Atti vandalici al cimitero

Tomba spostata, vasi a terra, foto in frantumi: mistero sullo “sfregio” a un defunto

Sabato mattina 20 maggio si è registrato un episodio inquietante e al tempo stesso strano nel camposanto della città: la tomba di un uomo, Luigi D., scomparso nove anni fa è stata ritrovata dai suoi familiari con la lastra di marmo che copre la sepoltura spostata e posizionata in obliquo, vasi e fiori buttati a terra, come anche la statua di padre Pio, distrutta nella parte superiore. Anche la foto del defunto è stata ritrovata a pezzi e ora si attende che venga risistemata dal marmista, mentre i custodi del camposanto hanno immediatamente riordinato il sepolcro. Si tratta del primo episodio di questo genere nel cimitero cittadino, nell’area che affaccia sul mare. Una vicenda anche inquietante che potrebbe nascondere un dispetto indirizzato alla famiglia o un rito sacrilego.

Un episodio mai accaduto prima nel cimitero della città, un fatto inedito e al tempo stesso inquietante per le sue modalità che lasciano aperte diverse ipotesi. Sabato mattina, 20 maggio, i familiari del defunto Luigi D., scomparso quasi dieci anni fa e seppellito nei loculi a terra nella zona del camposanto termolese che affaccia sul mare, hanno trovato la tomba violata. Al loro arrivo per il saluto al familiare, hanno notato la lastra di marmo che poggia sulla tomba e copre la bara spostata a mano e lasciata in obliquo, con una parte aperta. Anche la statua di san Pio, ai piedi della tomba, era stata gettata a terra e rotta con la conseguenza che la parte superiore era separata dal resto. E poi i vasi dei fiori adagiati sulla tomba, come se qualcuno li avesse fatti cadere di proposito.

Una vicenda del genere non si era mai registrata al camposanto della città, come sottolineano anche i custodi che immediatamente hanno provveduto a risistemare la tomba e provvederanno nei prossimi giorni a sigillare la copertura. Nei giorni successivi poi la statua è stata aggiustata, mentre la foto ridotta a pezzi dovrà essere riposizionata.

L’episodio ha creato sconcerto nei familiari dell’uomo (morto nel 2008), i quali si interrogano su chi possa aver commesso un atto di questo tipo e sulle motivazioni che l’hanno spinto a gesti del genere. Le ipotesi sono diverse: uno sgarbo nei confronti della famiglia stessa, una bravata, o addirittura una vicenda legata a un rito sacrilego. Difficile che una o più persone siano potute entrare di notte nell’area sacra, mentre più probabile è l’ipotesi che qualcuno durante gli orari d’apertura abbia manomesso la tomba, in un momento in cui nessuno era presente in quella zona del cimitero, per poi andare via indisturbato, visto che i custodi non riescono a controllare l’area particolarmente vasta.

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