Cronache

Differenziata, sfida a tre per la nuova gestione. Dopo 5 proroghe la Te.Am. ci riprova

Sono tre le offerte presentate per il bando che assegnerà la gestione del servizio di raccolta differenziata a Termoli fino al 2024 per un importo base di 4 milioni e 278 mila euro all’anno. Da indiscrezioni ci sono la Teramo Ambiente, che dal 2007 ha in appalto il porta a porta termolese e la Tekneko che invece sta gestendo la raccolta rifiuti nei Comuni del Basso Molise. La terza ditta proponente dovrebbe essere anch’essa abruzzese. A giorni la commissione di gara esaminerà le buste con le offerte tecniche. Fra qualche settimana l’aggiudicazione provvisoria.

Sono tre le aziende che si contenderanno l’appalto per la gestione della raccolta rifiuti a Termoli dal prossimo autunno – se tutto andrà secondo i piani – fino al 2024. Si tratterebbe, secondo le indiscrezioni che circolano da via Sannitica, di tre ditte abruzzesi, fra le quali spiccano due nomi già conosciuti: una è la Teramo Ambiente, azienda teramana che gestisce la differenziata a Termoli con risultati non proprio da applausi dal 2008 e che proprio pochi giorni fa ha usufruito della quinta proroga consecutiva dopo la scadenza del precedente contratto. L’altra arriva da L’Aquila ma conosce bene il nostro territorio: è la Tekneko, società che ha in gestione il porta a porta nei paesi dell’Unione dei Comuni del Basso Biferno.

Alle due sopra citate si sarebbe unita una terza ditta, anch’essa con sede nel vicino Abruzzo, nella corsa al nuovo appalto settennale con importo annuo di 4 milioni e 278 mila euro. La Teramo Ambiente punta quindi al bis dopo il successo ottenuto nel 2008, sotto l’Amministrazione Greco, quando introdusse per la prima volta il servizio di porta a porta a Termoli. Un servizio più volte rivisitato, con l’introduzione di isole ecologiche, alcune delle quali a scomparsa. Tuttavia in dieci anni i disservizi sono stati tanti, mentre i controlli sul buon operato dei cittadini sempre meno.

La Tekneko invece vinse nel 2011 l’appalto per il porta a porta nell’Unione dei Comuni del Basso Biferno ed è arrivata a servire dieci Comuni, vale a dire Campomarino, San Giacomo degli Schiavoni, Petacciato, Guglionesi, Larino, Montecilfone, Montenero di Bisaccia, Portocannone e Ururi, mentre San Martino in Pensilis ha deciso recentemente di uscire. Si tratta più o meno lo stesso numero di abitanti che ci sono a Termoli ma su un territorio chiaramente differente. Attualmente anche il contratto con l’Unione è scaduto da un pezzo e la Tekneko potrebbe tentare l’accoppiata gestendo entrambi i territori. Va detto che anche all’Unione dei Comuni i problemi sono stati parecchi, segnalati sia dalle varie amministrazioni comunali – specie a Campomarino con tanti disagi nella zona del lido – che dai cittadini.

Il vincitore del bando termolese si dovrebbe conoscere fra qualche settimana. Il tempo necessario per la commissione di gara affinché vengano lette e giudicate le offerte tecniche presentate entro la scadenza che era fissata al 10 gennaio scorso.

Difficile dire quando verrà avviato il nuovo servizio. «Penso dopo la fine dell’estate» afferma l’assessora Filomena Florio che detiene la delega all’Ambiente al Comune di Termoli. «Abbiamo concesso una proroga tecnica alla Teramo Ambiente» ha aggiunto. Proroga che scadrà fra sei mesi, in piena estate, non il periodo migliore per cambiare un servizio così importante. Slitterà tutto a settembre, salvo ulteriori impedimenti, visto che già il bando è stato pubblicato con notevole ritardo. Prima dell’avvio invece è previsto un piano di comunicazione indirizzato ai cittadini.

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