Cronache

Si spacciano per clown volontari e chiedono soldi: “State attenti, non cadete nel tranello”

Un gruppo di persone dall’accento campano, a detta delle presunte vittime, ha chiesto denaro davanti ai negozi, nei centri commerciali e anche in una scuola del territorio spacciandosi per volontari di associazioni di clown terapia che operano sul territorio e nell’ospedale di Termoli. «Usano nomi inventati - racconta il presidente dell’associazione Sorridere Sempre Onlus - si spacciano per noi e chiedono denaro, ma non è vero. Noi non chiediamo soldi. State attenti e non cadete nel tranello». Coinvolta anche l’associazione Ricocloun di Vasto.

Hanno raccontato di essere clown di associazioni presenti sul territorio, si sono appostati davanti a negozi e attività, hanno bussato ai commercianti per chiedere denaro da destinare alle manifestazioni e sono arrivati perfino nelle scuole, fino al preside. E per sottolineare che tutto fosse vero, alle domande dei cittadini fermati hanno fatto i nomi di alcune onlus, modificandone i nomi originali per avere qualche possibilità in più di imbrogliare le persone. Peccato però che alcune delle “vittime” fermate conoscano le vere associazioni e abbiano chiamato i responsabili.
Si tratta della “Sorridere Sempre Onlus” di Termoli e della Ricoclaun di Vasto, organizzazioni che realizzano diverse attività grazie all’impegno di volontari che dedicano parte del loro tempo ai bambini travestendosi da clown.

Nei giorni scorsi tra Termoli, Campomarino e anche San Salvo un gruppo di persone dall’accento campano, come racconta chi ha vissuto la vicenda, ha chiesto denaro e offerte libere per le manifestazioni davanti alle attività della città, nei centri commerciali e nei negozi, fino nelle scuole del territorio basso molisano. «Una coppia formata da un uomo e una donna – racconta una insegnante – è arrivata a scuola con tanto di 24 ore alla mano e depliant per chiedere di sostenere con un contributo economico la loro associazione dal nome “Sorridere”. Hanno chiesto di parlare con il dirigente scolastico e si sono presentati come responsabili di una associazione che collabora con una casa editrice per una raccolta fondi attraverso la vendita dei libri». Ma il preside e l’insegnante, volontaria proprio in una delle associazioni, hanno rifiutato sostenendo che « i genitori non gradiscono questo tipo di interferenze».

Anche venerdì scorso davanti al centro commerciale Lo Scrigno una donna vendeva palloncini sostenendo di far parte di una associazione, “La tua voce”; lo stesso è accaduto nei giorni scorsi davanti all’Eurospin di via Bolivia con una signora che raccoglieva offerte per una associazione di clown terapia chiedendo a chi entrava per fare la spesa di dare il proprio contributo.

Giocando e modificando i nomi delle associazioni, provano a farsi consegnare delle piccole offerte « che – raccontano ancora – loro dicono di devolvere alla clownterapia e dicono di prestare volontariato negli ospedali di Termoli e Vasto».
«Noi non chiediamo soldi – afferma il presidente della Sorridere Sempre Onlus Alessio Lucci – fate attenzione. I veri volontari clown esistono e non sono loro. Come fare a distinguerli? Chiedetegli da dove vengono, qual é la loro sede, chi é il loro presidente». All’appello si è aggiunta anche la presidente dell’associazione di Vasto Ricoclaun, Rosaria Spagnuolo. «Collaboriamo con la “Sorridere Sempre Onlus” in diverse iniziative per fare del bene ai bambini, ma in questo caso non c’entriamo nulla. State attenti».

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