Sisma

La vita a 1 km dall’epicentro: “Ho una casa antisismica ma la paura c’è sempre”

L’abitazione del sindaco di Baranello si trova a un chilometro e mezzo dalla micro faglia di Monteverde, epicentro delle ultime scosse di terremoto in Molise come quella del terzo grado della scala Richter registrata nella sera di giovedì 19 gennaio. Marco Maio, che vive in questa villetta "costruita otto anni fa secondo i più moderni criteri antisismici" ci racconta quanto il sisma abbia condizionato la vita sua e della sua famiglia, ma parla anche di prevenzione e gestione del panico tra la popolazione: "Ormai tutti hanno capito che dobbiamo conviverci"

La micro faglia di Monteverde si trova a poco più di un chilometro dalla villetta del sindaco di Baranello. A contrada Sterparo-largo Zurlo, Marco Maio vive con la moglie e i suoi due figli «in una casa antisismica costruita otto anni fa secondo la nuova normativa».
Eppure la paura ogni volta che c’è una scossa si avverte ugualmente. «Mia moglie è la più preoccupata, i ragazzi sono ancora poco consapevoli dei rischi mentre io sono un “negazionista” – dice scherzando – ma forse è solo un modo per non impressionarmi. La verità è che a preoccuparmi maggiormente sono le conseguenze che una scossa forte potrebbe avere».
Insomma, più che paura in casa Maio c’è una certa apprensione decisamente comprensibile quando il cuore del terremoto è a poche centinaia di metri dal letto di casa tua.
Anche l’anno scorso Baranello è stata epicentro di un lungo sciame sismico. Il Comune distribuì un vademecum sulla prevenzione (scaricabile qui), diede una serie di consigli utili su come comportarsi in caso di terremoto. «Organizzammo anche una serie di incontri che vorrei ripetere in questo periodo perché l’attenzione è molto alta e riusciamo ad arrivare meglio alle persone. In più ho intenzione di far andare esperti e tecnici nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi».
Le scuole del paese, sia quella dell’infanzia che le elementari e medie sono super sicure e fungono anche da punto di raccolta per i baranellesi in caso di emergenza.

«In questi giorni – dice ancora il sindaco – con l’aiuto di un nostro concittadino che si trovava a L’Aquila nel 2009 stiamo predisponendo un piano per la gestione del panico tra la popolazione. Vogliamo evitare che la gente cada in “depressione”, mi lasci passare questo termine un po’ forte che spiega bene qual è lo stato d’animo della gente, dal momento che avverto una consapevolezza nuova. Ormai tutti sanno che col terremoto dobbiamo conviverci. E allora facciamolo nel miglior modo possibile».
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