Cronache

Sporcizia e incuria: le cappelle della parte antica del cimitero abbandonate a se stesse fotogallery

Diverse le segnalazioni giunte di degrado esistente all’interno delle ‘chiesette’ risalenti agli anni intorno alla Seconda Guerra Mondiale: intonaco, foglie secche, cera dei lumini disciolta e attaccata a terra. Non è un bello spettacolo per chi va a portare il saluto al proprio caro estinto. E c’è chi giura di aver visto dormire dei migranti nei pressi delle tombe. Nella zona nuova, la denuncia della presenza, da oltre due mesi, di un’ingombrante impalcatura “che impedisce una preghiera serena e raccolta”.

Sporcizia, foglie secche, cera sciolta dei lumini, intonaco lasciato a terra da mesi e incuria generale. La parte più antica del cimitero di Campobasso non gode di ottima salute. In effetti, soprattutto nelle cappelle storiche, si nota un abbandono che è un pugno nello stomaco per chi va a pregare sulla tomba del caro estinto e si ritrova a dover effettuare a volte percorsi a ostacoli. È il caso di alcune cappelle che risalgono ai decenni intorno alla Seconda Guerra Mondiale e che quindi accolgono defunti risalenti a sessanta-settanta anni fa.

È chiaro che la pietra e i mattoni tendono a deteriorarsi, però in alcuni ambienti servirebbe anche solo una ramazzata. Le segnalazioni sono giunte da alcune signore che per dare un saluto al papà o alla mamma sono costrette ad avventurarsi su scalinate ripide e non proprio sicure. Poi è chiaro che una volta arrivati giù vedere pure il degrado dà fastidio e ha suscitato le reazioni di protesta dei cittadini.

Un’altra persona ci ha riferito addirittura di gusci d’uova abbandonati davanti alle lapidi. E c’è chi giura di aver visto dei migranti dormire all’interno delle stesse cappelle monumentali. Stranieri probabilmente entrati approfittando dell’assenza di una videosorveglianza in grado di controllare per intero il camposanto: le telecamere presenti sono troppo poche, come già evidenziato da Primonumero che in passato ha riferito di alcune lapidi devastate da ignoti.
Invece, nella zona più nuova del cimitero c’è chi invece denuncia la presenza da almeno due mesi di un’impalcatura in ferro che serve nelle tumulazioni agli operai che ci salgono su per i piani più alti. «Se magari si potesse spostare, i parenti delle persone che vi giacciono avrebbero meno difficoltà anche semplicemente per una preghiera serena e raccolta», sottolinea la signora Mariarosaria.
Dunque, il cimitero fatica a trovare pace.

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