Esposti a procura e corte dei conti

“Soldi per le strade usati per l’auto blu”, M5S chiede la testa del super manager del Comune

Il Movimento 5 Stelle riaccende i riflettori sulla Fiat Tipo acquistata dall’amministrazione con le risorse destinate alla Polizia Municipale: "Sul libretto di circolazione è stata cambiata la destinazione d’uso della vettura acquistata: il Comune ha violato le norme del Codice della strada e commesso un illecito". Scatta il doppio esposto a Procura e Corte dei conti. All’attenzione della magistratura anche il ’premio produzione’ di 40mila euro assegnato ad Antonio Iacobucci con le risorse del Fondo di riserva e le spese per la manutenzione dei bagni dei servizi igienici autopulenti della città.

In che condizioni sia la viabilità della città capoluogo è sotto gli occhi di tutti: buche e asfalto distrutto sulle strade, marciapiedi ‘abbattuti’ lo scorso inverno dagli spazzaneve. Ma invece di spendere i fondi destinati alla sicurezza stradale il Comune, che ha avviato le procedure per accendere un mutuo di 2 milioni per rimettere in sesto le vie cittadine, ha utilizzato 18mila euro per acquistare l’ormai famosa Fiat Tipo. «Un’auto blu mascherata, utilizzata dal sindaco Antonio Battista e dal super dirigente Antonio Iacobucci»: i consiglieri del Movimento 5 Stelle di palazzo San Giorgio tornano alla carica su una vicenda che ha già creato qualche imbarazzo.

La loro prima denuncia risale al 28 settembre, cinque mesi dopo l’acquisto di una vettura che, in base alle prime intenzioni dell’Amministrazione, doveva servire ad accompagnare i minori. «Ma i proventi delle sanzioni del codice della strada sono vincolati alla messa in sicurezza delle strade», ribadiscono nella conferenza di oggi, 4 aprile, i pentastellati Roberto Gravina, Simone Cretella, Luca Praitano e Paola Felice.

A peggiorare le cose il cambio di destinazione d’uso della Tipo d’uso operata lo scorso dicembre dal dirigente Antonio Iacobucci: ora l’auto acquistata con i soldi del Fondo multe può essere utilizzata da chiunque, non solo dalla Polizia Municipale come previsto inizialmente.
«Sulla carta di circolazione è scomparsa la dicitura ‘mezzo in dotazione alla Polizia municipale’. Siamo di fronte a un illecito contabile e alla violazione delle norme del codice della strada», sbotta l’ex aspirante primo cittadino dei 5 Stelle. «Abbiamo presentato un doppio esposto alla Corte dei conti e in Procura», annuncia.

Dal suo punto di vista, la posizione del super manager di palazzo San Giorgio Antonio Iacobucci è la più scomoda: «Non doveva essere lui ad effettuare il cambio d’uso della vettura, il dirigente preposto alla Polizia municipale Matteo Iacovelli non ne sapeva nulla. Iacobucci ha prevaricato quindi le prerogative di un altro dirigente. Per questo, abbiamo presentato anche un esposto su Antonio Iacobucci e dal nostro punto di vista – l’aspetto politico rimarcato da Gravina – se la Corte dei conti accertasse un illecito contabile, il sindaco dovrebbe revocargli l’incarico. Abbiamo scritto anche al Nucleo di valutazione del Comune e al Collegio dei revisori dei conti dell’ente per capire se Iacobucci si è arrogato di poteri che non ha. Ci aspettiamo che il Nucleo di valutazione dica che le performance di questo dirigente non siano all’altezza del suo stipendio, 180mila euro all’anno, a cui si aggiungono altri 40mila euro per i risultati raggiunti». «Un surplus – rincara Luca Praitano – che è stato pagato nel 2015 con le risorse del Fondo di riserva del Comune».

Sul tavolo della magistratura contabile, infine, arriveranno pure gli esposti sui servizi igienici autopulenti della città: 24mila euro la cifra corrisposta alla Prefabbricati Iacobucci. «Paghiamo sei anni dopo creando debiti fuori bilancio su un servizio che nessuno ha mai potuto controllare. Dal nostro punto di vista – incalza Simone Cretella – è un’evidente violazione delle normali procedure amministrative. Un modus operandi che censuriamo».
Discorso simile per i bagni acquistati in occasione del Corpus Domini: 9mila euro l’esborso per le casse del Municipio. «Una spesa che si potrebbe risparmiare – le osservazioni di Paola Felice – se il Comune rimettesse a posto i bagni pubblici cittadini già esistenti. I 9mila euro vengono sottratti all’Assessorato alle Politiche sociali quando del Corpus domini si occupa l’Assessorato al Commercio».

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