Cronache

‘Caro estinto’, morire a Campobasso costa 7mila euro. E c’è chi deve indebitarsi

Tra funerali e sepoltura diverse famiglie vanno in difficoltà per le spese sempre più alte. E nel capoluogo è scoppiato il ‘caso loculi’: 2876 euro a Campobasso, meno della metà nel cimitero della frazione di Santo Stefano, nonostante la ditta concessionaria del servizio sia la stessa. L’assessore al ramo, Maria Rubino: "Si tratta sicuramente una questione tecnica. Verrà data presto una risposta precisa"

Quanto ci costa morire? Dipende un po’ dalla vita che abbiamo vissuto. Qualcuno non vede l’ora, altri sono fatalisti, mentre la maggior parte la teme. C’è una certezza: anche da cadaveri se ne andranno un sacco di quattrini. Un rapido calcolo parla di circa 7mila euro in media a Campobasso, tra loculo, funerali, lapide, e tutto il resto. Chi vende bare offre anche tutti gli altri servizi: dalla vestizione, ai fiori, all’auto, al trasporto, ai manifesti mortuari, fino alla sepoltura, affidata invece ai dipendenti dei cimiteri. Quando il cadavere arriva al camposanto per la tumulazione, il Comune ha già intascato l’assegno per il loculo. Ma negli ultimi tempi, con la crisi che morde forte, sono aumentate le famiglie che non possono permettersi di pagare neanche il funerale al caro estinto, e sono costrette a indebitarsi per seppellirlo. In alcuni casi, che si stanno moltiplicando, i Comuni stanziano una cifra destinata proprio agli indigenti.

Nel capoluogo il ‘caso loculi’ è scoppiato qualche giorno fa, con l’annuncio della costruzione di 74 nuove nicchie nel cimitero di Santo Stefano, notizia che i cittadini della frazione attendevano da tempo. E fin qui tutto tranquillo. Leggendo però i costi, più di qualcuno ha iniziato a storcere il muso, mettendo in luce la disparità di trattamento economico utilizzato tra Campobasso e la sua frazione: «Come mai a parità di proprietà pubblica delle aree e tenuto conto della stessa impresa costruttrice e degli stessi oneri sostenuti, i prezzi dei loculi al cimitero di Campobasso sono il doppio di quelli previsti per la frazione?» si chiede il consigliere comunale Michele Ambrosio. In effetti, leggendo le relative tabelle, viene fuori che i prezzi dei loculi al cimitero di Santo Stefano variano anche in base alla fila (dalla prima alla quarta) da 1012 a 1500 euro, consentendo quindi una diversificazione di scelta. Mentre a Campobasso è stato imposto un prezzo unico di 2800 euro, a prescindere dal piano, con prezzi maggiori dal 50 al 125 percento.
Lo stesso Ambrosio ha chiesto al presidente della commissione Lavori pubblici la convocazione di una specifica seduta, con la presenza del dirigente dell’area e dell’assessore al ramo, «per dirimere perplessità di natura tecnica, amministrativa ed economica, su un tema particolarmente delicato e sensibile. Sarà anche la sede per chiedere alla parte politica l’equiparazione dei prezzi di vendita dei loculi del cimitero cittadino di Campobasso, uniformandoli a quelli in costruzione a Santo Stefano. Non vorremmo – chiude il consigliere – che si inneschi un meccanismo inverso con i cittadini di Campobasso costretti ad acquistare i loculi della frazione».

Sulla questione abbiamo sentito l’assessore Maria Rubino, la quale spiega che «si tratta sicuramente una questione tecnica. Verrà data presto una risposta precisa, che io non so dare al momento, nella riunione che avremo con l’architetto Iannelli (dirigente del settore urbanistica, ndr). Lei ci illustrerà bene la situazione. Ma si tratta di sicuro di una motivazione tecnica, per la quale la ditta ha ritenuto opportuno stabilire i prezzi che si conoscono».

C’è da dire che da qualche settimana è disponibile anche una parte nuova nel cimitero di Campobasso. Sono stati costruiti circa 700 loculi, per i quali la ditta Dondi, concessionaria del servizio, ha affidato il subappalto all’impresa Scarnata. Nelle nuove strutture il costo delle nicchie è unitario: 2876 euro (2.265 euro più iva al 27 percento), senza nessuna differenziazione sulla fila. Se qualcuno volesse optare per una cappella monumentale, il costo lieviterebbe fino a 3514 euro.
(Diesse)

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