Politica

Noi con Salvini, mina vagante alle elezioni: “Razzisti? Falso. E non c’entriamo con la Lega”

Con le politiche e le regionali ormai vicine, c’è un movimento che sta tentando di strappare consensi in regione: è quello di Matteo Salvini, leader della Lega Nord. «Ma questa non la continuazione di quel partito - avverte la coordinatrice provinciale Aida Romagnuolo -. Non c’entrano niente la secessione e il sud terrone». Stavolta gli obiettivi sono l’euro e i migranti. «Lui è l’unico dalla parte dei cittadini». E a proposito di post e affermazioni che incitano all’odio, il leader regionale Luigi Mazzuto taglia corto. «Condividiamo tutto ciò che dice».

Alle prossime elezioni regionali potrebbe esserci una mina vagante, una variabile impazzita capace di sparigliare le carte. Oppure sarà il solito partitino da zero virgola che cambia poco in una tornata elettorale. Molto dipenderà da che consenso otterrà il suo leader, Matteo Salvini, a livello nazionale. Qualche anno fa sarebbe stato impensabile ma oggi il segretario in carica della Lega Nord è riuscito a creare attorno a sé un consenso persino nel poco conosciuto Molise. Abbandonati gli slogan anti terroni per i più attuali “No clandestini” e “No Euro”, l’altro Matteo della politica italiana ha trovato il seguito di un ex presidente provinciale come l’isernino Luigi Mazzuto (foto a destra). Che a sua volta sta tentando di creare una rete di sostenitori. «E presto avremo le adesioni di sindaci, assessori e consiglieri comunali» assicura Aida Romagnuolo (foto a sinistra), da poco nominata coordinatrice nella provincia di Campobasso.

Ma chi sono oggi i seguaci di Salvini in Molise? «Sono due anni che semino – afferma l’ex presidente della provincia di Isernia, Luigi Mazzuto -. Ci stiamo strutturando su tutto il territorio. Circoli? Per ora no, anche perché costano. Ma stiamo cercando referenti in tutti i Comuni». Qualche mese fa erano stati annunciati i coordinatori di Montenero di Bisaccia e Portocannone. Da allora però non si è visto nulla da parte loro. «Hanno lavorato poco» ammette il leader regionale dei salviniani. «Mi aspetto che la Romagnuolo completi presti il comitato provinciale» aggiunge però Mazzuto.

«Sono stata nominata da poco – conferma Aida Romagnuolo -. Non ho ancora conosciuto Salvini. Ci ho parlato solo al telefono, è molto affabile e si è dimostrato contento della mia nomina, perché crede molto nelle donne». Come agirà adesso Aida Romagnuolo? «Cercherò in ogni paese le personalità adatte per il ruolo di coordinatore e per occuparsi dei diversi settori, dalla sanità alla giustizia. Siamo già a buon punto, sono in contatto con tantissima gente. Abbiamo bisogno di tutti». Possibile che aderisca qualche amministratore locale? «Sì, i contatti ci sono, soprattutto in Basso Molise e a Larino. Per ora non faccio nomi».

Ma perché andare proprio con Salvini? «È l’unico veramente dalla parte dei cittadini – afferma Romagnuolo, un passato da aspirante sindaca di Casacalenda e nelle fila della minoranza -. I territori devono tornare a essere governati dai cittadini, i quali devono essere protagonisti della loro sorte. Se i molisani continuano a credere alle false promesse dei politici allora non ci sarà alcuna svolta». «Tutti parlano ma nessuno ha affrontato la questione economica – spiega Mazzuto -. Per l’Italia l’euro è una moneta debole, partita subito male. Noi vogliamo un europeismo dei cittadini ma un eurismo dei popoli».

E sulla stretta attualità il giudizio verso il governo è pessimo. «Non ha saputo difenderci. L’embargo alla Russia è un disastro, costa alle nostre imprese un 25 per cento di esportazioni. Speriamo che anche con le politiche di Trump si sia un po’ di ossigeno alle nostre piccole e medie imprese» dice Mazzuto. «I nostri primi obiettivi saranno il lavoro e le pensioni, poi la sicurezza» ribadisce la Romagnuolo.

Entrambi spazzano via le accuse di razzismo che spesso vengono indirizzate all’europarlamentare milanese. «Non bisogna generalizzare – taglia corto Mazzuto -. Si cercano sempre questi argomenti per andare contro al centrodestra». In realtà le accuse di razzismo e istigazione all’odio razziale sono proprio nei confronti di Salvini e di post come quello sulla donna rom sequestrata in un carrello della spesa. «Ma lui non è razzista, qualche volta si fa prendere dalla foga – lo giustifica la Romagnuolo -. In fondo nessuno è veramente razzista». Insomma, quantomeno opinabile. Lei inoltre non vede in Noi con Salvini un erede della Lega Nord, sebbene Salvini sia leader di entrambi. «Non è una continuazione della Lega, ormai Salvini è un uomo di governo, non c’entrano la secessione, i terroni del sud e tutte quelle cose. Salvini si è aperto».

Per i salviniani molisani non c’è niente da cambiare nelle prese di posizione del 44enne leader della Lega. «Chi sta con Salvini, sta con Salvini» precisa Mazzuto. «Io condivido tutto – gli fa eco Aida Romagnuolo -. Ne sposo tutti i concetti, compresa la battaglia sugli immigrati che sono immigrati economici. I fenomeni migratori vanno regolati, bisogna aiutare queste persone a casa loro. Si potrebbe farlo anche con le stesse somme che spendiamo per mantenerli qui».

Sabato prossimo alla convention di Noi con Salvini a Napoli ci sarà anche un pullman dal Molise. Decine di seguaci e simpatizzanti che si ritroveranno per capire come muoversi in vista delle prossime scadenze, con uno sguardo volto alle regionali fra un anno. «Partecipiamo al tavolo del centrodestra – commenta la Romagnuolo -, ma vediamo cosa vuole fare il centrodestra».

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