Panico al cardarelli

L’auto si trasforma in una ’trappola’, neonato salvato da carabinieri e vigili del fuoco

Momenti di tensione nel parcheggio dell’ospedale Cardarelli per una giovane mamma. Mentre riponeva il passeggino nel portabagagli, è scattata la chiusura automatica dell’auto in cui si trovava il figlioletto. Anche le chiavi erano scivolate accidentamente nel vano della sua Giulietta. Solo grazie all’intervento dei pompieri e dei carabinieri, è stato scongiurato il peggio e nel giro di poco tempo il neonato è stato liberato.

Aveva appena sistemato il figlio nel seggiolino dell’auto. Poi aveva messo a posto il passeggino nel cofano. Un’operazione che le mamme fanno tante volte al giorno, ogni volta che escono con il proprio figlio per qualche visita medica o per andare a fare la spesa.

Per una donna di 31 anni è stato l’inizio di una disavventura: dopo aver chiuso il portabagagli, è scattata la chiusura centralizzata della sua auto, una Giulietta Alfa Romeo. Il suo bimbo, di soli tre mesi, era dentro la vettura parcheggiata nell’apposita area dell’ospedale Cardarelli. In ‘trappola’, dunque. La giovane mamma, agitata e spaventata, ha attirato l’attenzione di qualche passante. Poi non ha perso tempo e ha preso il cellulare per allertare chi poteva veramente aiutare lei e il figlioletto: i Carabinieri e i vigili del fuoco. I militari dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Campobasso hanno raggiunto nel giro di pochi minuti il presidio ospedaliero di contrada Tappino assieme ai pompieri. Mentre questi ultimi sbloccavano la chiusura dell’auto, la donna è riuscita a raccontare, nonostante l’agitazione, cos’era successo: non poteva sapere che sarebbe scattata la chiusura automatica di tutte le portiere dopo aver riposto il passeggino del cofano. Non si era neppure era accorta di non avere più con sé le chiavi: erano scivolate accidentalmente all’interno del vano auto proprio mentre caricava il passeggino.
I vigili del fuoco hanno sbloccato manualmente uno sportello e hanno liberato il neonato riconsegnandolo alla giovane mamma. Un abbraccio liberatorio ha sciolto la tensione della donna e di chi aveva seguito le operazioni di soccorso. Il bimbo sta bene, ma questo episodio pone più di qualche dubbio sui moderni sistemi di chiusura delle auto nuove. Di certo più innovativi, ma al tempo stesso rischiosi.

Più informazioni
commenta