Tra angeli e demoni

‘Misteri’, il sogno dei bambini. Teberino rilancia: “Sfilata-bis a settembre in notturna”

E’ iniziato il conto alla rovescia per il Corpus Domini, che quest’anno cadrà domenica 18 giugno. La macchina organizzativa è a buon punto. Sono stati scelti quasi tutti i personaggi e i più piccoli, accompagnati dai genitori, fanno la fila per poter salire sui Misteri. La ’tunzella’ cambierà ma resta top secret, qualche dubbio per l’Abramo, storicamente interpretato da Antonio Santella. L’organizzatore: "Da un po’ di tempo proponiamo agli amministratori di duplicare la sfilata, magari a settembre in notturna per rievocare la visita di Re Ferdinando II che venne nel 1832 a Campobasso.

E’ scattato il conto alla rovescia per i Misteri di Campobasso. Quest’anno il Corpus Domini cade domenica 18 giugno, venti giorni più tardi rispetto all’edizione 2016. La macchina organizzativa è in fermento, i personaggi sono stati quasi tutti scelti. E ci saranno novità importanti: cambia la ‘tunzella’, ma il nome resta top secret fino alla presentazione ufficiale. «Si perderebbe tutta la suspance – spiega Giovanni Teberino, come al solito in prima fila per far sì che tutto vada alla perfezione –. E tutti i pomeriggi qui al Museo vengono tantissimi bambini che vogliono prendere parte alla sfilata». Il ‘regista’ della tradizione secolare del capoluogo lancia una proposta succulenta: «Perché non bissare la sfilata a settembre in notturna?». Idea suggestiva, che renderebbe ancora più affascinante il tutto.

A poco più di un mese dalla sfilata cosa si fa?
«Si inizia la revisione delle strutture, dei vestiti, di tutto quello che per quasi un anno è stato custodito all’interno del Museo. Arrivano già i bambini con i genitori per chiedere la data della prova generale che presto sarà decisa. Abbiamo la bozza del ‘Corriere dei Misteri’, il giornalino che stampiamo ogni anno. Ne faremo 15mila copie gratuite grazie agli sponsor. Siamo a buon punto con l’organizzazione. Devo dire che buona parte degli interpreti è stata scelta. Ci sarà qualche cambio, stiamo ancora decidendo su alcune figure. Come per esempio l’Abramo, che non è ancora è sicuro se sarà interpretato o meno dallo storico Antonio Santella. L’età c’è, vedremo, deve sentirsela lui innanzitutto».

Cosa significano i Misteri per la famiglia Teberino?
«Significano tutto. È una tradizione che ci ha trasmesso nostro padre, ce l’abbiamo nel cuore. Anche se siamo scesi quasi tutti dai Misteri. Anche io da tre anni non interpreto più Sant’Isidoro, l’ho fatto per vent’anni. Quest’anno torna però mia nipote che interpreterà la Madonna del Sacro Cuore».

Quando è salito per la prima volta sui Misteri?
“Nel 1973, avevo appena quattro anni. Feci il carcerato del San Leonardo. Poi San Rocco, il Cristo, il moro, per arrivare a Sant’Isidoro, al quale sono rimasto più legato. E devo dire che le persone mi conoscono per quel personaggio fatto per tanto tempo».

C’è ancora voglia, da parte dei campobassani, quindi, di far salire i bambini sui Misteri?
“Assolutamente sì. Ogni pomeriggio qui sembra una processione per tutti i bambini che vengono a proporsi. Ma bisogna rispettare diversi requisiti: peso, altezza, motivazioni, perché a volte è il genitore che vuole ma il bambino è contrario. Per i più piccoli deve essere una festa, perché comunque dovranno stare quattro ore lassù. Servono chiaramente autorizzazioni e certificati medici. La cosa più brutta è dire ‘no’ a un bambino quando vuole partecipare, anche perché poi crescono ma i seggiolini sono sempre quelli. Negli anni ottanta si andavano cercando i bambini, ci fu un calo di presenze. Ora abbiamo anche venti riserve, per accontentare il maggior numero di bimbi».

A che punto è l’iter per essere riconosciuti patrimonio dell’Unesco?
«Di questo si sta occupando la politica. Ci vuole tempo perché bisogna documentare nel dettaglio, non è semplice ma sembra ci si stia muovendo».

I numeri sono ormai imponenti, ma secondo voi cosa andrebbe fatto ancora per valorizzare il Corpus Domini campobassano?
«I numeri sono importanti, è vero. A Corpus Domini l’anno scorso la Prefettura ha stimato intorno alle 150mila persone. Da un po’ di tempo proponiamo agli amministratori di duplicare la festa, magari a settembre in notturna. Per fare una cosa diversa, con un percorso più corto e anche per rievocare la visita di Re Ferdinando II che venne nel settembre del 1832 a Campobasso. Sarebbe bello invitare il Capo dello Stato, o comunque un’autorità. Un po’ come succede ad Agnone con le ‘Ndocce. Anche per il campobassano sarebbe bello vedere i Misteri di sera, illuminati a dovere».

Uno dei ricordi che la legano di più al Corpus Domini nostrano?
«Ricordo che in passato i Misteri uscivano dalla Casa della Scuola. Quando si rientrava alla fine della sfilata c’era una sorta di pesca: ogni bambino aveva un numero e riceveva un giocattolo. Anche oggi diamo dei gadget, anche se non personalizzati. C’è però un vuoto incolmabile legato a papà, l’anima dei Misteri. Corpus Domini 2014: uscire di casa alle 5 del mattino e vedere il sedile dell’auto accanto a me vuoto. E la stessa cosa avviene da quattro anni…».

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