Disavventura delle mamme al san timoteo

Parcheggi rosa, in ospedale solo uno. Donne incinte penalizzate da anni, ma non si rimedia

Il racconto di due genitori in attesa della loro seconda figlia, Federico e Olimpia, 37enni termolesi, alle prese con una serie di disservizi all’ospedale San Timoteo: il parcheggio rosa all’ingresso riservato alle mamme è spesso occupato, mentre quello accanto è colorato da una vernice che trae in inganno chi arriva, non si capisce se sia destinato alle mamme o ai disabili. «Mia moglie non può camminare e deve stare a riposo, parola del medico - racconta Federico - per questo devo accompagnarla io. Al San Timoteo dovrebbero esserci molti altri posti riservati alle donne in gravidanza, considerando che raccoglie un gran numero di utenti su tutto il Basso Molise».

Potrebbe sembrare un paradosso – ma forse lo è – magari tutto italiano se si fa un piccolo ma rapidissimo confronto. Da Acqua e Sapone, il noto negozio di prodotti per la casa e per l’igiene, in via Corsica ci sono tre posti auto dedicati alle donne incinte. Quelli riservati a pochi passi dall’ingresso, per permettere alle donne in dolce attesa di muoversi con comodità e nel rispetto di tutte le attenzioni. All’ospedale San Timoteo invece, l’unico presidio ospedaliero del Basso Molise con migliaia di utenze ogni giorno, centinaia delle quali proprio donne con il pancione, ce n’è solo uno.
Perché l’altro, quello accanto, è quasi di difficile interpretazione: la vernice rosa si confonde con quella gialla, dedicata ai disabili. Tanto che anche un vigile, tempo fa, aveva confuso parcheggi e colori e aveva multato un automobilista che aveva lasciato la macchina al parcheggio dedicato alle mamme – dove tra l’altro non vige il codice della strada, ma il senso civico – scambiandolo con quello dei disabili.

«Uno è troppo poco direi – afferma Federico, 37enne termolese – l’altro non si capisce a chi spetti. Mia moglie una mattina è andata a fare i controlli e ha dovuto lasciare la macchina lontano. E’ al quarto mese di gravidanza e il medico le ha detto chiaramente che non deve camminare troppo e deve fare pochi sforzi, anche a causa di alcune minacce d’aborto. Per questo – continua, raccontando alcune delle vicende delle ultime settimane – l’ho accompagnata io. Anche quando sono andato personalmente con la macchina il posto era occupato, forse da qualche altra mamma come è giusto che sia, ma perché lasciare un solo parcheggio? Di mamme sul territorio potrebbero essercene tante».

Nell’ospedale San Timoteo si trova infatti l’unico punto nascite del territorio basso molisano, dopo la chiusura del Vietri di Larino dove i posti letto sono stati eliminati e il nosocomio si è trasformato in un poliambulatorio. Per questo le future mamme di gran parte dell’hinterland termolese, oltre che del Fortore e della città adriatica, raggiungono il San Timoteo per i controlli di routine nel corso della gravidanza.

«Ma – aggiunge Federico – se quel posto era occupato impropriamente da chi non doveva essere lì e magari avrebbe dovuto e potuto parcheggiare lontano, allora non va bene. Non può e non deve diventare un’abitudine. E’ giusto che le regole vengano rispettate». E la segnalazione, che risale solo a qualche giorno fa, non è l’unica che racconta della maleducazione di alcuni automobilisti che lasciano i loro veicoli in qualsiasi posizione, pur di fare pochi passi ed entrare in ospedale, intralciando il traffico e occupando anche lo spazio di chi cammina.

Un “torto” subito da Olimpia e Federico che nelle ultime settimane, dopo la bella notizia della seconda gravidanza, hanno dovuto affrontare anche altri problemi al San Timoteo. «Sempre mia moglie è andata a ritirare il ticket al piano terra dell’ospedale poco dopo le 12, visto che lo sportello chiude alle 13. Ma non ha trovato i biglietti perché l’apparecchio che li eroga era stato portato via, un’ora prima della chiusura».
Tuttavia una nota positiva c’è. «Bisogna anche riconoscere però che ci sono persone cordiali e sempre molto gentili». (elb)

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