Cronache

Pullman di città: da febbraio meno corse e nuovi orari. All’orizzonte anche licenziamenti

L’assessore comunale ai trasporti, Francesco De Bernardo conferma i timori ventilati dalla Seac, la società che da 40 anni fa viaggiare i campobassani sui suoi vecchi bus gialli: "Il Comune non è in grado di sopperire con risorse proprie al taglio da quasi 900mila euro deciso dalla Regione, saremo parte attiva nella riorganizzazione del servizio e faremo il possibile per salvaguardare gli autisti". Ma la vera soluzione, dopo la proroga, è nel nuovo bando di gara "a cui metteremo le ali".

Quella che sembrava solo una sciagurata ipotesi è destinata a diventare realtà nel giro di pochissime settimane: «Dal 1 febbraio il trasporto pubblico subirà un taglio importante, ci saranno meno corse e nuovi orari».
A confermare la riduzione del servizio in città è il neo assessore comunale ai Trasporti, Francesco De Bernardo. I minori trasferimenti da parte della Regione Molise al Comune avranno ricadute importanti soprattutto sugli utenti: «Il difficile – aggiunge ancora l’ex consigliere – sarà spiegare ai passeggeri per quale ragione un autobus che fino a ieri passava cinque volte sotto casa loro, improvvisamente transiterà due volte in meno».

Il taglio alle corse non è l’unica brutta notizia: all’orizzonte ci sono anche una decina di licenziamenti di autisti della Seac, la società che da 40 anni gestisce il trasporto pubblico urbano e suburbano. «La decisione sembra irreversibile – dice ancora l’assessore – ma la mia priorità sarà salvaguardare i lavoratori e per questo incontrerò anche i sindacati. Poi bisogna garantire un servizio il più possibile senza disagi – come Comune saremo in prima linea nella riorganizzazione delle corse – e per finire mettere le ali al nuovo bando di gara europeo. Non sarà semplice reperire un professionista serio e qualificato che in tre mesi sia in grado di mettere nero su bianco almeno un preliminare del piano di mobilità, ma è questa l’unica vera soluzione a lungo termine».

Da palazzo San Giorgio, non è un mistero, il taglio orizzontale del 30 per cento deciso dalla Regione (si parla di quasi 900 mila euro) non è sostenibile: «Non voglio addossare le responsabilità sul presidente Frattura o sull’assessore Nagni ma è chiaro che come Comune non siamo in grado di coprire con risorse nostra una tale riduzione di fondi».
Il mese appena in iniziato, insomma, sarà complicato sia sul fronte occupazionale che su quello della riorganizzazione dei trasporti in città. E non meno su quello politico: giovedì 5 in Consiglio comunale sarà discussa una mozione presentata dai consiglieri Pilone, Cancellario e Tramontano dopo la «soluzione tampone» della proroga alla Seac che vende 500 mila biglietti l’anno, rilascia 2500 abbonamenti al mese e in dodici mesi trasporta poco meno di 2 milioni di passeggeri garantendo una percorrenza massima di 1.080.000 chilometri.
«A causa di questi tagli che si sono abbattuti come una mannaia sulla gestione del servizio – ha dichiarato il capogruppo di Democrazia popolare Francesco Pilone primo firmatario della mozione – occorre un piano serio di razionalizzazione dello stesso, che nel rispetto dei livelli minimi dell’attività di trasporto cittadino, deve puntare a ridisegnare le corse urbane magari abolendo tratte inutili o sottoutilizzate che oggi rischiano di essere dispendiose. Risulta fondamentale garantire i livelli occupazionali attraverso una piattaforma programmatica seria che va stesa con la Regione Molise, per promuovere azioni sinergiche volte a sopperire i tagli annunciati».
Attualmente il costo del biglietto è di 60 centesimi, l’abbonamento per una linea costa 13 euro e per tutte le linee 25 euro. Venti sono le linee urbane e 23 i mezzi a disposizione.

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