Cronache

Codice rosa entro l’anno al San Timoteo. “Sarà un lavoro di squadra per aiutare le donne”

Al pronto soccorso dell’ospedale entro il 2017 sarà attivato il codice rosa, ovvero uno spazio e una corsia riservata alle donne vittime di violenza. Nelle prossime settimane partirà un corso per gli operatori sanitari per insegnare loro a gestire le varie situazioni che si presenteranno, imparare i metodi con cui intervenire per riconoscere le vittime di maltrattamenti e le procedure da eseguire. Il protocollo sarà firmato nei prossimi mesi, mentre il progetto è stato presentato dal primario, il dottor Occhionero, e da due dottoresse della Toscana che hanno raccontato il loro impegno quotidiano. «Sarà un lavoro di squadra - ha affermato la dottoressa Giulia Cannito del pronto soccorso di Termoli - opereremo in sinergia tra i vari componenti per aiutare le donne».

Sarà un lavoro di squadra tra medici, infermieri, forze dell’ordine, psicologi e assistenti sociali in presenza di minori. E nel pieno rispetto della privacy per garantire alle donne le cure, il tempo e l’aiuto di cui hanno bisogno. Tra qualche mese al pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo nascerà uno spazio rosa dedicato alle donne vittime di violenze e abusi, un vero e proprio percorso che darà loro una corsia preferenziale, permetterà di ricevere le giuste cure mediche e anche la giusta assistenza. Anche il personale medico e paramedico sarà preparato con un corso in partenza nelle prossime settimane – a giugno – in cui impareranno a gestire le varie situazioni, riconoscere le violenze e le procedure da eseguire.

«Lavoreremo in sinergia – ha affermato la dottoressa Giulia Cannito nel corso dell’incontro al Museo di Arte contemporanea della città adriatica dove il protocollo è stato presentato, nel pomeriggio di martedì 23 maggio – tutti insieme per il bene delle donne, per aiutarle e farle stare bene». La firma ufficiale non c’è ancora stata, arriverà tra qualche tempo, ma entro l’anno il codice rosa sarà attivato visto che il dirigente dell’Asrem e la Procura della Repubblica hanno approvato il progetto.

«Parte dal principio che la vittima della violenza passa per il pronto soccorso accompagnate da chi le maltratta o anche da sole. Gli operatori del pronto soccorso la accompagneranno in un ambulatorio in tempi rapidi dove si recheranno i medici, ginecologi e ostetriche, oltre alle forze dell’ordine e agli psicologi. Raccoglieranno il racconto della vittima e la denuncia nel pieno rispetto della persona, la quale non verrà lasciata sola dopo le cure». Questo il racconto di Chiara Marchetti, responsabile del Codice Rosa dell’azienda Usl della Toscana Sud-Est e l’infermiera Alessandra Pifferi della direzione sanitaria, responsabile organizzativa Codice Rosa. La loro esperienza nel corso degli anni come responsabili del pronto soccorso di Grosseto e delle altre due province, Arezzo e Siena sono state al centro dell’incontro. «La violenza può essere di tanti tipi, fisica, psicologica e non solo contro le donne, anche contro i disabili, contro i minori, gli omosessuali – hanno affermato – svilisce, nega l’esistenza delle donne ed è proprio contro questa che bisogna agire».

Proprio per il rispetto della privacy, al pronto soccorso del San Timoteo sono in corso una serie di lavori che permetteranno di creare tre nuovi ambulatori, di cui uno per le donne che subiscono maltrattamenti, botte, stupri. In quell’ambiente chiuso, riservato, lontano da paure e timori le donne potranno parlare liberamente con i medici e il personale e anche con le forze dell’ordine per chiedere aiuto e mettersi in salvo da ogni tipo di maltrattamento.
All’incontro hanno partecipato anche il primario del pronto soccorso Antonio Occhionero, il sindaco di Termoli Angelo Sbrocca e la consigliera delle pari opportunità molisana Giuditta Lembo.

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