Disavventure sanitarie

Paese senza medico di base e uffici Asrem chiusi “per malattia”: caos e denunce

Il 31 dicembre Antonio Ricciuti ha cessato l’attività di medico di base per pensionamento , e non è stato rimpiazzato con grande disappunto degli anziani che si sono trovati senza possibilità di fare visite né impegnative. Il 2 gennaio diversi cittadini si sono recati negli uffici di via del Molinello a Termoli per chiedere di cambiare medico, ma lo sportello era chiuso senza preavviso causa malattia dei dipendenti. Chiamati i carabinieri, mentre il sindaco Franco Pallotta ha scritto alla Procura della Repubblica per chiedere di valutare “profili omissivi”. La direzione amministrativa Asrem, informata del disagio, ha risolto il problema oggi 5 gennaio chiedendo e ottenendo la disponibilità di un altro medico nell’attesa di fare una graduatoria per le zone carenti di medici di base.

Per tanti anni è stato il medico di famiglia del paese. Ma il 31 dicembre scorso è stato il suo ultimo giorno di servizio. Antonio Ricciuti è andato in pensione, e il nuovo anno a Montecilfone si è aperto senza un dottore al quale potersi rivolgere per visite generiche e impegnative per l’acquisto dei farmaci. Comprensibile il caos, la preoccupazione di non potersi curare. Soprattutto gli anziani, tanto più quelli allettati e non autosufficienti. E adesso come facciamo per farci prescrivere l’antibiotico o la pillola per il cuore? Dove andiamo?

Il problema, che rischiava di trasformarsi in un bel casino, è stato risolto nella mattinata di oggi 5 gennaio dal direttore amministrativo della Asrem, che informato direttamente della questione ha chiesto e ottenuto la disponibilità di un altro medico a “coprire” temporaneamente Montecilfone. La dottoressa Ionata in paese ha un secondo ambulatorio oltre a quello, principale, di Acquaviva. Sarà lei a occuparsi dei pazienti rimasti senza dottore, nell’attesa che si aggiunga un collega a espletare il servizio in modo da garantire una copertura completa della popolazione.
«Lunedì faremo la comunicazione, mentre a marzo scatterà la procedura per la graduatoria dei medici di base nelle zone scoperte» spiega Antonio Forciniti, che ha affrontato e tamponato l’emergenza appena lo è venuto a sapere. E’ stata una fortuna per tutti: il caso rischiava di diventare un bubbone grosso e pronto a scoppiare per l’Azienda sanitaria, visto che lo stesso sindaco di Montecilfone Franco Pallotta, esasperato dal doversi fare carico anche dei problemi “di salute” dei suoi cittadini, il 3 gennaio scorso ha preso carta e penna e ha inviato una segnalazione di disservizio non solo alla Asrem e al presidente della Giunta regionale Frattura, ma anche al Prefetto di Campobasso e alla Procura della Repubblica di Larino.

Cosa è successo? E’ successo che quando i cittadini di Montecilfone si sono recati a Termoli in via del Molinello, dove ha sede l’ufficio per scegliere o cambiare il medico di base o il pediatra, lo hanno trovato chiuso. Nulla di così eccezionale, per carità: quell’ufficio, aperto solo fino a mezzogiorno e con una sorta di “buttafuori” che informa, quando la ressa è più numerosa del solito, che «qua non si può più entrare», è stato spesso oggetto di polemiche da parte di cittadini inviperiti perché era chiuso senza alcun avviso. Ma il 2 gennaio, vista anche l’urgenza delle persone, la protesta si è trasformata in una denuncia, visto che sono stati chiamati anche i carabinieri. «Segnalo – specifica il sindaco nella sua missiva – che gli uffici preposti dalla Asrem di Termoli deputati ad effettuare la scelta del medico di base (Saub, cioè Struttura amministrativa unificata di base, ndr) erano chiusi al pubblico, come constatato anche dalla forze dell’Ordine».

Proprio mentre partivano gli ordini di servizio dalla Asrem, sono arrivati i certificati medici a giustificare l’assenza. Quello che non è giustificabile però è il fatto che nessuno sia stato informato in precedenza del disservizio, e che quando si ammala un operatore non venga rimpiazzato. Così la direzione amministrativa è stata costretta a correre ai ripari e sta stilando un elenco di “persone reperibili” da chiamare all’occorrenza, in caso di malattia di colleghi, per evitare le interruzioni di pubblico servizio.

Intanto, mentre il caso di Montecilfone sembra essere stato riassorbito e gli animi si sono placati, la Asrem garantisce che a marzo partirà la procedura aperta ai medici di base per le zone carenti di ambulatori, che a quanto pare sono numerose in Molise. Ogni medico di famiglia infatti può avere un numero massimo di pazienti – 1500 nello specifico – oltre il quale non può andare. Insomma, ne servono altri.

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