Cronache

Bandiera blu, protestano balneatori Rio Vivo: “Trattati da serie B”. Comune vuole report da Fee

L’Amministrazione comunale ha chiesto alla Fee un rapporto dettagliato sui motivi che hanno portato alla mancata assegnazione della bandiera blu al litorale sud di Termoli. «Vogliamo capire perchè». Intanto stamattina una rappresentanza degli operatori balneari e di cittadini di Rio Vivo della città è stata in Municipio per chiedere spiegazioni. «Veniamo considerati in maniera diversa rispetto al lungomare nord» accusano. Per la prossima settimana è stato organizzato un incontro con il sindaco Sbrocca, l’assessore Ferrazzano e tutti i gestori di lidi balneari della città.

Il Comune di Termoli ha indirizzato alla Fee, l’organismo che assegna il prestigioso vessillo, la richiesta di un report dettagliato sui motivi che hanno portato all’esclusione della spiaggia sud fra le località che hanno diritto alla bandiera blu, visto che per il secondo anno consecutivo Rio Vivo non ha ottenuto il riconoscimento assegnato ogni anno alle spiagge e alle località balneari che rispondono a 32 criteri tra cui la depurazione delle acque, la gestione dei rifiuti, le piste ciclabili, gli spazi verdi, i servizi degli stabilimenti balneari.

Per questo, all’indomani della cerimonia di assegnazione del vessillo a Roma, i balneari del lungomare sud della città adriatica si sono dati appuntamento questa mattina, martedì 9 maggio, in Comune per chiedere spiegazioni agli Amministratori.
La delegazione formata da una decina di persone, tra balneatori soprattutto e pochi residenti della zona interessata, sono stati ricevuti dall’assessore Vincenzo Ferazzano. Al piano terra del Municipio hanno chiesto al rappresentante dell’Amministrazione Sbrocca il motivo per cui ancora una volta la Bandiera Blu non potrà sventolare su lidi e locali del litorale Sud. «Perchè per due volte solo il lungomare nord è stato riconosciuto? – hanno domandato gli operatori turistici – Noi siamo sempre considerati di categoria inferiore, di serie B, eppure paghiamo le tasse, i clienti sono tanti e apprezzano anche le nostre spiagge e i nostri servizi». Al colloquio anche i rappresentanti dei sindacati del lungomare nord Pietro D’Andrea, presidente della Fin Confesercenti e Domenico Venditti, presidente del Sib Confcommercio.

Da ciò che emerso alla fine dell’incontro, durato quaranta minuti, l’assessore Ferrazzano ha espresso l’impegno a indagare e capire il perchè della mancata assegnazione della bandiera. Anche ieri, i rappresentati termolesi Michele Macchiagodena e Antonio Sciandra a Roma per la cerimonia di consegna del vessillo non hanno avuto modo di conoscere le motivazioni della scelta. Sul caso, ripetuto esattamente un anno dopo il primo episodio che aveva spaccato la costa termolese, si è aperto un vero giallo visto che nemmeno il sito della Fee spiega le motivazioni, ma presenta in maniera chiara i riferimenti alla costa del lungomare Cristoforo Colombo.

In giornata il sindaco Sbrocca ha fatto inviare una richiesta di spiegazioni dettagliate per capire quali sono le lacune che hanno penalizzato Rio vivo. «Ho intenzione di andare a parlare con la Fee, ma prima voglio leggere le motivazioni che non sono ancora pronte poichè le commissioni non le hanno ultimate».

Dal Comune emerge inoltre il dubbio che l’aumento delle richieste arrivate alla Fee abbia portato a rendere ancora più rigidi i parametri. Non ci sono conferme, anche perchè ogni prelievo riportato sul sito Arpa mostra livello ottimi, buoni o sufficienti per la salubrità delle acque di Rio vivo, ma il sospetto ricade proprio sulla qualità di quel mare, ritenuto stagnante per via del molo portuale esistente che non permette un buon ricircolo. L’attenzione andrebbe focalizzata però su ciò che arriva in mare, specie dal torrente che attraversa il parco. Anche se, va sottolineato, non ci sono dati certi in questo senso.

In attesa di avere spiegazioni, è stata organizzata per la prossima settimana un’assemblea di tutti i balneatori, del lungomare nord e sud, per incontrare anche il sindaco Angelo Sbrocca e discutere dei vari e tanti problemi, come ad esempio i pericoli sulla strada della zona a sud, dove spesso si verificano incidenti, soprattutto nel fine settimana a causa dell’elevata velocità delle auto. (elb)

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