Tra partite e investimenti

Il campione di scacchi che ama giocare in borsa: “Due mondi che vanno a braccetto”

Il campobassano Francesco Terzano si è da poco laureato, per la seconda volta, migliore scacchista del Molise. Ma ha una seconda passione: è un investitore finanziario. E spiega cosa hanno in comune le due attività: "Il processo mentale e procedurale è praticamente identico. Negli scacchi prima di effettuare una mossa bisogna analizzare e studiare la posizione, cercare di individuare qual è il piano dell’avversario e prevedere le sue mosse, creando così una propria strategia. Tutto questo è esattamente ciò che fa il trader/investitore prima di comprare uno strumento finanziario. E in entrambi i casi serve tanta pazienza: non è da tutti restare seduto a tavolino a pensare anche mezz’ora prima di effettuare una mossa. Allo stesso modo il trader/investitore vincente prima di agire può dover attendere anche 2 anni”.

Alcune fonti dicono che gli scacchi derivano da un gioco che avrebbe avuto origine in India presso l’impero Gupta attorno al VI secolo. Secondo altri invece dallo xiangqi (di origine cinese) o da qualche sua variante. In ogni caso, si parla di secoli e secoli fa. Una cosa è certa: gli scacchi si sono diffusi e radicati anche in Europa, e l’Italia ha sempre sfornato ottimi giocatori. È il caso, per esempio, del campobassano Francesco Terzano, da qualche settimana campione regionale. Il 28enne è un vero patito di torri, regine, cavalli, pedoni e tutto il resto: «Ho imparato a giocare a scacchi all’età di 5 anni quando, ancor prima di saper leggere e scrivere, mio padre mi ha insegnato le regole del gioco trasmettendomene la passione. Solamente all’età di 15 anni, però, ho cominciato a praticare gli scacchi con maggiore impegno, studiando molti libri, partecipando a numerosi tornei in tutta Italia e seguendo diversi corsi tenuti da vari maestri».
Certo, però, che diventare il più bravo della regione di appartenenza non è una passeggiata: «E’ il mio secondo titolo regionale. Può sembrare banale ma credo che per arrivare a conquistare questo titolo occorre moltissima passione, tanta costanza, ma anche un po’ di predisposizione verso il gioco. Ciò che mi ha spinto a coltivare questa passione è il piacere e la voglia di giocare, solo questo. Giocare a scacchi mi diverte molto. Quando ci ritroviamo con gli amici del circolo ed in particolar modo con il mio amico e forte giocatore molisano Antonio Petruccioli siamo in grado di giocare anche 5/6 ore consecutivamente. La passione verso questo gioco è veramente forte».
Occhio, però, perché Francesco ama giocare in borsa. Apparentemente, due mondi distanti sia temporalmente che nella pratica. Ma a guardare bene le regole in campo, le similitudini sono molte di più rispetto alle differenze: «Ci sono molti aspetti, tutti collegati tra di loro, che il gioco degli scacchi e l’attività di borsa hanno in comune – spiega Terzano –. Il processo mentale e prucedurale è praticamente identico. Lo scacchista prima di effettuare una mossa analizza e studia la posizione, cerca di individuare qual è il piano dell’avversario e, quindi, di intuire e prevedere le sue prossime mosse e crea una propria strategia. Tutto questo è esattamente ciò che fa il trader/investitore prima di comprare uno strumento finanziario».
Impossibile dargli torto. In effetti, così come il giocatore di scacchi studia i dettagli presenti e futuri prima di muoversi, «l’investitore prima di aprire una posizione analizza e studia il mercato il finanziario, il grafico di borsa, i bilanci delle società con tutti i sui indicatori se si tratta di azioni e tutti i possibili impatti esogeni (influenze politiche ecc.) che può subire lo strumento finanziario nel corso del tempo. Tutto questo lo porta a prevedere, con una certa probabilità, l’andamento ovvero la direzione futura dello strumento finanziario sul quale vuole investire. Dopodiché crea una sua strategia profittevole, decidendo quando entrare in posizione, con quanto capitale, a che livelli uscire dal mercato, a quali prezzi incrementare la posizione. Non avere una strategia equivale ad essere sia scacchisti sia trader/investitori perdenti». Ecco qui la parolina magica: strategia.
Ma c’è di più, esiste un’altra linea immaginaria che unisce gli scacchi alla borsa: «Altra caratteristica comune è la pazienza: non è da tutti restare seduto a tavolino a pensare anche mezz’ora prima di effettuare una sola mossa. Allo stesso modo il trader/investitore vincente prima di comprare uno strumento finanziario può dover attendere anche 2 anni in quanto la sua strategia e quindi la sua metodologia gli impongono di comprare lo strumento solo se arriva a determinate quotazioni di mercato».
Ecco perché calza proprio a pennello una citazione che il nostro campione di scacchi tiene a fare, facendo sua una frase di Warren Buffett (il più grande investitore al mondo): “I mercati sono uno strumento per trasferire denaro dagli impazienti ai pazienti”. Francesco Terzano nella vita lavora nello studio commerciale di famiglia. «Non ancora mi abilito ma lavoro all’interno dello studio».
Le piacerebbe poter diventare un giocatore professionista e dedicarsi totalmente agli scacchi? Oppure resta una passione?
«Mi definisco un giocatore semiprofessionista. Purtroppo diventare un giocatore professionista e poter vivere di scacchi facendo solo tornei è veramente complicato. Solo i primi 400/500 al mondo riescono in questo intento. Da un punto di vista didattico, però, vivere di scacchi e quindi dedicarmi totalmente ad essi mi sarebbe possibile. C’è, infatti, una direttiva europea che impone a tutti gli Stati membri di inserire negli attuali programmi scolastici l’insegnamento del gioco degli scacchi come materia obbligatoria. In molti Paesi tale direttiva è stata già accolta. In Italia, purtroppo, siamo in ritardo».
Intanto, nel futuro prossimo Terzano sarà impegnato nel torneo internazionale semilampo in programma il 30 aprile. Senza dimenticare che è in corso il campionato italiano a squadre che ci vede impegnati in serie A2. Il prossimo appuntamento sarà il torneo internazionale semilampo in programma il 30 aprile presso i locali dell’hotel San Giorgio organizzato dal Circolo Scacchi Monforte.
(Diesse)

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