Tra disagi e rimedi alla macgyver

Vivere senza corrente durante la bufera: “Non si poteva fare nulla, ma ai bimbi è parso un gioco”

Niente riscaldamenti, niente gas per cucinare, nè acqua calda nè tv nè cellulari. Il racconto di unna famiglia bassomolisana rimasta senza corrente elettrica per una notte intera. Quattro persone residenti fra Guglionesi e Termoli fra venerdì notte e sabato mattina a causa di uno dei tanti guasti avvenuti durante la bufera di neve e vento hanno dovuto trascorrere 16 ore circa al freddo e senza poter uscire di casa. «Ci siamo arrangiati, sia per scaldarci che per mangiare. Per fortuna ai miei figli - racconta il papà - ho fatto sembrare tutto un gioco e si sono divertiti. Però questa storia mi fa riflettere sull’importanza che ha ormai l’energia elettrica».

Al giorno d’oggi ci sono persone che non riescono a stare mezza giornata senza ricaricare il cellulare. Figuratevi cosa sarebbe rimanere per circa 16 ore senza corrente elettrica, proprio mentre fuori infuria la bufera: vento gelido e neve, temperatura sotto lo zero, strade che sono lastre di ghiaccio mentre dentro le quattro mura di casa non si accendono i riscaldamenti, non si può cucinare, il frigo e il congelatore smettono di funzionare e tralasciamo il fatto che la tv resta muta, internet via rete fissa è inutilizzabile e i telefonini durano il tempo della carica rimasta. Voi cosa fareste? «Ho attuato il mio piano d’emergenza, facendolo sembrare ai bambini un gioco».

A rispondere è un bassomolisano che quell’esperienza l’ha vissuta davvero, fra venerdì e sabato scorso. «La corrente è saltata verso le 18 del giorno dell’Epifania senza tornare fino alla mattina successiva. All’inizio mi sono arrangiato con alcune luci che uso nelle mie escursioni e che vanno a pile». Però col tempo che passava questa famiglia che abita fra Termoli e Guglionesi si è dovuta inventare qualcosa.

«Con una pila a nove volts sono riuscito a dare un po’ di carica al telefono». Una roba un po’ alla MacGyver (serie tv degli anni Ottanta in cui il protagonista riusciva sempre a inventare qualcosa con poco, ndr), ma di fiction c’era ben poco. «Ha cominciato a fare davvero freddo. Chiaramente la caldaia non partiva e io non ho il caminetto, che è l’unica cosa che ci avrebbe scaldato in quella situazione. Mio cognato ha una stufa a pellet, ma anche quella si accende grazie all’energia elettrica».

Poi però gli è venuta un’idea. «Dopo un po’ ho pensato al fornelletto che uso quando vado in montagna. Ci ho messo i carboni e tutti intorno, io, mia moglie e i miei bambini ci siamo scaldati così». Viene da pensare proprio ai più piccoli. Per loro quei momenti potevano trasformarsi in un incubo. «Ma io ho il mio piano d’emergenza che metto in atto anche quando c’è il terremoto. Ai bimbi l’ho fatto sembrare uno scherzo, tant’è che loro si sono persino divertiti».

Una piccola avventura, tra coperte, candele per fare luce e pasti di fortuna. «Ci siamo arrangiati: tonno, maionese, cose così. Mica si poteva cucinare». Il papà non si è perso d’animo, nonostante la situazione non tendesse a migliorare. «Ho telefonato all’Enel e invece di avere spiegazioni sulla natura del guasto ho trovato la segreteria telefonica». Non il miglior modo di rassicurare chi è senza un elemento ormai vitale delle nostre vite. «Ho chiamato i volontari del Sae 112 che si sono messi a completa disposizione. Col ghiaccio davanti casa era troppo rischioso per me uscire. Così ho pensato di farmi portare un generatore di corrente qualora ce ne fosse stato bisogno».

Una domanda che potrebbe sorgere spontanea è se dopo un po’ anche lo smartphone non si sia scaricato. «Certo, dopo un po’ anche la pila a nove volts mi ha mollato.Così mi sono messo in macchina e l’ho ricaricato da lì. Ho cominciato a fare qualche telefonata. E proprio mentre parlavo coi volontari mia moglie è venuta ad avvisarmi che era tornata la corrente».

Erano le 10 del mattino. La disavventura è terminata quindi con un lieto fine. «Però questa vicenda mi ha fatto riflettere sull’importanza della corrente elettrica. Quasi quasi mi compro un generatore e una stufa a bassa tensione». (sdl)

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