Cronache

Bollette dell’acqua in ritardo, consumi sballati e maxi-importi: “caos” negli uffici Crea

Giornata di fuoco agli uffici della Crea, la società che gestisce il servizio dell’acqua per le famiglie termolesi. Tanti cittadini sono andati in via degli Atleti per protestare e chiedere chiarimenti: bollette arrivate in ritardo, consumi stimati superiori al reale consumo, addebiti su conto corrente senza ricevere la fattura a casa, rateizzazione non possibile per importi più bassi che comunque non si riescono a pagare in una sola volta, bollette accorpate per un lungo periodo dalla scorsa estate a marzo, e altri disagi che hanno mobilitato decine di utenti. Una situazione di «caos» che rinnova l’invito alla società e al Comune di diffondere una nota informativa che faccia chiarezza su tutti questi inconvenienti. Il consigliere Annibale Ciarniello ha presentato un’interrogazione urgente al sindaco, Angelo Sbrocca che invita, intanto, tutti i cittadini a registrarsi al sito di Acea.

Tutti con le bollette tra le mani. Chi le ha ricevute. Arrabbiati, disorientati, avvolti dall’incertezza. Hanno affollato gli uffici della Crea in via degli Atleti per chiedere informazioni, delucidazioni, chiarimenti sulla questione acqua. I problemi sono tanti e il numero di persone che ha presidiato la sede locale lascia capire che non riguardano due o tre cittadini ma molti di più. In fila per capire come stanno le cose e ricevere delle risposte in merito a diverse situazioni che si stanno verificando proprio in questi giorni. C’è chi ha risolto, dopo aver parlato con gli operatori, chi dovrà tornare e chi, invece, non è potuto andare dato che gli uffici non sono aperti tutti i giorni.

Il primo problema riguarda le bollette arrivate in ritardo, con data di scadenza al 22 maggio 2017. C’è poi chi non le ha proprio ricevute a casa e non sa come comportarsi. E ancora, chi ha ricevuto l’addebito sul conto corrente bancario ma non riceve più la bolletta quindi non può verificare come stanno le cose rispetto ai consumi e alle altre voci. Un utente, invece, riceveva l’addebito con rid bancario in precedenza e questa volta si è visto recapitare la bolletta. Insomma «non ci capiamo più niente» sbotta una signora sotto al sole mentre dentro c’è troppa gente per entrare in una giornata di «caos» tra gli uffici di via degli Atleti.

Altra questione, quella dei consumi stimati che non corrispondono a quelli effettivamente effettuati per il servizio idrico. In bolletta, ad esempio, c’è chi si è trovato molti metri cubi in più stimati rispetto a quelli riportati sul contatore. Chiaramente da pagare. «Ho risolto comunicando la lettura reale agli uffici – spiega un utente – ora mi hanno detto che mi chiameranno e pagherò il consumo reale che ho comunicato e non quello sovrastimato». Un problema che si risolverebbe con la lettura vera e reale dei contatori e non stimando i consumi che se non corrispondono e superano il conteggio reale vanno a creare disagi e proteste con soldi in più da sborsare.

C’è anche il problema della rateizzazione che, stando a quanto hanno raccontato diversi cittadini, è possibile solo per importi alti. «Io sono disoccupata, mi è arrivata una bolletta da duecento euro, voglio capire come faccio a pagarla per intero se non ho soldi» spiega una donna che vuole chiedere di dilazionare il pagamento in modo tale da poter pagare a rate anche in questo caso così delicato. Ma tra le altre cose resta il fatto che le bollette vengono «accorpate», e non arrivano con scadenza regolare, ad esempio l’ultima – in generale – parte dalla scorsa estate e arriva a marzo 2017.

Gli operatori, dal canto loro, si sono messi a disposizione per quanto possibile rispetto alle decine di persone che hanno affollato gli uffici, cercando di dare delle risposte esaurienti. Insomma, non pochi disagi per le famiglie termolesi che chiedono alla società e al Comune di diffondere una nota informativa che faccia chiarezza su tutte queste situazioni per un servizio, quello dell’acqua, che rappresenta una voce di spesa di non poco conto, specie quando non si tratta di piccoli importi ma di veri e propri «bollettoni».

Intanto, il consigliere comunale di opposizione Annibale Ciarniello ha presentato una interrogazione al sindaco Angelo Sbrocca proprio in merito alla gestione del servizio idrico comunale ed in particolare alla emissione delle fatture nei confronti dei cittadini e all’addebito su conto corrente senza inviare la documentazione. «Tale situazione – osserva Ciarniello – non appare tollerabile in una situazione socio-economica in cui gran parte dei nuclei familiari è costretta a razionalizzare i costi e sapere quindi preventivamente quali sostenere e con quale priorità. E’ assolutamente inaccettabile il perpetuarsi di tale disservizio e va ripristinata la fatturazione con invio trimestrale. Invito tutti i cittadini a registrarsi al sito Acea per tenere sotto controllo la propria situazione, è molto semplice: https://www.acea.it/it/acqua/crea-gestioni».

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