Cronache

“Sanità fratturata”, chi lo ha scritto? Il giallo del volantino di ’protesta muta’ in ospedale

Un documento di accuse pesantissime alla riorganizzazione sanitaria del Commissario Frattura, firmato da tale "medico ospedaliero in quiescenza", arriva fin dentro l’ospedale, lasciato nelle sala d’aspetto. Mistero sull’autore, che evidentemente si sente imbavagliato dal codice di comportamento della Asrem. Tra le denunce anche la mancata certificazione antisismica degli ospedali Cardarelli e Veneziale.

Un volantino stampato a colori, lasciato sulle sedie delle sale d’aspetto ospedaliere di Termoli. “La sanità nel Molise, sanità fratturata” il titolo a caratteri in rosso del documento, rigorosamente anonimo, che in calce porta la dicitura “medico ospedaliero in quiescenza”.

“Vergogna vergogna vergogna!”: il foglio di carta, del quale in ospedale nessuno sa rendere conto, è una nuova denuncia del riordino della sanità molisana, la cui responsabilità è attribuita esclusivamente al presidente Paolo Di Laura Frattura.
Finora il testo, accompagnato dai numeri dei posti letto assegnati al Molise, era comparso su alcuni manifesti affissi a Termoli e Larino. Ora è arrivato – per mano ignota – in ospedale.
Ieri sera, 22 maggio, i familiari dei degenti in attesa dell’orario di visita lo hanno trovato nelle sale d’aspetto e nei corridoi dell’ospedale San Timoteo.

Chi lo ha scritto? Chi lo ha portato in ospedale e distribuito nei punti strategici? Impossibile stabilirlo. Quello che però al momento è certo è che il volantino è stato fatto sparire abbastanza in fretta e che la “protesta muta” e in forma scritta è oggetto di un approfondimento interno.

Il medico in quiescenza definisce, nello scritto, la nuova riorganizzazione sanitaria e l’azzeramento dell’ospedale Vietri di Larino un “disastro” e una “pesante penalizzazione, una grande iattura a danno della popolazione del bassoMolise, a vantaggio di interessi privati e non sempre corretti”.

Il Piano di rientra del Commissario ad acta Frattura, imposto da un debito decennale, è al centro di una denuncia durissima, sebbene “silenziosa”. Probabile che l’anonimato sia anche la conseguenza del nuovo codice di comportamento del personale Asrem, che vieta di parlare della sanità locale e delle problematiche ospedaliere e non solo in assenza di specifiche autorizzazioni da parte dei vertici.

In particolare l’articolo 13 del vademecum prevede che al dipendente Asrem “è fatto assoluto divieto di parlar male dell’azienda sia dentro che fuori la rete. Non può specificare di essere un dipendente Asrem nel suo profilo facebook, pubblicare opinioni personali sull’azienda, foto degli ambienti di lavoro e tanto meno mail o circolari. E non può parlare coi giornalisti”.

Ogni violazione, avverte la Asrem, sarà valutata in base alla gravità e al contesto in cui è avvenuta. Per i responsabili è prevista una sanzione ma non sono escluse conseguenze sul piano penale, amministrativo, civile o contabile del pubblico dipendente. E’ il caso del dottor Lucio Pastore, medico di Isernia, che ha di recente denunciato pubblicamente di essere stato oggetto di una sanzione disciplinare (sospensione di tre giorni e decurtazione dello stipendio) per aver pesantemente criticato la Asrem e i suoi vertici, e per aver violato – sulla base del codice – le regole di lealtà, imparzialità e buona condotta che dipendenti e collaboratori sono tenuti a osservare, scegliendo di capitanare il forum per la sanità pubblica, in guerra con l’azienda molisana.

Il medico ospedaliero in quiescenza che redatto il volantino di protesta fa appello all’onorevole Laura Venittelli, ai consiglieri regionali Vittorino Facciolla, Filippo Monaco, Cristiano Di Pietro, Francesco Totaro e Giuseppe Sabusco, ai sindaci di Termoli e Larino, ai sindaci dell’Unione dei Comuni. “Ci siete? Come avete reagito a tanta spregiudicata ingiustizia e a tanto danno economico? domanda a proposito della elevata percentuale di posti letto in strutture private (ma convenzionate con il pubblico, va precisato, quindi per il paziente senza costi ulteriori) e sottolineando che due ospedali molisani, il Cardarelli e il Veneziale, sono sprovvisti di certificazione antisismica.

Nel mirino anche il numero di posti letto assegnati al BassoMolise a fronte di una popolazione che nella stagione balneare arriva a 150mila residenti. Durissimo il giudizio su Frattura, accusato di accusato di voler persistere nel suo “insano progetto”.

Infine la richiesta di esibire pubblicamente le certificazioni antisismiche in tutte le strutture ospedaliere regionali, e la notifica della denuncia alle massime cariche dello Stato e alla ministra della sanità.

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