La visita di valeria fedeli

Il ministro della scuola in città, incontri ‘blindati’ e domande a tempo

Qualche polemica ’accompagna’ la visita in Molise della titolare dell’Istruzione nel governo Gentiloni: interventi istituzionali ’vietati’ e giornalisti ’bloccati’ durante il mini-tour. Alla ministra il sindaco Antonio Battista e il direttore del ’Perosi’ Lelio Di Tullio chiedono attenzione per l’edilizia scolastica del capoluogo e della provincia e per l’unico conservatorio della regione. L’esponente dell’esecutivo Gentiloni rivendica: «Nonostante la crisi economica, negli ultimi tre anni il governo ha investito sulla scuola».

Incontri a porte chiuse, giornalisti sotto controllo. Nessuna possibilità di un breve saluto per il governatore Paolo di Laura Frattura e per il sindaco di Campobasso Antonio Battista. Mancati inviti, come lamenta il primo cittadino di Vinchiaturo Luigi Valente.
Facile perciò che dietro ai sorrisi di circostanza qualche piccolo malumore sia stato celato. Questo il contesto che accompagna la visita del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, per la seconda volta a Campobasso. La prima volta il 17 aprile 2015, in occasione degli Stati generali delle donne. Lei, la ‘rossa’ parlamentare promossa nel governo Gentiloni, era all’epoca vice presidente del Senato.
Oggi, 11 maggio, la visita in tre scuole, due del capoluogo, una a Vinchiaturo. La ministra arriva intorno alle ore 9.30 alla ‘Montini’ accolta, fra gli altri, dal prefetto Maria Guia Federico, dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale Anna Paola Sabatini (organizzatrice dell’evento), dal senatore Roberto Ruta, dai già citati Frattura e Battista. Gli abitanti del quartiere si contano sulle dita di una mano. Una signora stringe la mano alla ministra, qualcuno invece preferisce assistere dal balcone.

All’ingresso della ‘Montini’ accoglie la titolare dell’Istruzione la preside Agata Antonelli, in rappresentanza di insegnanti, alunni e personale Ata. L’atmosfera è quella della festa: uno striscione di benvenuto, palloncini con i colori del tricolore tenuti dai piccoli alunni, le note dell’inno d’Italia eseguite dall’orchestra dell’istituto.
La ministra viene portata nella stanza della dirigente scolastica per un incontro a porte chiuse a cui partecipano il capo della giunta regionale, una delegazione di studenti universitari e il direttore del conservatorio ‘Perosi’ di Campobasso Lelio Tullio. Quest’ultimo chiede attenzione per l’istituto di musica, fiore all’occhiello per il Molise.
Durante la chiacchierata, dopo aver elogiato la professionalità del personale scolastico e i sacrifici sostenuti, il sindaco coglie l’occasione per segnalare alla Fedeli le criticità sull’edilizia scolastica della città e della provincia di Campobasso. Il 2016, del resto, è stato un annus horribilis per la popolazione scolastica del capoluogo: ben quattro istituti sono stati chiusi per motivi di sicurezza, la ‘Scarano’, la scuola di Mascione, il plesso di via Leopardi e quello di via D’Amato.

Qualche minuto per le interviste con la stampa viene ‘concesso’ intorno alle 10.30. «Sono consentite solo tre domande, non una in più», avvertono gli addetti dell’ufficio stampa preposto all’evento.
«Sono felice di essere qui, pur avendo dovuto mancare alla riunione del Consiglio dei ministri», esordisce la titolare dell’Istruzione. «Ma non volevo venir meno all’impegno preso di andare nelle scuole e capire il lavoro che viene svolto dal personale scolastico e amministrativo e dalla dirigente scolastica. E’ fondamentale andare a toccare con mano e capire quanta qualità didattica e formativa c’è nelle scuole italiane. Di questo poco si racconta. Mi dispiace che non venga raccontata la scuola che fa scuola, che qualifica e favorisce l’apprendimento, rende forti i nostri ragazzi nel percorso di formazione e nel rapporto con la realtà». Dal suo punto di vista, va rimessa al centro «la funzione sociale dei docenti, dei responsabili tecnico amministrativo e di tutti coloro che operano nella scuola perché lavorano per il Paese». Rivendica gli investimenti e «i fatti concreti» del governo Renzi prima e Gentiloni poi. «Nonostante la crisi economica – scandisce – negli ultimi tre anni il governo ha scelto di investire sull’edilizia scolastica, riattivato l’Osservatorio nazionale che non c’era da tre anni e dove si determinano le finalità condivise, criteri e finanziamenti». La Fedeli rimarca anche le azioni messe in campo contro il precariato dei docenti: «Queste nuove 52 mila assunzioni sono un fatto importante, abbiamo tenuto botta insieme al ministro dell’Economia perché abbiamo voluto dimostrare che la scuola davvero è strategica per il Paese».

Dopo la ‘Montini’, la visita all’Itas Pertini per l’incontro con i dirigenti scolastici e infine all’Alberghiero di Vinchiaturo. Nell’ultima tappa si consuma un piccolo incidente diplomatico: il mancato invito al sindaco del paese Luigi Valente. «Non capita spesso – si sfoga sui social il primo cittadino – che Vinchiaturo possa ospitare sul proprio territorio un ministro della Repubblica e ritengo che sia una di quelle occasioni in cui un sindaco debba essere presente; ciò non solo e non tanto per l’aspetto meramente formale di poter accogliere e salutare un’alta rappresentante dello Stato che si reca in un piccolo Comune, ma soprattutto per poter evidenziare alla stessa le tante criticità del mondo della scuola sul territorio, per parlare della corretta gestione dei finanziamenti e del dimensionamento scolastico, per illustrare alla ministra le esigenze strutturali degli edifici scolastici nonché le preoccupazioni e le istanze di cittadini e genitori». Alla fine del post apparso sulla sua pagina Facebook, Valente si toglie un sassolino dalla scarpa: «Tuttavia, visto che la ministra sarà presente a Vinchiaturo intorno alle ore 13, probabilmente la sua presenza all’Istituto Alberghiero è stata organizzata dalla Direzione Regionale Scolastica solo per poter beneficiare dell’ottimo pranzo che, certamente, i ragazzi dell’Alberghiero saranno in grado di offrire. Se così fosse, non è certamente per il pranzo che mi rammarico di non essere stato invitato. In ogni caso, benvenuta a Vinchiaturo ministra Fedeli».

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