Cronache

Perde il portafogli in treno ma lo ritrova grazie a un benefattore anonimo: “Un angelo”

Per una disattenzione il suo portafogli era rimasto sul sedile del treno sul quale viaggiava. Prima ancora di accorgersene, una 23enne studentessa termolese ha ricevuto un messaggio Facebook dal controllore: "E’ qui alla Polfer di Pescara, puoi venire a riprenderlo". Quando è andata a recuperarlo, la giovane ha scoperto il bel gesto di un anonimo che aveva avvertito chi di dovere senza toccare soldi né documenti. «E’ qualcosa che ti fa ancora sperare nell’onestà delle persone».

Uno di quei gesti che fanno ancora sperare nella bontà delle persone. Lo può raccontare con gioia la famiglia della 23enne termolese che ieri 2 gennaio ha perso il portafogli in treno e prima ancora di accorgersene ha ricevuto il messaggio del controllore. «Lo abbiamo recuperato e consegnato alla Polfer». Ma la vera scoperta è arrivata quando è andata a riprenderlo: a trovarlo infatti era stato un altro viaggiatore, un anonimo benefattore protagonista del bel gesto.

La giovane studentessa termolese, che per l’occasione ha chiesto di rimanere anonima, stava tornando nella sua città da Pescara. Sul treno, poco prima di scendere, ha sistemato il portafogli nello zaino. Per una disattenzione però, invece che inserirlo nella tasca della borsa, l’ha fatto scivolare inavvertitamente sul sedile, senza accorgersene.

Quindi è tornata a casa per cena e verso le 21 ha ricevuto un messaggio su Facebook. Era il controllore del treno a scriverle. Aveva evidentemente controllato i documenti prima di contattarla. «Abbiamo recuperato il suo portafogli e consegnato alla Polizia ferroviaria di Pescara. Può andare a riprenderlo anche domattina».

Un messaggio inaspettato e accolto con grande gioia. Così la giovane stamane è andata a Pescara coi suoi familiari per riavere il portafogli. Dopo avergli fatto firmare un verbale, gli agenti della Polfer gliel’hanno restituito. «Tutto intatto, sia i soldi che i documenti – racconta la famiglia -. Proprio a quelli tenevamo di più: c’è la patente, la carta d’identità, la tessera universitaria, la Cartafreccia. E per fortuna non è stato toccato nulla».

Ma dalla Polfer ha ricevuto un’altra bella notizia. «Ci hanno spiegato che non era stato il controllore a trovare il portafogli, ma un viaggiatore, un anonimo». La gratitudine da parte loro è immensa. «È stata la buona azione di un angelo. È stato veramente un piacere per noi da parte di una persona che l’ha fatto senza apparire – commenta la famiglia della studentessa -. All’inizio del nuovo anno questo è un gesto semplice che ti fa ancora credere all’onestà, alla lealtà, all’esistenza di certi sentimenti. Ci fa credere in un mondo migliore».

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