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Uscenti, novità e accordi alla paesana: Comunali 2017, ultime ore per varare le liste

A poche ore dalla consegna delle liste elettorali per le elezioni amministrative dell’11 giugno 2017, emergono i nomi di sicuri candidati alla carica di sindaco, fra volti noti e new entry, ma non manca l’incertezza fino alla scadenza di sabato 13 maggio alle 12. Petacciato è il Comune più popoloso dei venticinque in cui si voterà nella provincia di Campobasso. Molti paesi vedranno "ingrassare" i propri consigli comunali visto che un lustro fa si votò con la legge voluta dal governo Monti per il risparmio della spesa pubblica e poi subito cancellata.

Mancano poche ore alla presentazione delle listeelettorali per le elezioni amministrative del prossimo 11 giugno. Sono venticinque i Comuni che dovranno rinnovare il consiglio comunale in provincia di Campobasso e praticamente in ognuno di essi c’è fermento in queste ore in cerca di alleanze e nomi adatti a coprire le cariche di amministratori locali. Molti i candidati già sicuri, ma non manca l’incertezza.

Petacciato è il paese più popoloso di tutta la Provincia chiamato a eleggere il nuovo sindaco. Scaduti i due mandati di Gabriele La Palombara (in tutto arrivato a sei), la contesa sembra ormai ridotta a due nomi: da una parte è certa la candidatura dell’attuale esponente di minoranza Roberto Di Pardo, affiancato dall’altra consigliera di opposizione Luisa Caruso. Dall’altra parte la maggioranza uscente ha faticato a trovare unità su un nome. Le ultime indiscrezioni ipotizzano che sia la giovane Giuliana Ferrara a tentare la scalata al Comune invece di Rosanna Colecchia, ma resta in piedi il nome del vice sindaco Arnaldo Franceschini. Incerta infine la posizione di Matteo Fallica, ma le quotazioni di una sua candidatura a primo cittadino paiono in ribasso.

Petacciato è l’unico Comune nel quale andrà eletto un consiglio comunale di dodici persone oltre al primo cittadino: otto per la maggioranza e quattro per l’opposizione. Attualmente il consiglio è a sette, per volere del governo Monti, la cui legge venne però cancellata dopo pochissimi anni.

A Guardialfiera invece il consiglio sarà a dieci. Il sindaco uscente Remo Grande proverà ancora una volta a vestire la fascia tricolore. Dopo i primi due mandati e un intervallo di un lustro quando appoggio Giuseppe Bellini restando comunque consigliere, Grande sta per terminare il suo terzo mandato ed è molto probabile che provi a fare poker. Il suo sfidante dovrebbe essere Vincenzo Tozzi, 54 anni anche lui come il sindaco. Titolare di un negozio di mobili, Tozzi è un volto nuovo delle elezioni e capeggerà una lista di persone che non hanno mai amministrato.

A Montefalcone del Sannio invece il sindaco Gigino D’Angelo ha pubblicamente annunciato l’intenzione di passare la mano, ma si sta impegnando per trovare l’unità in paese. Per questo ha convocato delle assemblee pubbliche per discutere la possibilità che la comunità sia compatta. «Prematuro fare nomi» afferma D’Angelo. «Potrebbe anche esserci una sola lista unitaria. Se trovassimo l’accordo, ne proporremmo comunque un’altra». In pratica maggioranza e opposizione figli della stessa famiglia, per evitare che con una sola lista si debba fare campagna elettorale per l’affluenza, dato che per rendere valida la votazione con una sola formazione è necessario che si rechi alle urne il 50 per cento più uno degli aventi diritto al voto.

Come Montefalcone e Guardalfiera e a esclusione di Petacciato, tutti gli altri paesi che andranno al voto l’11 giugno sono chiamati a eleggere dieci consiglieri più il primo cittadino. Si tratta di Busso, Campolieto, Castelbottaccio, Castellino del Biferno, Duronia, Jelsi, Limosano, Montelongo, Montemitro, San Felice del Molise, Torella del Sannio e Toro.

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