Politica

Bilancio Regione, l’ok all’alba “ma è una coperta corta”. Commissariati Consorzi bonifica

E’ terminata alle 3 del mattino la discussione su documenti, provvedimenti e leggi collegate alla Manovra Finanziaria 2017: anche quest’anno le risorse per gli investimenti sono poche, non c’è diminuzione di tasse e la parola d’ordine è razionalizzazione delle spese, insomma tagli ai servizi. La maggioranza, pur ammettendo che "la coperta è sempre più corta" non ha fatto mancare il suo appoggio all’azione di governo del presidente Paolo Frattura. Dal centrosinistra si sono sfilati Scarabeo e Petraroia, contrari su tutta la linea il Movimento 5 Stelle e il centrodestra. Nella notte il governatore ha presentato un maxi emendamento per riassestare alcune poste in Bilancio ma sopratutto per "chiudere" gli indebitati consorzi di bonifica di Termoli, Larino e Venafro in attesa della tanto agognata legge di riordino.

«Una coperta sempre più corta»: così il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Cotugno ha definito il Bilancio della Regione Molise approvato alle tre del mattino a Palazzo D’Aimmo. L’importante documento economico è passato a maggioranza col voto contrario del Movimento 5 Stelle, del centrodestra e l’astensione del consigliere del Pd, Massimiliano Scarabeo il quale aveva già esternato i suoi dubbi nella seduta del 26 gennaio in sede di approvazione del Bilancio del Consiglio regionale e del Documento di economia e finanza (Defr) interrotta e ripresa il 27 e proseguita per tutta la notte fino all’alba .
Nel suo lungo intervento l’ex assessore ha parlato soprattutto della carenza di risorse e investimenti per i giovani, per l’ambiente, l’agricoltura e le aree interne, concludendo con una sonora bocciatura dell’azione amministrativa della sua ex maggioranza «la quale vuole far passare il documento contabile come lo specchio di un’azione politica regionale sana, efficiente e lungimirante quando invece non dice nulla».
Dettata più che altro da ragioni politiche l’astensione del consigliere Michele Petraroia. L’ex vicepresidente della Giunta, pur non votando contro, ha fatto mancare anche questa volta il suo appoggio alla maggioranza.

Numerosi sono stati gli emendamenti presentati, alcuni passati anche grazie ai voti del centrodestra che li ha condivisi per metodo e contenuto. Ma a essere atteso era il maxi emendamento del presidente Paolo Frattura. Il dato più rilevante, a parte l’assestamento di alcune poste in Bilancio come i 200 mila euro per il Consiglio regionale che altrimenti avrebbe dovuto tagliare su sicurezza, vigilanza e pulizia e la ripartizione delle somme per il settore dell’editoria dal terzo bando in avanti (65% dei fondi concessi agli aventi diritto saranno per il personale il restante 35% per le spese di gestione delle aziende),riguarda il commissariamento dei Consorzi bonifica di Termoli, Larino e Venafro. In attesa che la tanto annunciata legge sul riordino dei Consorzi veda la luce, la Giunta ha voluto risparmiare sugli organi amministrativi in particolare per la situazione debitoria in Basso Molise.

La lunga maratona sulla Finanziaria 2017 è cominciata con la discussione generale sul Defr: il relatore Domenico Di Nunzio ha posto l’accento su tre aspetti del Documento: Pubblica Amministrazione, sviluppo economico e qualità della vita. Prima del voto sono passati all’unanimità e a maggioranza 5 ordini del giorno a esso collegati presentati da Vincenzo Niro su trasparenza nei conti pubblici, ampliamento d elle funzioni del Corecom, ricerca fondi per mettere in sicurezza le scuole, per la viabilità e per l’attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro nelle sedi regionali.
Successivamente il Defr è stato messo ai voti e passato senza l’appoggio di Scarabeo, Iorio, Sabusco, Manzo e Federico (astenuto Petraroia).

E’ toccato sempre a Di Nunzio relazionare sulla Proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale concernente “disposizioni collegate alla manovra di bilancio 2017-2019 in materia di entrate e spese. Modificazioni e integrazioni di leggi regionali”. In questa Pdl si è parlato del riordino delle funzioni un tempo delegate alle Province (caccia, pesca, funghi, turismo, rurale e gestione degli impianti termici) riportate alle competenze regionali. Prevista anche una modifica in materia di società partecipate effettuata nell’ottica del contenimento della spesa regionale e dell’efficientamento dei servizi.
Anche la Pdl è passata a maggioranza coi voti contrari di Manzo, Federico, Fusco Perrella e Iorio.

Dopo il voto sulla Legge di stabilità 2017 che ha modificate, rifinanziato e abrogato varie leggi regionali, orientate, in particolare, alla riduzione dei dirigenti (contro Manzo, Federico e Iorio) si è arrivati alla discussione sul Bilancio di previsione pluriennale della Regione Molise per il triennio 2017-2019.

«Pareggio di bilancio e razionalizzazione delle spese così da non dover aumentare le tasse» questo l’obiettivo dichiarato nel documento la cui previsione delle entrate è stata pari a euro 144.974.423 (in calo del 3 per cento rispetto all’anno 2016).
Nella relazione di presentazione del provvedimento economico-finanziario al Consiglio, si è rilevato come è stato previsto nel documento di bilancio “l’allineamento della previsione di spesa con l’andamento delle entrate, secondo il principio del pareggio di bilancio”. In quest’ottica – si legge nella relazione del presidente della i Commissione – è necessaria un’attenta attività di monitoraggio e recupero dell’evasione fiscale in ambito tributario, sia per le tasse, sia per i mancati trasferimenti da parte dei comuni dei debiti afferenti i servizi”.
La Pdl è stata approvata a maggioranza, con i voti contrari dei consiglieri Manzo, Federico, Fusco Perrella e Iorio.
Prima di concluder la seduta è stata approvato all’unanimità un odg del consigliere Totaro sul Vietri di Larino.

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