Giunta regionale

Super Facciolla: a lui anche il Sociale. Vacante il Lavoro, ma tramonta il quarto assessore

Vittorino Facciolla è il nuovo responsabile delle politiche sociali della Regione Molise. A comunicarlo è stato lo stesso assessore regionale, questa mattina, con un post sulla propria pagina social: «Il presidente Frattura mi ha affidato l’incarico di gestire le "politiche sociali" della nostra Regione. In tale veste, oggi, parteciperò alla prima riunione della Commissione politiche sociali della Conferenza delle Regioni». Deleghe che vanno ad aggiungersi a quelle dell’Agricoltura, dell’ambiente e dell’energia. Rimane vacante, però, l’assessorato al Lavoro. Frattura nominerà il quarto assessore per questo ultimo anno di mandato? Da più parti si scommette sul no: manca poco tempo alla fine della legislatura, e c’è la fondata possibilità che si vada avanti fino alla fine con un organigramma a tre.

La notizia è arrivata inaspettata: Vittorino Facciolla, già assessore all’ambiente, all’energia e all’agricoltura, nonché vice presidente della Giunta Regionale, è anche, da poche ore, il nuovo “ministro” alle politiche sociali del Governo Frattura. A comunicarlo è lo stesso ex sindaco di San Martino in Pensilis con un post sulla propria pagina social, scritto nella tarda mattinata di oggi 1° febbraio: «Il presidente Frattura mi ha affidato l’incarico di gestire le “politiche sociali” della nostra Regione. In tale veste, oggi, parteciperò alla prima riunione della Commissione politiche sociali della Conferenza delle Regioni. Il mio auspicio è di poter rappresentare per tutte le istituzioni, per gli operatori del terzo settore e per ogni singolo cittadino del nostro territorio, una costante e collaborativa presenza».

Un annuncio, e una nomina, che fanno tornare prepotentemente alla ribalta il tema del quarto assessore regionale esattamente dodici mesi dopo – era il gennaio del 2016 – le dimissioni dell’allora assessore regionale al lavoro, alle politiche sociali e dei molisani nel mondo nonché Vice Presidente della Giunta Regionale, Michele Petraroia. In questi mesi il pacchetto delle deleghe assessorili, che facevano capo all’ex segretario della Cgil Molise, non sono state mai assegnate in via ufficiale a nessuno.

Sino a questa mattina, appunto. Tuttavia, nonostante la consegna a Facciolla delle deleghe al welfare, che fanno di quest’ultimo una sorta di super assessore “tuttofare”,rimane scoperta la poltrona dell’assessorato al lavoro.
Attualmente, in via non ufficiale, a gestire tale delega è l’assessore regionale alla programmazione Carlo Veneziale il quale, proprio in virtù di questa sua “non nomina” rappresenta la Regione in tutti i tavoli di concertazione che riguardano le vertenze lavorative regionali. Alla luce dell’annuncio odierno, però, viene da chiedersi: Frattura nominerà un nuovo assessore al lavoro oppure ufficializzerà le deleghe a Veneziale? O semplicemente non farà nulla lasciando l’attuale composizione della Giunta e delle relative deleghe invariate?

L’ultimo anno amministrativo della governance Frattura è stato molto “chiacchierato” in tema di quarto assessore. Dodici mesi costellati da un continuo rincorrersi di nomi, di tempi di nomina e di ipotesi di scenari sulla scacchiera della politica regionale che una nomina piuttosto che un’altra avrebbe creato. Antonella Presutti, Rossella Gianfagna e Micaela Fanelli i nomi più gettonati. Tre donne per completare l’esecutivo garantendo la quota rosa e dare una svolta alla vicenda, a dodici mesi dalla fine del mandato elettorale. La nomina pareva imminente lo scorso luglio, quando tutti davano per scontato che il nuovo assessore sarebbe stato l’attuale segretario del partito democratico Micaela Fanelli. Ma l’annuncio fu rimandato.

Di seguito venne fissata una iniziale deadline, prima della pausa estiva. L’estate arrivò ma dell’assessore neanche l’ombra. Frattura, quindi, spostò nuovamente la fatidica scadenza a settembre, al rientro dalle ferie. Finì l’estate e finirono le ferie, arrivò l’autunno ma del quarto assessore nessuna traccia. Poi arrivò il referendum costituzionale, a seguire le vacanze natalizie e il risultato fu un silenzio imbarazzante sulla faccenda da parte di tutti: sia dei diretti interessati (gruppo di maggioranza regionale e Partito democratico), sia da parte delle opposizioni (istituzionali e sociali), più impegnate, a prima vista, con il pettegolezzo social.

Un silenzio rotto, in parte, dall’annuncio di Facciolla, ma non dal presidente Frattura che sulla faccenda rimane in silenzio: che il quarto assessore non rientri più nelle priorità del Governatore, ma nelle categoria delle opere incompiute o solo annunciate della politica? O magari Frattura preferisce lavorare sottotraccia così come fatto per le deleghe al sociale? Ad oggi non è dato sapere, anche se a distanza di un solo anno dalla fine della legislatura risulta improbabile la nomina di un nuovo esponente di Giunta, che non farebbe in tempo a imparare la pianta dell’assessorato che già dovrebbe tornare a casa per termini scaduti.

Il Governatore ha più volte dichiarato che si sarebbe confrontato con «tutta la coalizione e maggioranza, ma alla fine la decisione spetta a me». Ma, frizioni e contrapposizioni dentro la sua maggioranza consiliare e all’interno del Partito Democratico, hanno di fatto impedito di trovare un punto d’incontro sul quale costruire e completare la formazione della Giunta. Tanto che ad oggi, nonostante la nomina Facciolla, tutto lascia presupporre che nulla cambierà da qui al 2018 e si andrà avanti ancora con una Giunta a tre. Con buona pace per tutti gli aspiranti assessori.

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