a Petacciato durante la notte».

Entrambe avevano seguito la gravidanza, parallelamente alle visite ginecologiche svolte dalla donna. Perciò ieri le due ostetriche hanno sistemato tutto il necessario ben consapevoli di quello che stava per accadere. Sono state loro a portare la piccola piscina gonfiabile dove far nascere la bimba e hanno assistito la giovane mamma, 31 anni come il papà, in uno dei momenti più emozionanti della sua vita. «È stata lunga – racconta ancora lui -, anche perché senza farmaci il travaglio è stato tutto naturale. In ospedale invece le medicine lo accelerano». La scelta è dovuto proprio a questo motivo. «Serena è contraria ai farmaci e ha paura degli ospedali. Per questo si è convinta di voler far nascere la bimba a casa e così abbiamo fatto».

È andato tutto per il meglio. La mamma ha resistito ai dolori ma sta benone e la bimba è nata sana e dal peso di 3 chili e 70 grammi. «Come sto io? Un po’ stanco, ma è stata un’esperienza fantastica. Non ho ancora fatto mente locale di quello che è successo». Tutta la famiglia di Danilo ha atteso la notizia con ansia fino alla chiamata all’ora di pranzo. Per loro una gioia difficile da descrivere. «Quella che abbiamo scelto viene definita nascita Lotus. Non viene tagliato il cordone ombelicale e la placenta resta attaccata finché cade da sola, cosa che solitamente accade dopo due o tre giorni». (sdl)

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