Cronache

Incappucciati entrano a scuola il pomeriggio e rubano i computer e le Lim. “E’ sconvolgente”

Hanno approfittato dell’apertura pomeridiana di sabato e sono entrati nell’edificio con un cappuccio sulla testa per non farsi riconoscere dal sistema di sorveglianza. Hanno preso i computer e le lavagne elettroniche. Nessun segno di forzatura. Un danno enorme per le attività didattiche. La dirigente Cristina Acciaro: "E’ sconvolgente. Non sappiamo più come fare"

Rubare nelle scuole, ormai, è diventato qualcosa di più che una semplice bravata. I furti negli istituti scolastici bassomolisani, nell’ultimo anno, si sono ripetuti in maniera frequente e puntuale: Termoli, Campomarino, Portocannone, Guglionesi e oggi, nuovamente, San Martino in Pensilis. Colpi che, in alcuni casi, hanno messo davvero in ginocchio l’intero funzionamento didattico con gravi ripercussioni anche sulla comunità studentesca che si è vista privare degli strumenti tecnologici fondamentali per l’apprendimento scolastico.

I ladri, entrati nel plesso scolastico di San Martino, hanno fatto razzia di tutti i computer e delle Lim, le lavagne interattive multimediali. L’amara scoperta è stata fatta questa mattina quando le porte della scuola si sono riaperte dopo il weekend. «Didattica compromessa, ancora un furto a San Martino, tutti i computer delle Lim rubati. Non ho parole, non ce la possiamo fare». Queste le prime parole a caldo, postate sulla propria pagina social, dal dirigente scolastico Cristina Acciaro che, raggiunta telefonicamente, ha espresso tutto il suo sconforto e al contempo ha sottolineato di come questo sia «il secondo furto di una certa importanza che l’Istituto scolastico subisce».

Furti che vanno a segnare e a pregiudicare in maniera irreversibile sia il corretto andamento del programma scolastico ma anche le risorse economiche della scuola stessa. San Martino in Pensilis, che fa parte dell’Istituto comprensivo “John Dewey” che comprende anche i plessi scolastici di Ururi e Portocannone, è considerato uno degli istituti più all’avanguardia e multimediali dell’intera regione. La stessa Acciaro ha immediatamente denunciato il furto ai carabinieri i quali hanno esaminato durante un sopralluogo le dinamiche dell’accaduto e iniziato le indagini del caso.

Un furto simile è avvenuto lo scorso novembre a Guglionesi quando, ignoti hanno forzato l’ingresso e hanno sfondato la cassaforte portando via undici computer portatili e un videoproiettore custoditi all’interno e utilizzati dalla secondaria di primo grado. A seguito della rapina, i Carabinieri del paese hanno preso in considerazione l’ipotesi che potesse trattarsi dello stesso gruppo che ha svaligiato i laboratori di Termoli, Campomarino e della stessa San Martino in Pensilis quando, nel marzo dello scorso anno, i ladri sono entrati dalle finestre e hanno portato via almeno dieci computer, dieci tablet, macchine fotografiche e altre attrezzature informatiche. La banda, in quell’occasione, riuscì a eludere il sistema di videosorveglianza e a fuggire rubando le stesse telecamere.

A distanza di undici mesi, i ladri sono tornati nuovamente a San Martino dove hanno rubato cinque computer. A differenza dell’ultima volta, però, non hanno avuto bisogno di una azione di forza per entrare a scuola. Infatti, dalle prime verifiche fatte dai carabinieri si è appreso che non vi sono segni di scasso e di forzature a porte e finestre.«Non c’è nessuna porta e finestra forzata o rotta. Chi è entrato lo ha fatto quando la scuola era aperta, in pieno giorno. Questo è ancora più sconvolgente», dichiara la Acciaro. La scuola resta aperta anche nel pomeriggio, quando offre alla comunità anche attività extrascolastiche. Conferma che arriva dopo che gli inquirenti hanno visionato i filmati delle telecamere della videosorveglianza della scuola: il furto, ad opera di due ignoti incappucciati, è stata compiuta tra le 18 e trenta e le 19 di sabato.

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