Cronache

Ritardi e spese ingiustificate: la Corte dei Conti bacchetta il Comune. “Siamo in regola”

Rilievi sono stati mossi dalla magistratura contabile all’Amministrazione comunale di Campobasso in riferimento al suo Rendiconto 2014. L’opposizione chiede lumi e stigmatizza le osservazioni presentate in particolare per il ritardo nell’apprvazione del documento e per un paio di milioni di euro senza ’pezza d’appoggio’. L’assessore al Bilancio Sabusco si dice tranquillo: "I nostri conti sono in ordine tanto che non siamo stati neppure sanzionati, ci hanno solo chiesto maggiore attenzione ma quello era anche l’anno di passaggio da una normativa fiscale a un’altra"

C’è qualcosa che non quadra nel Rendiconto 2014 del Comune di Campobasso. “Irregolarità e inesattezze” sono state evidenziate dalla Corte dei Conti (con delibera 34/2017) spingendo i consiglieri comunali di Democrazia Popolare, Francesco Pilone e Marialaura Cancellario a stigmatizzare questo richiamo della magistratura contabile molisana. Per l’assessore al Bilancio, Massimo Sabusco si tratta di «semplici rilievi funzionali al cambio della normativa».

Particolarmente critica la nota dei due esponenti di minoranza: «Come per il Rendiconto di esercizio 2013 anche per il 2014 la suprema Corte Contabile ha bacchettato il Comune di Campobasso per una serie di irregolarità di natura finanziaria che l’ente locale ha commesso senza rispettare precisi vincoli imposti dalla legge. Se per il rendiconto 2013, approvato comunque dalla maggioranza Battista, la colpa fu data alla precedente amministrazione, per il consuntivo 2014, non possono esserci scuse: la delibera di Consiglio numero 9 del 25 maggio 2015 ha nome e cognome e la maggioranza di centrosinistra guidata da Battista se ne deve assumere tutte le responsabilità!».
«E infatti ce le siamo assunte – ha replicato Sabusco – ma vorrei fosse chiaro che nessun atto è stato portato in Procura, tanto meno sono arrivate per noi delle sanzioni». Il 2014 è stato un anno di transizione tra il vecchio Testo unico sugli enti locali e la nuova normativa fiscale. Non sono state commesse inadempienze o violazioni, i conti, meglio dirlo subito, sono in ordine».

Prima che il Rendiconto arrivasse in aula per l’approvazione (maggio 2015) era stato votato anche un ordine del giorno per istituire una commissione speciale che potesse smussare i richiami della Corte dei Conti. Ma tutto è rimasto chiuso in un cassetto.
A ripercorrere i fatti ci hanno pensato i consiglieri Cancellario e Pilone i quali oggi, alla luce della deliberazione 34/2017, ricordano come già nell’autunno del 2015 era stata aperta una fase istruttoria «a seguito di alcune irregolarità riscontrate indirizzando al sindaco e all’organo di revisione una richiesta di chiarimenti ed instaurando, nel contempo, il contraddittorio con l’Amministrazione sottoposta a controllo».
Chiarimenti arrivati ma giudicati insufficienti a chiudere l’istruttoria volta a fare luce su diversi aspetti. Primo tra tutti il ritardo con cui il rendiconto era stato approvato. La mancata approvazione di questo documento contabile, infatti, comporta limitazioni normative all’utilizzo dell’eventuale avanzo di amministrazione. Secondo l’assessore Sabusco, però, quel ritardo era in qualche modo ‘ammesso’. Un’altra osservazione riguardava i residui e il disavanzo di amministrazione, ma anche qui Sabusco si è dichiarato tranquillo e perfettamente in grado di spiegare che quel milione e 900 mila euro ‘ingiustificato’ non è altro che il frutto di un trasferimento vincolato da parte della Regione Molise per le opere pubbliche.
Spiegazioni più dettagliate arriveranno in Consiglio comunale dove Pilone e Cancellario hanno già annunciato che chiederanno lumi nella prossima seduta «al fine di accertare le reali responsabilità, siano esse tecniche o politiche, delle violazioni alla disciplina contabile evidenziate dalla Corte dei Conti».

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