Cronache

Entrano a scuola e portano via i computer. Il preside: “Troppo vulnerabili senza videocamere”

La scuola elementare Enrico D’Ovidio è stata visitata ancora una volta dai malviventi. Non è il primo caso del genere nel plesso di via Roma. Il dirigente scolastico Pasquale Grassi ha denunciato l’episodio alla polizia che sta cercando di dare un volto ai ladri i quali hanno portato via due pc entrando dalla palestra di via Monforte. "Senza sistemi di sicurezza saremo sempre vulnerabili e in balia di questi delinquenti".

Ormai non si contano più le volte in cui i ladri sono entrati alla ‘Enrico D’Ovidio’. E’ successo ancora, ma con modalità che spaventano chi ‘vive’ in quella scuola: i malviventi hanno agito una prima volta in pieno pomeriggio, intorno alle 16. Hanno rotto il vetro di una porta che si affaccia su una sorta di tunnel che dà su via Monforte, incuranti della presenza del personale ausiliario nell’edificio. Poi sono entrati. Un primo ‘sopralluogo’ forse per capire come muoversi. Sono tornati poche ore dopo, di notte, per agire indisturbati e portare a termine il colpo che ha fruttato loro due computer. Poi si sono dileguati.

Al mattino di lunedì 13, la brutta sorpresa per il dirigente scolastico Pasquale Grassi, le insegnanti e il personale ata: per l’ennesima volta lo storico edificio era stato vìolato. Sul posto è arrivata la Polizia per i rilievi del caso: i ladri si erano introdotti utilizzando un collegamento interno, nascosto tra la scuola di via Roma e la palestra di via Milano. Una stradina che da alcuni anni il Comune ha ceduto alla Provincia di Campobasso e che è diventata una sorta di ‘terra di nessuno’, come riferito nei giorni scorsi anche da Primonumero.

«Per ben due volte hanno scassinato una porta vetro e si sono introdotti nell’istituto rubando due pc», ha spiegato il preside Grassi che il giorno successivo al furto è andato in Questura per la denuncia. La Polizia sta indagando per risalire agli autori del furto, ma l’assenza del sistema di videosorveglianza rende le cose più complicate pure per le forze dell’ordine.
In via Roma non si contano più le volte in cui la ‘Enrico D’Ovidio’ è stata presa di mira dai ladri. Grassi non nasconde la sua amarezza: «Non ricordo più il numero dei furti, sono troppi. Così come non ricordo più il numero di richieste di un sistema di videosorveglianza efficace, l’unico che può fungere da deterrente e scoraggiare episodi del genere», il suo sfogo. «In questo modo noi siamo esposti all’azione dei malviventi. Non si capisce che le scuole vanno protette e invece non c’è alcun deterrente né un sistema che possa registrare chi passa in questa zona».
Un riferimento all’incendio appiccato davanti a uno degli ingressi del convitto ‘Mario Pagano’. Il responsabile fu preso proprio grazie alle immagini delle telecamere presenti in quella zona. Un’esigenza sentita da tutta la città, ma sull’avvio del sistema di videosorveglianza non ci sono tempi certi.

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