Cronache

Fusti tossici e rifiuti pericolosi a due passi dalla Bifernina: sequestrati 2 ettari di veleni

Il Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Termoli ha sequestrato una maxi discarica grande come tre campi da calcio piena di rifiuti altamente inquinanti a ridosso della statale 647, in territorio di Lucito. Ritrovati fusti metallici carichi di sostanze irritanti e tossiche, vasche ripiene di bitume e catrame, oltre a scarti edili e di combustione. Sono in corso le analisi chimico-fisiche da parte dell’Arpa Molise, mentre le Fiamme Gialle stanno tentando di scoprire i responsabili dei reati di inquinamento ambientale.

Fusti di metallo carichi di sostanze tossiche e irritanti, vasche ripiene di bitume e catrame, resti di lavorazione edile e scarti da combustione. Tutto materiale altamente inquinante, disseminato in un’area molto vasta, grande più o meno come tre campi da calcio, in mezzo a pozze d’acqua e vegetazione. È la maxi discarica abusiva sequestrata a Lucito, nei pressi delle Bifernina, dai finanzieri della Stazione Navale di Termoli, coordinati dal colonnello Roberto Di Vito, in collaborazione con gli uomini dell’Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente del Molise.

Ventimila metri quadrati di veleni, due ettari di sporcizia e inquinamento estremamente dannoso per l’ambiente e la salute delle persone. L’area si trova proprio a poca distanza dalla strada statale 647, non lontano dalla falda acquifera e da pozze d’acqua che potrebbero essere altamente tossiche. Il ritrovamento da parte delle Fiamme Gialle è arrivato al termine di un’articolata attività di indagine per la prevenzione e repressione degli illeciti in materia di tutela dell’ambiente.

L’elenco delle schifezze ritrovate e sequestrate è impressionante: fusti metallici contenenti sostanze irritanti e tossiche, vasche in polietilene piene di materiale bituminoso e catrame, resti derivanti da demolizioni edili e scarti combusti altamente pericolosi. Secondo quanto riferito dai finanzieri, l’area rappresenta un palese pericolo per l’incolumità pubblica. Immediato quindi il sequestro probatorio per violazione dei reati previsti dal testo unico per l’ambiente. Anche in questo caso l’elenco è lungo: abbandono e deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo, attività di gestione di rifiuti non autorizzata e divieto di miscelazione di rifiuti pericolosi.

Una sfilza di illeciti per i quali i militari del Roan stanno ancora indagando per individuare i responsabili. Intanto gli ispettori dell’Arpa Molise sono impegnati nelle operazioni di caratterizzazione dei rifiuti scoperti, un processo di analisi chimico-fisica per la classificazione di quei veleni. Si tratta di un passaggio fondamentale anche per l’indagine penale e potrebbe dare un decisivo aiuto alle Fiamme Gialle, così da scoprire gli autori dell’inquinamento.

L’operazione si aggiunge ad altri interventi effettuati con successo nel corso degli ultimi anni, ed è frutto di un’intensa attività avviata sul territorio molisano dai militari del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, supportata dal contributo tecnico del personale dell’Arpam.
Decisivo l’assetto delle Fiamme Gialle che possono contare su reparti specializzati e grazie alle competenze degli uomini e alle dotazioni dei mezzi, riescono a operare efficacemente sul territorio per tutelare i cittadini e prevenire conseguenze pericolose per l’ambiente e le persone, come nel caso di questo abbandono di rifiuti pericolosi.

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