Cronache

Senza licenza né posteggi ’obbligatori’, gli abusivi fanno infuriare i tassisti regolari

Da quando i posteggi dei taxi sono stati spostati davanti piazza Cuoco, chi è in possesso di una regolare licenza denuncia la concorrenza sleale: «Ci sono persone che per arrotondare si fanno trovare davanti all’ingresso della stazione e si offrono di accompagnare a casa i viaggiatori appena arrivati. Guadagnano in nero e non pagano neppure le tasse come facciamo noi. Noi siamo ulteriormente danneggiati e per questo lo abbiamo segnalato alle autorità competenti». Un ulteriore danno per i tassisti della città che dopo essere stati sfrattati dalla storica piazzola antistante la stazione hanno perso clienti e visto diminuire gli affari.

Dopo i parcheggiatori abusivi, anche i tassisti abusivi. Ci si ingegna come si può per arrotondare o portare a casa qualche soldo pure nel capoluogo molisano. Quando si perde il lavoro, ci si arrangia come si può pur di non entrare in giri pericolosi o impegnarsi in lavori illegali. Ma forse offrirsi di accompagnare a casa i viaggiatori appena scesi dal treno si può considerare una sorta di attività ‘borderline’.

Da quando i tassisti in possesso della regolare licenza sono stati ‘sfrattati’ dalla piazzola antistante la stazione, per gli abusivi sarebbe diventato più semplice appostarsi in prossimità dell’ingresso. Prezzi più bassi per usufruire del passaggio, guadagno netto visto che non si pagano le tasse.
«E’ concorrenza sleale», denunciano infuriati gli autisti ‘legali’. Per loro l’ennesimo danno, dopo il calo degli affari e dei clienti, che sono soprattutto anziani e disabili: sono costretti ad attraversare la pericolosa via Cavour per poter prendere il taxi. Duecento metri ad alto rischio. Quasi ogni giorno qualcuno viene travolto dalle auto in corsa. Un episodio che aveva suscitato le reazioni polemiche pure del Movimento consumatori.
Senza dimenticare il fattore ‘meteo’: il clima di Campobasso è arcinoto, freddo e pioggia contraddistinguono la maggior parte dei mesi dell’anno. Un ulteriore elemento che scoraggia i clienti ad attraversare via Cavour per prendere il taxi.

Per i proprietari della regolare licenza la presenza degli ‘abusivi’ è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Uno di loro perciò ha deciso di rivolgersi agli organi preposti segnalando l’anomalo movimento davanti alla stazione.
«Ci sono persone che per arrotondare – racconta – si fanno trovare davanti all’ingresso della stazione e si offrono di accompagnare a casa i viaggiatori appena arrivati. Loro guadagnano in nero e senza nemmeno pagare le tasse. Noi, che possediamo una licenza regolare che abbiamo acquistato caro, dobbiamo pagare allo Stato tasse altissime. Ci sentiamo ulteriormente danneggiati e lo abbiamo segnalato alla Guardia di Finanza».

Probabilmente anche per le forze dell’ordine non è facile dimostrare che chi si trova davanti alla stazione in concomitanza con l’arrivo dei treni sia una tassista ‘abusivo’ o un cittadino ‘normale’, in attesa di un parente o di un amico.

I tassisti vorrebbero che l’amministrazione ripristinasse la vecchia location. Ma da palazzo San Giorgio sembra che non si voglia tornare indietro.
«Oggi funziona come una città seria», aveva detto all’assessore comunale alla Mobilità Francesco De Bernardo, il promotore di questa sorta di ‘sfratto esecutivo’. Ma i tassisti abusivi, invece, chi li controlla?

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