Cronache

La forza della natura e l’inerzia dell’uomo: quando una pista ciclabile sembra l’Amazzonia fotogallery

Dopo anni di abbandono totale e nessuna manutenzione, la pista ciclabile di Petacciato marina è quasi totalmente nelle mani della natura, capace di far ricrescere l’erba nel bel mezzo del manto d’asfalto, mentre i rovi rendono pericoloso l’attraversamento. Uno spreco di risorse e di possibilità turistiche, mentre ora viene lanciato un progetto di ciclovia che dovrebbe collegare l’intero litorale molisano.

Non c’è che dire: il progetto che intende collegare l’intero litorale molisano tramite una ciclovia, la cosiddetta “Via Nova del mare”, è ambizioso e interessante. Peccato però che le poche piste ciclabili già esistenti parallele alla spiaggia siano ridotte molto molto male. Quella di Petacciato marina, per esempio, è stata di fatto riconsegnata alla natura.

L’uomo non sembra il benvenuto lungo i quattro chilometri circa che dal semaforo sulla statale 16 si distendono in direzione nord e si fermano quasi al confine con Montenero di Bisaccia. Già qualche anno fa primonumero.it aveva trattato la questione dell’abbandono dell’opera, ricoperta di erbacce, rovi, con l’asfalto spaccato o inesistente. Insomma quasi inutilizzabile se non con una mountain bike e una buona dose di coraggio e spirito d’avventura. Purtroppo da allora, nè l’ente che l’aveva fatta realizzare, cioè la Provincia di Campobasso, nè quello che dovrebbe tenerla in ordine, il Comune di Petacciato, hanno fatto granchè per preservarla.

Il risultato è avvilente: basta fare un giro a piedi (in bici diventa difficile) per trovarsi a fare lo slalom fra i rovi che occupano le due corsie, se ancora le si può chiamare così. La forza della natura emerge dalle profondità della terra: l’erba ha spaccato l’asfalto cercando la luce del sole. Il ponticello sopra il Tecchio presenta inevitabili segni di degrado ed è meglio sorvolare sulle frequentazioni poco raccomandabili di quella zona così come sulla sporcizia fatta di rifiuti e buste di spazzatura sparsi soprattutto sul tratto finale della pista. Un progetto di sicuro interesse, quello della ciclovia, e dalle grandi possibilità turistiche, visto che già il percorso esistente, parallelo alla pineta, è molto bello. A patto però di non lasciarlo all’inerzia dell’uomo che la rendono uno spreco. (sdl)

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