Cronache

Terza intrusione in 9 giorni nella scuola di via Roma: il passaggio usato è sempre lo stesso

Risveglio da incubo alla scuola elementare ’Enrico D’Ovidio’ dove questa mattina, 22 febbraio, bidelli e insegnanti hanno trovato tutto a soqquadro: i malviventi hanno portato via due computer e tre macchinette fotografiche digitali svaligiando gli armadietti chiusi a chiave. Solo nove giorni fa un episodio simile e anche in quel caso i malviventi erano passati dalla palestra incustodita di via Milano. Il preside Pasquale Grassi ha denunciato l’accaduto alla polizia che si è recata sul posto per i rilievi con gli uomini della Scientifica. "Siamo foglie esposte al vento, non credo che l’Amministrazione andrà in bancarotta se installa qualche telecamera".

E’ la terza volta in nove giorni che i ladri entrano indisturbati nella scuola elementare di via Roma. Ed è il secondo furto che la “Enrico D’Ovidio” subisce dopo le razzie di fine estate che si verificarono, con danni ingenti e nella stessa serata anche alle medie di piazza della Repubblica.
Due computer e tre macchinette digitali nuove di zecca sono state portate via nella notte appena trascorsa. Anche questa volta i malviventi hanno utilizzato il passaggio della palestra abbandonata di via Milano collegata alla scuola tramite un piccolo corridoio che conduce a una porta a vetro sfondata già il 13 febbraio scorso per ben due volte, una di pomeriggio e l’altra nelle ore notturne. La stessa è stata devastata ancora una volta per permettere ai ladri di introdursi nel plesso.

A fare la scoperta sono stati i bidelli che prima delle 8 di mercoledì 22 febbraio hanno dato l’allarme. Agenti della polizia e uomini della Scientifica erano sul posto già intorno alle 8 e 15 per i rilievi mentre i bambini entravano nelle loro aule «rimesse in ordine alla meglio – come ha dichiarato il preside Pasquale Grassi – vista la gran confusione lasciata dai ladri».
Nell’affannosa ricerca di oggetti da sgraffignare, infatti, la scuola è stata messa a soqquadro. Gli armadietti che custodivano le apparecchiature elettroniche, infatti, sono stati scassinati.
«Siamo troppo vulnerabili – diceva solo ieri e ribadiva anche oggi a Primonumero il dirigente scolastico Grassi – in mancanza di sistemi di videosorveglianza continueremo a subire furti. Non credo che l’Amministrazione andrà in bancarotta per qualche telecamera».
Senza contare che episodi di questo genere creano anche allarme sociale tra i familiari degli studenti i quali sono comprensibilmente preoccupati per l’incolumità dei loro bambini. «E ora comprendo bene questa ansia da parte loro – ha aggiunto il preside – questi ladri sono anche molto sfrontati, ormai entrano nella scuola anche di giorno. E’ solo un caso che il 13 pomeriggio – quando sono stati avvistati dalle bidelle – non c’erano ragazzi in classe visto che qui facciamo anche attività pomeridiane».

Più informazioni
commenta