Cronache

Pali sradicati, grondaie volanti. E dopo il burian la neve: bufere e fiocchi gelati, A14 chiusa ai Tir fotogallery

Attorno all’ora di pranzo primi fiocchi sulla costa, a cominciare da Montenero e Petacciato, dopo le 17 imbiancata Guglionesi e nevischio a Termoli. La neve arriva nonostante le forti raffiche di vento siberiano che stanno creando seri problemi fin dalla notte sulla costa e nei centri limitrofi. Vigili del Fuoco impegnati senza tregua dalla notte per rami e alberi caduti sulle strade, tegole rotte, antenne sradicate e grondaie volate via per il forte vento. Mare in burrasca a forza nove, con onde alte 4 metri circa. Imbiancato l’hinterland, mentre nella tarda mattinata imperversa una bufera sull’autostrada, nel tratto al confine con l’Abruzzo. Imbiancato quasi tutto il Basso Molise. Le previsioni annunciano precipitazioni in giornata.

La neve è arrivata all’ora di pranzo sulla costa molisana. Primi fiocchi a Montenero e Petacciato, ma non ai livelli – ben più seri – della perturbazione che ha già imbiancato Vasto. Poco dopo le 16 nuova imbiancata e dalle 17,15 circa ecco la neve anche su Guglionesi e in maniera minore a Termoli. Fiocchi molto piccoli che però faticano a restare a terra.

La neve arriva assieme al fortissimo vento, proprio quello che gli esperti del meteo avevano annunciato sulla costa molisana insieme con le “consistenti precipitazioni nevose”. Arriva dagli Urali, dalla fredda Russia, e soffia a velocità elevata. Durante la notte, soprattutto a Termoli, le raffiche hanno superato i 60 chilometri orari, spazzando via tutto. I termolesi si sono svegliati fra cassonetti rovesciati e rami di alberi spezzati. In qualche caso sono volate alcune tegole dai tetti, in un paio di episodi il vento ha spaccato lastre di vetro delle verande. E’ accaduto a Termoli e Guglionesi.

Vigili del Fuoco impegnanti senza sosta in decine di interventi che dalla mezzanotte di ieri, 5 gennaio, sono andati avanti fino a questa mattina e non si sono fermati. Gli episodi più problematici in via Giappone e in altre strade cittadine per rami spezzati dalla forza del burian, accompagnato da un gelo artico che suggerisce di limitare al minimo le uscite all’esterno. In via del Canottaggio un tendone pericolante ha richiesto l’intervento della squadra del 115, e a Rio Vivo disagi fortissimi per le raffiche che spingono l’Adriatico verso le case e le onde che arrivano a metri di altezza.

Mare a forza nove e nuovo avviso di burrasca della Capitaneria. Sospesi tutti i collegamenti con le isole Tremiti. A Nuova Cliternia invece un albero caduto in parte sulla strada ostacolava la circolazione, a richiedere le squadre dei vigili anche antenne, comignoli e grondaie spazzati via dal vento.

A Petacciato problemi nella zona di campagna di colle Favaro. In un’area che dista pochi metri dal viadotto della A14 è scoppiato un tubo contenente acqua, probabilmente d’irrigazione. Il getto d’acqua che va verso l’alto è visibile da diversi metri di distanza. Sul posto i carabinieri che hanno allertato le autorità competenti. Inoltre qualche albero è stato sradicato e occupa la carreggiata di stradine di campagna. In particolare vicino al cimitero una quercia è crollata travolgendo un palo della linea telefonica. Altri pali della corrente elettrica in contrada Marozza sono invece piegati dalla forza del vento che spira a circa 60 chilometri orari. Nella notte si sono verificate anche un paio di interruzioni alla linea elettrica nella zona di Petacciato marina. In azione per verifiche ed eventuali soccorsi sin dalla notte la sezione locale della Protezione civile.

Disagi causa vento anche alla circolazione. La neve, che già ieri 5 gennaio aveva fatto la sua comparsa nel Fortore, ha imbiancato i centri del cratere sismico, da Bonefro a Colletorto a San Giuliano di Puglia, ed è scesa anche a Tavenna, Palata e Mafalda. I problemi sembrerebbero limitati nei centri abitati per la presenza di mezzi in azione. A Montenero neve copiosa dalle 13,30 circa. Qualche centimetro di coltre bianca già depositato a terra. A Petacciato da metà pomeriggio la nevicata si è intensificata e le strade sono coperte di neve fresca. A Guglionesi prima vera imbiancata dopo le 17. Nevischio su Termoli assieme a raffiche gelate.

Ma non sono mancate le disavventure causate dalla neve lungo le arterie di collegamento fra i centri urbani del Molise. In particolare la Trignina, piena di neve e con mezzi insufficienti. «Siamo arrivati a casa alle 6 del mattino – raccontano alcuni termolesi che erano stati a Isernia per la presentazione di un presepe – a casa di un tir (nella foto sopra) che bloccava il traffico perché si era messo di traverso sulla carreggiata». Il mezzo pesante ha sbadato bruscamente all’altezza dell’uscita per Celenza ed è rimasto fermo in attesa dei soccorsi. La strada, che non era stata pulita, è stata liberata solo dopo le 4 della notte. L’autista del tir è rimasto leggermente ferito.

Intanto si è tenuta nelle prime ore di oggi, presieduta dal Vicario reggente Pierpaolo Pigliacelli, alla Prefettura di Campobasso, una riunione del Comitato Operativo Viabilità (Prefettura, Carabinieri, Polstrada, Vigili del Fuoco), allargato ai rappresentanti delle Forze di Polizia territoriali, della Provincia, dell’Anas e della società Sea che cura la pulizia delle strade nel capoluogo.
Confermato il presidio ai caselli autostradali di Termoli e Vasto sud (Montenero di Bisaccia) con divieto di accesso ai veicoli che pesano più di 7,5 tonnellate.

Vengono segnalate parziali e circoscritte interruzioni di energia elettrica in alcuni Comuni dove l’Enel sta già operando per garantire il ripristino del servizio. Considerata «la particolare intensità delle precipitazioni in atto e in considerazione dell’abbassamento delle temperature che provoca la formazione di strati di ghiaccio, si rinnova la raccomandazione ai cittadini di mettersi in viaggio solo se strettamente necessario e comunque esclusivamente con catene montate ed usando la massima prudenza e cautela» ribadisce la Prefettura.

La Regione Molise ha deciso di acconsentire alla richiesta del WWF di fermare momentaneamente la caccia a causa del maltempo. «Considerato che in base alla norma sopra richiamata, rimarrebbero singole e limitate porzioni di territorio disponibili all’esercizio venatorio con conseguente rischio e pericolo per l’incolumità dei cacciatori stessi nel caso in cui si dovessero riversare nelle uniche zone esenti dal divieto – scrive il consigliere regionale delegato alla caccia, Cristiano Di Pietro -. Visto la caccia odierna è praticata nel rispetto e a tutela della risorsa faunistica, comunico che è in fase di predisposizione un decreto a firma del Presidente della Giunta regionale Paolo Di Laura Frattura finalizzato a sospendere l’attività venatoria nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 gennaio».

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