Politica

Scuola Don Milani, c’è nuova soluzione: biblioteca sfrattata e si torna in via Leopardi

Il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno che impegna il sindaco Battista a ricavare 12 nuove aule dal plesso semi ristrutturato di via Leopardi e altre 8 tra la Bibliomediateca di via Alfieri e i locali per fare musica della Petrone. Il progetto è dell’ingegnere Ferdinando Massarella, presidente della Commissione Lavori pubblici e consigliere comunale in quota Pd. Molti i dubbi emersi durante l’acceso dibattito iniziato stamattina e terminato dopo le 17 e 30. Contrari i 5 Stelle e Pilone (Dp).

E’ passata a maggioranza, col voto contrario del Movimento 5 Stelle e del consigliere di Democrazia popolare Francesco Pilone, la proposta del consigliere comunale Ferdinando Massarella per la scuola Don Milani: una parte degli studenti, attualmente alle prese con scomodissimi turni pomeridiani nella vicina Petrone, dovrebbe finire nei locali della bibliomediateca comunale di via Alfieri. Un’altra parte tornerà a fare lezione in via Leopardi dopo i lavori di adeguamento sismico in quell’ala dell’istituto (l’asilo Collodi) già migliorata sismicamente due anni fa con lavori per 400 mila euro.
Il progetto dell’ingegnere e presidente della seconda commissione consiliare (Lavori pubblici, Edilizia scolastica), è stato sottoposto ai genitori il 3 gennaio scorso e messo ai voti oggi pomeriggio in Consiglio comunale tramite un ordine del giorno a firma suo e del presidente del Consiglio, Michele Durante.

Accesa la discussione iniziata stamattina soprattutto da parte delle opposizioni. Il progetto è stato contestato da Francesco Pilone «perché priverà il quartiere di una biblioteca che la cooperativa affidataria gestisce in maniera eccellente» e dal Movimento 5 Stelle.
Tantissimi i dubbi emersi rispetto a questa soluzione: con le aule al posto degli scaffali pieni di libri, il servizio di biblioteca da anni in via Alfieri troverà una nuova collocazione? In Consiglio si è parlato di via Roma ma anche della biblioteca Albino di via D’Amato.
«Quanto tempo ci vorrà per mettere la parola fine ai doppi turni?» è questa la domanda di Nicola Simonetti, presidente del consiglio d’istituto della Petrone. «Perché il Comune non prende in affitto dei locali a norma nel frattempo?».

Intanto i lavori in via Gorizia non sono stati neppure ancora appaltati: il sindaco Antonio Battista, che aveva individuato nell’ala dismessa della Francesco D’Ovidio la nuova sede per la Don Milani ha fatto marcia indietro dopo le proteste di genitori e insegnanti i quali hanno minacciato di non mandare i loro figli a scuola se il primo cittadino non avesse individuato un’alternativa. In tutti i casi in via Gorizia non ci starebbero tutte le 18 classi “ballerine” di via Leopardi.

La soluzione l’ha trovata Massarella col suo progetto che nel dettaglio prevede di ricavare 12 aule didattiche in via Leopardi dopo i lavori strutturali, altre 5 aule nei locali in cui attualmente ha sede la Bibliomediateca e altre 3 aule si ricaverebbero dalle aule di musica oggi al primo piano della scuola Petrone che finirebbero in un prefabbricato in legno da realizzare in cortile.
Di questo progetto però non si conoscono i tempi di realizzazione. E questo è un altro dubbio che assilla i genitori dei bambini turnisti della Don Milani.
(AD)

Più informazioni
commenta