Cronache

Asfalto pieno di crateri, in primavera via ai lavori. Ma restano fuori le strade private

Grazie alla delibera regionale che stanzierà i finanziamenti in primavera partiranno i lavori in via Udine, la strada più urgente tra quelle private ma ad uso pubblico del comune di Termoli. Saranno messi in atto interventi per la messa in sicurezza che prevedono il rifacimento dell’asfalto, la sistemazione dei pali dell’illuminazione e anche la realizzazione dei marciapiedi. A seguire il cantiere si sposterà in via dei Mandorli, in via Lissa e in via Po. Ma per le altre strade, dissestate e con l’asfalto bucato in più punti, come via delle Querce a Difesa Grande e via Tevere a San Pietro, i lavori spettano ai residenti: se vorranno viaggiare su strade sicure dovranno mettere mano al portafoglio.

Partiranno in primavera i lavori di rifacimento di via Udine. A confermarlo è anche l’assessore ai lavori pubblici Pino Gallo, «se non ci saranno intoppi – ha confermato l’assessore al telefono – i lavori partiranno tra un paio di mesi». Dopo mesi di richieste e di lamentele da parte dei cittadini riuniti anche in un comitato, sembra che per i residenti di una delle strade ridotte peggio nel territorio comunale di Termoli arriveranno i lavori di messa in sicurezza. Asfalto nuovo di zecca, senza buche e cedimenti vari sul lungo tratto stradale, nuova illuminazione che costeggerà la strada e anche marciapiedi costruiti su tutto il perimetro per permettere a chi si muove a piedi di poter circolare su quella strada senza dover ogni volta fare salti e deviazioni per evitare le voragini.

Un milione e seicento mila euro il budget messo in conto da Regione Molise e Comune di Termoli per i lavori su via Udine, strada privata ma a uso pubblico visto che in quel tratto nel quartiere San Pietro, dove si accede dalla strada principale viale Sandro Pertini, transitano gli autobus cittadini. Per questo e per una serie di altri criteri – è infatti una via abitata da migliaia di persone e collega due strade – la delibera regionale ha potuto permettere al comune della città adriatica di intervenire, finanziando la metà del budget messo in preventivo. «Ottocento mila euro dal Comune e altrettanti dalla Regione – aggiunge Gallo – di questi quattrocento mila come primo step».

A seguire gli interventi interesseranno anche via dei Mandorli, nel quartiere di Difesa Grande, via Po ancora a San Pietro e via Lissa, alle spalle dell’ospedale vecchio, di fronte al Palazzetto dello Sport. Anche per questi altri tratti stradali gli interventi saranno di messa in sicurezza perchè rispondono ai criteri utili al comune per sistemare il manto stradale senza finire sotto la lente della Corte dei Conti. Per i lavori e i finanziamenti la Giunta regionale di Frattura ha firmato una delibera con riferimento all’articolo 21. Mancherà però all’appello dei lavori la realizzazione delle fogne.

Ma se per alcune strade della città, basterà aspettare per riavere un asfalto dignitoso, per molte altre non sarà possibile se non a spese dei residenti. Quello del manto stradale rappresenta infatti uno dei problemi principali che ogni Amministrazione si ritrova a dover affrontare. In più punti e in diversi quartieri le buche hanno ormai preso il posto dell’asfalto, che sembra essere ormai sparito sotto numerose voragini anche particolarmente profonde che causano rotture alle auto e pericoli ai motorini, tanto che sono arrivate anche in Comune le richieste di risarcimento danni. Questo accade in strade come via delle Querce, nel quartiere di Difesa Grande e via Tevere a San Pietro. Centinaia di residenti per ognuna delle due zone, ma senza possibilità di interventi perchè su quei tratti non passano gli autobus e non ci sono altre strade collegate.

Risale solo a qualche giorno fa l’ultima segnalazione di uno dei residenti di Difesa Grande che mette in evidenza come sulla “sua” strada, quella dove quotidianamente transita per rientrare a casa, debba fare i conti con le voragini aperte, buche piene di acqua da dove saltano pietre che inevitabilmente finiscono anche sulle auto. Ma per intervenire bisognerà che i residenti mettano mano al portafoglio per pagare i lavori, almeno quelli di rifacimento dell’asfalto per evitare di fare lo slalom.

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