Economia & Lavoro

Altro che bamboccioni, gli studenti molisani si affacciano al lavoro con McDonald’s

La catena mondiale del fast food ha dato una possibilità di lavoro ai ragazzi dell’istituto Alberghiero di Vinchiaturo: un’esperienza di tre mesi che ha consentito loro di apprendere importanti competenze per favorire l’inserimento nel mercato del lavoro. Angelo Salvatore: «Spesso sentiamo dire che i giovani non hanno voglia di far nulla. Invece credo che siano rigorosi e puntuali negli orari». Tra i punti di forza del ristorante di Campobasso anche le materie prime: il 98% sono molisane, a partire dal pollo fornito da Amadori, il nuovo proprietario della Gam di Bojano.

Non chiamateli ‘bamboccioni’. Federica, Anna, Consuelo e Claudio non hanno ancora compiuto 18 anni o da poco sono diventati maggiorenni. Si mostrano timidi davanti ai microfoni di giornali e televisioni, ma non hanno esitato a ‘buttarsi’ nell’esperienza offerta da McDonald’s. Per tre mesi hanno lavorato nella sede di Campobasso per il progetto di alternanza scuola-lavoro ‘Benvenuti studenti’ organizzato grazie all’accordo con l’istituto Alberghiero di Vinchiaturo e che ha coinvolto in totale sette ragazzi in Molise, mentre altri alunni dell’Alberghiero di Termoli hanno fatto lo stesso a Vasto. Saranno 10mila in tutta Italia.
«Per noi è stata un’esperienza lavorativa importante, un momento di crescita», dice Claudio.

Anche perché la più grande catena di fast food al mondo, che ha una sede in contrada Colle delle Api, riscuote sempre un fascino particolare tra i giovani. Sarà forse per quell’atmosfera yankee e pop che contraddistingue i punti vendita che si trovano in ogni angolo del mondo. Dunque, non è il solito e noioso ristorante in cui imparare un mestiere. Parliamo in questo caso di una ‘palestra’ diversa, più vicina alla realtà dei giovani e frequentata soprattutto da loro. Ma dove ti può anche capitare di dover ‘assistere’ una mamma che ha accompagnato il figlio al fast food ed è in difficoltà nella scelta del menù sugli schermi touch screen. Questa è stata una delle mansioni in cui i ragazzi dell’Alberghiero si sono cimentati. Oltre all’accoglienza del cliente, hanno appreso le normative vigenti per la sicurezza degli alimenti, cosa significare coordinarsi in un team, sviluppato competenze relazionali.

L’obiettivo «è preparare i ragazzi e favorire l’inserimento nel mondo del lavoro», puntualizza il direttore del ristorante Giuseppe Di Paola. «I ragazzi vengono accompagnati da un tutor, hanno lavorato in un team, il problem solving, capacità fondamentali per un futuro inserimento lavorativo. Senza tralasciare le normative sulla sicurezza e sulla manipolazione dei prodotti».

«Spesso in tv passa il messaggio ‘Masterchef’, ossia lo chef che fa tutto da solo. In questo caso, invece, i ragazzi hanno appreso un modo di lavorare in squadra che è importante», spiegano le professoresse Teresa Di Ricco e Tina Rinaldi.

«Io mi sono sentita membro della squadra», conferma Consuelo. Che aggiunge pure un altro aspetto: «Non pensavo che le regole igieniche venissero seguite in maniera così perfetta qui al McDonald’s. Così come la manipolazione degli alimenti: un conto è la teoria a scuola, un altro è pratica». Questo è uno dei punti chiave del progetto: toccare con mano quanto studiato in classe.

Sull’alternanza scuola-lavoro l’Italia arriva in ritardo: in Francia, ad esempio, due lavoratori su tre del McDonald’s sono studenti. Un dato che rimarca il fiduciario della catena Usa per il Molise, Angelo Salvatore. «Una delle prime cose che ho fatto quando ho assunto il mio incarico è stato avviare i contatti con le scuole: per gli studenti è un benefit, noi invece riusciamo a dare un tocco di gioventù alla squadra. Inoltre, capiscono meglio le abitudini dei clienti. Spesso sentiamo dire che i giovani non vogliono fare nulla. Nei miei sette ristoranti McDonald’s ho impiegato 200 studenti e posso dire che sono precisi, rigorosi e puntuali negli orari. Spero per questo che anche altri ragazzi decidano di affrontare questa esperienza».

C’è anche un altro plus che Angelo Salvatore sottolinea: la maggior parte dei prodotti del McDonald’s è molisana. «Sono del Molise i polli che utilizziamo per i nostri prodotti. Il pollo molisano, un orgoglio di questa terra perché viene allevato nella natura, viene poi portato nei vari punti vendita della catena». Il fornitore del McDonald’s? L’italianissima azienda Amadori, la stessa che ha rilevato la Gam di Bojano. Un circuito tutto molisano, dunque, che porterà benefici su tutto il territorio.

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